Arrestato dai Carabinieri di Pisticci un uomo ricercato per il reato di violenza sessuale aggravata ai danni di minore
I Carabinieri della Compagnia di Pisticci, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno arrestato, nella mattinata, un uomo resosi responsabile di violenza sessuale continuata aggravata ai danni di minore. L’arrestato è stato tradotto presso il carcere di Matera ove sconterà una pena di tre anni.
I fatti risalgono al 2005, allorquando il soggetto risiedeva nel padovano ed abusò di una nipote seguita dagli assistenti sociali ed affidata ad una comunità, poiché proveniente da un contesto famigliare particolarmente difficile.
La Forestale scopre scarichi industriali illegali nel fiume Basento
Gli abusi, cui pare abbiano assistito altri partenti, senza prendervi parte, avvenivano nei momenti in cui la minore aveva il permesso di rientrare per brevi periodi di tempo nella famiglia di origine, approfittando delle carenze affettive patite dalla piccola che nei confronti dello zio, dimostratosi nei primi incontri fintamente gentile e premuroso, aveva sviluppato un legame particolare.
In seguito alla segnalazione di un cittadino che denunciava lo scarico di acque reflue industriali di natura sospetta nel fiume Basento con emanazioni maleodoranti nei pressi della zona industriale di Ferrandina, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Salandra, hanno accertato la presenza di componenti organici inquinanti nel fiume in agro di Ferrandina.
Lungo la pertinenza idraulica del corso d’acqua, in zona di proprietà demaniale sottoposta a vincolo paesaggistico, è stato rilevato lo sversamento abusivo di acque reflue provenienti da tubature di insediamenti industriali.
Tramite ulteriori indagini gli Agenti sono riusciti a risalire alla ditta responsabile della produzione del liquido inquinante che è risultata avere già precedenti segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per analoghi reati.
Le analisi dei campioni delle acque prelevate dal fiume Basento in prossimità dello scarico, hanno confermato la presenza di composti inquinanti con valori oltre i limiti stabiliti dalla normativa ambientale in tema di acque di scarico provenienti da insediamenti industriali.
Il direttore di produzione dello stabilimento è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Matera.
Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera è costantemente impegnato alla salvaguardia del patrimonio naturalistico del territorio ed in particolare dei corpi idrici e degli alvei, tramite la quotidiana attività di controllo del territorio in fase preventiva e l’azione diretta in quella repressiva.
quando vogliono arrestano i responsabili di danni ambientali.perchè non fanno lo stesso per chi è reo di danni a sfavore del torrente jesce e circa la situazione che regna in contrada pantano?