“I temi caldi dell’estate, per molti versi anche tragici, non hanno fatto altro che ribadire urgenze a cui stiamo da tempo dedicando tempo e risorse. Come hanno ricordato i sindacati abbiamo diverse questioni, attinenti al rilancio produttivo e alla crisi occupazionale, da dirimere.” Il presidente dell’Ente di via Ridola, Franco Stella, prosegue nel suo impegno a sostegno dello sviluppo del territorio provinciale.
“I problemi denunciati a gran voce – sottolinea il presidente Stella – dalle associazioni sindacali, si sono palesati agli occhi della comunità da diverso tempo. Dalla crisi della Ferrosud, a quella del polo del salotto e della Valbasento, fino ad arrivare alla questione immigrazione oggi tristemente alla ribalta delle cronache con la tragedia di Lampedusa. Nel segno del pragmatismo e della efficienza, la Provincia ha avviato per molti di questi temi, prospettive di rilancio che si concretizzeranno a partire dalle prossime settimane. Sono stati già inseriti nella agenda istituzionale, mia e dell’intera giunta, la costituzione dell’Osservatorio della Chimica e dell’Osservatorio delle politiche sociali, i corsi di alta formazione per gli ex lavoratori dei salottifici e il progetto Provinciaccoglie. I destinatari di quest’ultimo progetto sono i migranti presenti a Matera e provincia e i richiedenti asilo politico, provenienti prevalentemente dalle zone di guerra, sudanesi ed eritrei, ospiti della casa cantoniera messa a disposizione dalla Provincia a seguito dello sgombro dell’ex Cometa di Metaponto. Prevediamo di avviare il progetto a breve. Sempre nell’ambito delle politiche sociali è già in corso il Programma di Cittadinanza Solidale, iniziativa a sostegno delle famiglie che versano in uno stato di povertà estrema .”
“Tornando ai migranti, che nella nostra regione raggiungono la cifra delle 11 mila presenze, – ha concluso Stella – intendo rimarcare il ruolo attivo delle Province, che nell’ambito delle previsioni della legislazione nazionale e regionale, oltre a concorrere alla programmazione del sistema di interventi e servizi sociali per l’integrazione dei cittadini stranieri, possono coordinare, a livello provinciale, ulteriori possibili iniziative. Dunque, oltre alle attività progettate direttamente dall’Ente in riferimento alle indicazioni del Piano regionale, siamo a disposizione per la concertazione, insieme alle forze sociali e sindacali, di nuovi interventi a sostegno dei migranti. Perché è importante portare avanti una riflessione costante sui bisogni emergenti e sulle risposte da individuare per una piena integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale locale e per favorire i processi di inclusione e di partecipazione sociale.”