È trascorso oltre un mese dalla elezione del nuovo Presidente Provinciale ma, come testimoniano i fatti, la coalizione di centrosinistra non riesce ancora a trovare l’accordo sulla composizione della Giunta che dovrà affiancare e sostenere il lavoro del Presidente Stella, chiamato a dare risposte concrete ad un territorio in crisi, che non può certo permettersi di aspettare ancora per molto.
Eppure, il segnale forte di una certa disaffezione dalla politica (ovvero da un certo modo di fare politica) avrebbe dovuto raggiungere tutti gli attori protagonisti di questo grande spettacolo: l’astensionismo da record, unito ad una buona dose di schede nulle e bianche, avrebbe dovuto far intendere che i cittadini sono stanchi di un sistema che privilegia, alle soluzioni dei problemi quotidiani, all’amministrazione di un territorio, le ormai classiche scaramucce da posizionamento, soprattutto in vista di un appuntamento elettorale importante quale è (anche) quello delle regionali del prossimo anno.
Ed è forte la sensazione che tutto si giochi, infatti, in proiezione futura, nell’ipotesi di partorire una giunta provinciale che tuteli i partiti, che rilanci le ambizioni, personali o di lista, di chi spera di ricavarsi una parte da protagonista nel consiglio regionale che verrà, tutto a scapito di una operatività dell’ente provinciale, peraltro promessa in campagna elettorale, e sulla quale il Presidente Stella sta comunque cercando di lavorare, nel tentativo di costruire un percorso di “credibilità” della politica locale, che solo un “uomo del fare”, quale lui è, può realizzare.
Gli incontri di Stella di questi giorni, il confronto aperto con le categorie sociali ed economiche, testimoniano la volontà di partire al più presto, di non tradire un elettorato che ha investito in una scommessa politica, di cittadini che hanno voluto credere, nonostante quanto finora vissuto potesse testimoniare altro, che era il momento di un nuovo inizio, di una nuova possibilità per un territorio che “attende di essere salvato”!
Invece ci risiamo, ecco che, mentre tutti credevano di essere al cospetto di una grande opera teatrale, la cui trama poteva svilupparsi in un futuro migliore per la provincia materana, ci si è riscoperti davanti ad un teatrino, con i partiti impegnati a stabilire, con misurini e bilancini, quanto peso politico abbia ciascuno di essi, quanto debba contare numericamente su base percentuale; mi chiedo se cinquanta voti in più o in meno possano giustificare questa tarantella di voci, indiscrezioni, ritardi nella composizione di una giunta, se ogni partito abbia diritto di arrogarsi un peso maggiore in base a percentuali di voto, a prescindere dai nomi degli aspiranti assessori o dalle idee e programmi che si vogliono portare avanti.
Mi chiedo se è utile che il popolo sovrano debba ancora aspettare di conoscere i nomi degli assessori sapendo che, fra un anno, la giunta sarà probabilmente diversa: ha senso progettare una “giunta a tempo”, peraltro concepita politicamente?
A questo punto non è meglio nominare una giunta tecnica, una giunta del Presidente, che accompagni in questo primo anno il lavoro dello stesso?
Perlomeno sarà una giunta di fiducia del Presidente, e non avrà alibi, non dovrà lavorare solo in funzione della prossima scadenza elettorale, come pure non sarà condizionata da scelte legate a facilitare questo o quel candidato alla regione, sospetto che, invece, verrebbe spontaneo in altre ipotesi…
Si vuol capire, si o no, che l’elettorato è diventato più intelligente, che non digerisce più questa provvisorietà, che è stanco di pensare male della politica, che dai partiti, infine, vuole soluzioni e non problemi?
Eppure un territorio in crisi dovrebbe far riflettere i nostri amministratori, centinaia e centinaia di famiglie con redditi risicati aspettano un sostegno e la possibilità di sperare in un futuro migliore, e non vorrebbero assistere a beghe e questioni di principio che, sinceramente, sono davvero difficili da comprendere per chi ha il problema di arrivare a fine mese.
E allora, al Presidente Stella, chiedo di mettere in campo una nuova strategia, di pensare a costruire un percorso breve, di un anno, e di chiedere ai partiti quella fiducia che già gli elettori della provincia materana gli hanno dato: un percorso che affronti le emergenze, senza pregiudizi o “doppi fini”, investendo nel territorio, nelle sue risorse umane, per dare risposte forti e determinate ai problemi.
E poi, Presidente, fra un anno tiri le somme, con i partiti, e decida come andare avanti, ma almeno oggi, ci risparmi uno spettacolo che, davvero, non è assolutamente consono a quanto detto in campagna elettorale; non è questa la politica che ci aspettiamo, non è questo quello che abbiamo segnalato, non sono queste le esigenze di un territorio che, fortemente, chiede di essere governato.
Il Presidente Confesercenti Matera
Giovanni Schiuma