LA DIFESA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CARMINE NIGRO
“AL PRIMO POSTO C’E’ DA SEMPRE IL RAPPORTO CON LA MIA GENTE”
Sono orgoglioso di avere rapporti cordiali con la comunità del mio paese perché in questo modo offro a tutti il segno concreto che non ho dimenticato il rapporto con le popolazioni, una nota, questa, che contraddistingue il mio impegno politico. Si tratta di una modalità – e lo dico con estrema franchezza oltre che con grande forza – della quale non farò mai a meno: il rapporto con la gente. Piuttosto mi interrogherei su quei politici che una volta eletti interrompono tutti i contatti con l’elettorato, al punto da muoversi spesso in solitaria compagnia. In quanto alla mia collocazione politica, devo ribadire di essere stato, e di continuare ad esserlo, uomo di centro. Vorrei far notare che se non sono più democristiano, è perché la Democrazia Cristiana non c’è più. Analoga risposta per chi mi accusa di non essere più dell’Udeur: l’Udeur non c’è più. La mia coerenza invece è stata quella di aver saputo mantenere gli impegni assunti al momento delle elezioni.
Non disdegno di interessarmi dei problemi della gente quando la gente me li pone, anzi sono felice di farlo qualunque sia il risultato finale perché ho ben presenti le difficoltà che attraversa il territorio. Una puntualizzazione sui dati elettorali: spererei che fosse come dice l’articolo pubblicato oggi da “Il Quotidiano”, ma anche a Gorgoglione i consensi elettorali che riguardano la mia persona diminuiscono da quando nell’85 sono sceso in politica. A proposito di Gorgoglione e del suo sindaco, Ignazio Tornetta, devo dire che ho sempre apprezzato la sua disponibilità al servizio della comunità, una dote, la sua, non comune tra gli amministratori locali.
Rispetto alla questione Total ritengo che il Comune di Gorgoglione sia stato penalizzato non solo nelle assunzioni ma anche nell’utilizzo dell’imprenditoria locale e dei servizi che possono essere reperiti sul posto. Ritengo, ove vi fosse una sensibilità diffusa, questi temi dovrebbero essere affrontati e risolti non solo dai politici attenti, sia della maggioranza che dell’opposizione, ma anche dalle associazioni di categoria e dalle forze sociali perché il rischio vero è quello noi abbiamo sempre denunciato politicamente quando si è realizzato il Centro Oli di Viggiano: scarsa attenzione per le emergenze locali e alta utilizzazione di professionalità tecniche provenienti da altre realtà nazionali. Se non c’è utilizzazione di risorse locali in un’area già condannata dal destino ad essere marginale, significa sancire la morte certa di quelle realtà. E’ forse questa cattiva politica? Ai posteri l’ardua sentenza.
Carmine Nigro
Presidente della Provincia di Matera