E’ molto sorprendente che il comune di Matera non abbia reso pubblico il piano di protezione civile ai suoi cittadini nel caso di una calamità. Se non erro Matera fu colpita da un terremoto nel 1857, che è ricordato dalla targa apposta sulla parete della biblioteca provinciale. Un evento calamitoso
potrebbe sempre presentarsi ovunque, specie in Italia, area risaputamente afflitta da dissesto idro-geo-morfologico (esposta quindi anche al rischio frane e alluvioni).
Le categorie più svantaggiate in una calamità naturale sarebbero i disabili, in particolare i sordomuti. Per questo Legambiente ha condotto un corso di protezione civile rivolto a queste categorie (i sordomuti)
spesso dimenticate dalle istituzioni e quindi ancora più indifese perchè incapaci di comunicare come tutti noi "normali" . Avvalendosi di interpreti deputati a tradurre il nostro linguaggio nell’alfabeto dei sordi Legambiente ha portato a termine con successo nel 2008 un corso di protezione civile per i cittadini sordomuti. Al seminario del 6 marzo a palazzo Lanfranchi ha sollevato proprio il problema dei rapporti tra protezione civile e queste categorie svantaggiate,
per questo è stato abbastanza importante, malgrado la concomimitanza con un
altro convegno sui parchi urbani.
Debora Ranaldo
Apprezzo molto il contenuto di questo comunicato sull’importanza di conoscere il piano della Protezione Civile che dovrebbe coinvolgere tutte le categorie di cittadini. E’ fondamentale inoltre ricordare che la categoria dei sordomuti è ancora più indifesa e vulnerabile durante una calamità, rispetto ad un cittadino in grado di comunicare normalmente.
Meno male che ci sono associazioni che si preccupano di ridurre lo svantaggio di questi cittadini sfortunati, superando la carenza organizzativa delle istituzioni nazionali e locali!!