E’ stato pubblicato in data 2 novembre 2010, dall’ufficio Urbanistica all’albo Pretorio e sul sito internet del Comune di Matera, l’avviso pubblico avente ad oggetto: manifestazione d’interesse finalizzata all’attuazione nel Comune di Matera, di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana (legge regionale 07.08.2009, n. 25 – art. 4), Piano Casa.
I soggetti interessati avranno la possibilità di partecipare presentando proposte nelle forme e con le modalità stabilite nel medesimo avviso pubblico, fino alle ore 12:00 del 17 novembre 2010.
Su proposta dell’Assessore al Governo del Territorio, Piero Mazzei, la Giunta Comunale di Matera ha approvato “l’Avviso Pubblico” per la realizzazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana-Art. 4 L.R. 7/087 2009 n. 25.
A far data dalla pubblicazione dell’avviso, che avverrà nei prossimi giorni, i soggetti interessati (Ater, imprese di costruzione, cooperative edilizie, consorzi di Cooperative Edilizie e di Imprese di costruzioni, privati, Fondazioni Cooperative aventi fra gli scopi statuari la realizzazione di interventi di housing sociale, Operatori finanziari quali società di gestione del risparmio e Istituti finanziari) come previsto dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1612 del 28/09/2010, avranno tempo 15 giorni per manifestare interesse alla realizzazione di programmi integrati di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana.
“Questo bando, ha dichiarato l’Assessore Mazzei, si muove nel solco di quanto tracciato dai provvedimenti legislativi dei Governi nazionale e regionale attraverso le “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” e rappresenta una delle risposte possibili alle esigenze di ampi strati della popolazione in attesa di un alloggio in affitto a costo sociale. Il Comune si aspetta dai soggetti interessati proposte che siano quanto più coerenti e compatibili con il quadro programmatorio comunale. In questo senso aver definito nei mesi scorsi il Quadro Conoscitivo Locale propedeutico al Piano Strutturale e le linee di indirizzo per la redazione del Regolamento Urbanistico, e quindi anche il perimetro urbano, ha concluso Mazzei, consentirà al Consiglio Comunale, organismo deputato alla pianificazione territoriale, di potersi ben orientare per la scelta degli ambiti entro i quali effettuare il successivo bando per gli interventi di edilizia sociale e di riqualificazione urbana”.
La Regione ha previsto che le proposte di candidatura devono prevedere:
– la realizzazione e/o il recupero di alloggi sociali nella misura non inferiore al 40 per cento della volumetria complessivamente destinata alla residenza, all’interno del programma;
– un insieme di interventi coordinati tra di loro che assicurino una integrazione di funzioni e servizi in modo da incidere sulla riorganizzazione urbanistico – edilizia, architettonica e sociale dell’Ambito Urbano e/o Periurbano identificato dal Comune;
– garantire elevati livelli di sostenibilità ambientale ed energetica, utilizzando tecnologie e sistemi costruttivi innovativi ivi comprese le tecniche di bioedilizia;
– garantire confort abitativo, di vivibilità, salubrità e sicurezza anche attraverso la risoluzione di problemi di mobilità;
– prevedere la realizzazione o l’adeguamento di opere di urbanizzazione primaria e secondaria;
– rispettare le vigenti norme per le costruzioni in zone sismiche e prevedere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici attraverso una riduzione, non inferiore al 30 %, del fabbisogno di energia calcolato secondo gli standards della normativa vigente;
– rispettare le modalità previste dall’art. 11, comma 9, della L.R. 28.12.2007, n. 28;
– garantire fattibilità urbanistica e rapida cantierabilità.
Fed. Prov. Sunia- Matera
“Diritti di Cittadinanza”- Matera
Appc- Matera
A proposito dell’Avviso Pubblico del Comune di Matera sul piano caso
Notiamo toni un po’ enfatici nelle espressioni dell’Assessore comunale all’Urbanistica riportate nel comunicato della segreteria del Sindaco del 29 0ttobre 2010 per presentare l’Avviso Pubblico, in attuazione delle delibere di GR n. 1612/2010, finalizzato all’avvio, da parte di imprese, loro consorzi e altri soggetti, delle procedure di candidature dei rispettivi piani di costruzioni, che dovrebbero fronteggiare il bisogno di casa e rispondere alle esigenze delle fasce deboli interessate all’edilizia sociale.
Noi invece riteniamo che oggettivamente quell’Avviso appare, intanto, in contrasto con gli stessi buoni propositi dell’attuale Amministrazione Comunale, che con atti delibativi adottati all’inizio del mandato, espresse il suo orientamento di bloccare le scelte delle 2 precedenti amministrazioni, Buccico e Commissario, su “Matera ’90” e area Barilla, volendo dare un segnale che il tempo dell’assalto al territorio non si sarebbe riproposto.
Non conveniamo nemmeno sull’assunto che le indicazioni presenti nell’Avviso rispondano effettivamente al bisogno di case per le famiglie e per gli individui che non dispongono di potere di acquisto adeguato per contrarre mutui.
Noi siamo dell’avviso che il cosiddetto piano-casa del governo Berlusconi, recepito con la LR n.25/2009 dalla nostra Regione senza porre in essere i necessari argini per impedire il ricorso alle deroghe in materia di vincoli urbanistici dei piani regolatori vigenti, oltre a favorire l’ulteriore assalto speculativo al territorio, non giova minimante alle esigenze vere di edilizia sociale per chi la casa non può comprarla.
Il piano casa dissimula invece il vero obiettivo voluto dal Governo, quello di favorire le imprese costruttrici facendosi scudo dell’edilizia sociale, presentata quale opportunità di favorire la ripresa degli investimenti e dell’occupazione (timeo danaos et dona ferentes!).
Gli investimenti possono essere favoriti orientandoli verso azioni di riqualificazione e di recupero di quartieri degradati e di centri storici, volti a soddisfare anche in termini di migliore qualità di politiche urbanistiche la domanda di case economiche e popolari a canoni sostenibili.
Nel caso della Città di Matera poi, come del resto altrove, è a tutti noto che le disponibilità attuale di vani e di abitazioni sono di gran lunga superiori alla domanda di edilizia sociale di case popolari.
Purtroppo, come si diceva, anche la Regione Basilicata, contrariamente a quanto hanno fatte altre Regioni come la vicina Puglia, non ha saputo proporre misure efficaci che in qualche modo riducessero il danno.
Anzi, con la citata delib, G.R di Basilicata n.1612/20210 ai comuni interessati viene presentata anche la possibilità di ricorrere alla modifiche agli strumenti urbanistici riguardanti le zone periurbane, ove ne ravvedano la necessità.
Sappiamo cosa significhi tutto ciò nel caso di Matera! Saprà il Comune riconoscere la mancanza di tale necessità?
Dall’Amministrazione Comunale ci si sarebbe atteso, prima di emanare l’Avviso, che, coerentemente alle proprie scelte programmatiche, piuttosto si fossero propedeuticamente delimitati gli ambiti di intervento in attuazione del Piano casa, in maniera da porre maggiore attenzione alla tutela del territorio dagli assalti del cemento, ed orientando gli interventi e gli investimenti privati verso la riqualificazione e recupero delle zone urbane degradate della Città, e ponendosi anche in un’ottica di programmazione intercomunale d’intesa con i Centri contermini per rispondere ai bisogni abitativi delle fasce deboli.
Erano questi, peraltro, gli obiettivi che con le nostre ed altrui associazioni ci eravamo posti proponendo la costituzione dell’Osservatorio casa, che l’Assessore non ha ritenuto di convocare, magari prima dell’emanazione dell’Avviso, nonostante continue nostre richieste, anche indirizzate al Sindaco, per procedere, tra l’altro, all’esame dei dati circa la domanda e l’offerta effettiva di abitazione a Matera e per procedere all’approvazione del regolamento operativo dello stesso Osservatorio.
Dai dati sarebbe sicuramente confermato quanto più volte segnalato: a Matera città vi sono oltre 1000 famiglie disagiate che non riescono ad avere l’assegnazione di un alloggio popolare. L’ultima graduatoria definitiva pubblicata, risale al lontano 2007 la cui efficacia dovrebbe scadere nel 2011 – L’ ATER, a tutt’oggi non ha completato alcun alloggio sia in località La Martella sia in Via Gravina contrada l’ARCO. Per non parlare dei numerosi studenti universitari che non riescono a trovare una sistemazione alloggiativa se non a mercato nero e con prezzi esosi.
Si ha l’impressione che oggi ai diversi livelli quando si parla di piano casa e di edilizia sociale, più che pensare alle esigenze delle fasce deboli della popolazione, interessate alla politica per l’edilizia (per noi è questa la vera edilizia sociale!), si hanno in mente precipuamente quelle di una classe di ceto medio-alto, capace comunque di contrarre mutui per la costruzione di case più o meno costose.
Facciamo appello alle forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale affinchè si tengano presenti nelle loro scelte le preoccupazioni espresse nella presente nota nell’intento di favorire un diverso approccio alla questione casa a Matera.
Matea, 4 novembre 2010
p. Fed. Prov. Sunia – Matera F. Casertano
p. “Diritti di Cittadinanza”-Matera A. Bianchi
p.Appc- Matera V. Appio
l’edificio in alto al centro della fotografia (quello piu’ basso tra i due palazzi)..secondo il mio parere va immediatamente DEMOLITO!!!!!!…ma chi ha dato il progetto per costruire quello scempio non si vergogna?…fate schifo!!!non ci sono altre parole…del resto l’architettura edilizia in questa città è fatta da incapaci e mafiosi del mattone!!!!!…..spero che un giorno puniscano di brutta questa feccia di presunti imprenditori edili del c….
avete sfigurato Matera…basta vedere dall’alto con l’elicottero che schifo di piano regolatore abbiamo!!!!!….basta così per adesso….
TONY H, SE VOGLIAMO PARLARE DELL’ ESTETICA, SONO D’ACCORDO CON TE PER QUANTO RIGUARDA QUELL’EDIFICIO,PERò
FORSE NON HAI CAPITO CHE CON QUESTO AVVISO PUBBLICO SI STà CERCANDO DI DARE UNA CASA AI MENO AGIATI…