Il 2 giugno scorso, gli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale di Grottole, nell’ambito delle attività di controllo del territorio, hanno rinvenuto in agro di Grottole un sofisticato dispositivo venatorio collocato abusivamente in un terreno agricolo in attualità di coltura.
La trappola era stata predisposta per la cattura abusiva di animali selvatici di piccola taglia particolarmente protetti dalla normativa, quali l’istrice (Histrix cristata), il tasso (Meles meles), la faina (Martes faina), la puzzola (Mustela putorius), la martora (Martes martes), la volpe (Vulpes vulpes) e cuccioli di cinghiale (Sus scrofa) mediante la collocazione all’interno di apposite esche per attirare le prede.
La gabbia, realizzata con colori mimetici per eludere i controlli, è stata sottoposta a sequestro da parte della Forestale e le indagini proseguiranno per scoprire gli ignoti bracconieri.
Gli autori dell’illecito, qualora identificati, dovranno rispondere penalmente per condotte irregolari legate alla legge sulla caccia, quali l’attività di bracconaggio con l’utilizzo di tecniche e mezzi non consentiti in periodo di divieto generale e per altri reati ambientali connessi.
Il Corpo Forestale dello Stato di Matera, anche tramite l’opera dei dipendenti Comandi di Stazione Forestale, è continuamente impegnato nei controlli preventivi e repressivi in danno alla fauna locale e del territorio provinciale in generale.