FERRANDINA: SEQUESTRO DEI CARABINIERI DEL NOE NELLO STABILIMENTO CHE PRODUCE BIODIESEL.
I carabinieri del NOE di Potenza, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Pisticci, nel corso di una serie di servizi finalizzati alla tutela ambientale, hanno posto sotto sequestro un nuovo impianto per la lavorazione del biodiesel che era stato realizzato e messo in esercizio in assenza della prescritta autorizzazione e ubicato in uno stabilimento sito nella zona industriale di Ferrandina (MT).
I militari, che hanno segnalato i tre responsabili della società alla magistratura, hanno inoltre accertato che l’impianto era stato messo in funzione prima di essere collegato al sistema di abbattimento dei fumi ed irregolarità nell’istanza presentata per ottenere il rilascio dell’autorizzazione.
Il sequestro preventivo, così già operato dai carabinieri del NOE, è stato convalidato dal GIP presso il tribunale di Matera.
Nella provincia di Matera, esattamente a Garaguso e a Salandra, i militari dell’Arma sono stati impegnati in una serie di controlli per la sicurezza sul lavoro: 2 denunce a piede libero e 25.000 euro di violazioni accertate.
Venerdì 29 maggio, nell’ambito di una vasta e continua attività preventiva, finalizzata al controllo e alla tutela della sicurezza dei luoghi di lavoro, prevista dal Comando Provinciale di Matera nell’ambito dell’Operazione “Homo Faber”, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Salandra, unitamente al personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera, hanno proceduto ad una serie di verifiche, che hanno interessato sia i cantieri, numerosi, della costruenda S.P. “Cavonica”, che alcune aziende di varia natura e tipologia del Comune di Salandra.
Complessivamente, si è proceduto al controllo di una decina di ditte edili impegnate nei lavori della arteria stradale e, ovviamente, è stata verificata la posizione di decine di lavoratori al fine di accertare il livello di sicurezza dei luoghi interessati.
A seguito del controllo, dunque, sono state accertate importanti violazioni per due delle ditte controllate e, per tale motivo, sono scattate le denunce a piede libero per i due legali rappresentanti delle stesse: si tratta di violazioni specifiche previste da Testo Unico 81 del 2008, che disciplina proprio la materai connessa con il servizio di sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, imponendo obblighi ai datori di lavoro e ai lavori stessi al fine di prevenire le cosiddette ”stragi sul lavoro”.
In particolare, si è accertata, per una ditta, la mancata sottoposizione a sorveglianza sanitaria del personale dipendente, e, per la seconda, si è appurato come in cantiere non venisse assicurata la viabilità alla persone ed ai mezzi operanti .
Inoltre, relativamente alle posizioni lavorative di quattro lavoratori, sono emerse situazioni di irregolarità e pertanto sono state contestate violazioni amministrative pari a 5.000 euro circa.
A Salandra, è stata controllata un’ azienda commerciale casearia, dove è stata riscontrata la presenza di una lavoratrice non regolarmente assunta.
Per la citata azienda è scattata la cosiddetta “massima sanzione per lavoro nero”, che prevede una importante ammenda con un importo complessivo pari ad euro 19.650,00 totali.
A Grassano, nell’ambito di una serie di programmate attività di controllo, mirate a verificare le condizioni igienico sanitarie di quelle attività adibite alla produzione di alimenti e alla ristorazione nell’interesse precipuo dell’utente, i carabinieri del NAS di Potenza e i colleghi della locale Stazione hanno ispezionato un pastificio ed un bar-ristorante, rilevando alcune carenze.
In particolare, su imput dei militari dell’Arma, l’unità operativa dell’igiene degli alimenti e della nutrizione dell’azienda sanitaria di Matera ha disposto la chiusura di un’attività adibita alla produzione e vendita di pasta fresca, per la mancanza dei requisiti minimi igienico sanitari. Il provvedimento è scaturito dalla precedente ispezione effettuata proprio dai carabinieri alcuni giorni prima.
Il valore dell’infrastruttura, interessata alla chiusura, ammonta ad euro 150.000,00.
Sempre a Grassano, con altro provvedimento della citata autorità sanitaria, è stata disposta la sospensione dell’attività di deposito, annessa ad un pubblico esercizio adibito a bar e ristorante, sempre per la mancanza dei requisiti minimi igienico sanitario.
Anche in questo caso, il provvedimento è scaturito dalla precedente ispezione svolta dai militari dell’Arma.
Valore dell’infrastruttura stimato in 50.000 euro.