A seguito delle indagini promosse dalla Procura di Torino, è tornata all’attenzione del grande pubblico la “questione solarium”. Gli interventi e le ispezioni eseguite dai Nas di Roma, hanno portato alla luce sostanziose carenze di informazioni nei manuali d’uso che accompagnano le apparecchiature e che dovrebbero invece fornire indicazioni e raccomandazioni necessarie ad un corretto uso delle lampade da parte degli utenti.
Il problema che ciclicamente si ripropone non solo per i solarium, è conseguenza diretta della mancata emanazione del decreto ministeriale relativo alle apparecchiature elettromeccaniche per uso estetico che il settore attende da 18 anni. Attraverso il decreto infatti si sarebbero potute avere precise e univoche regole e indicazioni normative, di utilizzo e di cautele d’uso su tutte le tipologie di apparecchiature che vengono utilizzate in campo estetico. Appare quindi colpevole questa assenza di iniziativa che comporta come conseguenza diretta l’assunzione di interventi disorganici frutto magari di circostanze casuali.
Come attività del benessere della CNA ribadiamo quindi come in primo luogo occorra che i ministeri interessati procedano rapidamente nell’approvare questo provvedimento che può finalmente consentire avere regole certe e generalizzate e far terminare questo stillicidio di interventi che periodicamente vengono promossi dalla magistratura o da altre autorità pubbliche nazionali o territoriali.
In merito alle carenze registrate a seguito delle indagini avviate dalla procura di Torino, le imprese del settore estetico in quanto utilizzatrici professionali di queste apparecchiature, non possono che accogliere con favore ogni iniziativa che sia mirata alla maggiore sicurezza degli operatori e degli utenti. A tale proposito è proprio dal mondo dell’estetica che non da oggi sono arrivate sollecitazioni in questo senso nei confronti delle aziende produttrici e delle loro associazioni di rappresentanza. Purtroppo non sempre le nostre sollecitazioni sono state accolte ed in questo senso l’iniziativa presa dalla procura di Torino e il quadro che emerge danno ragione alle nostre preoccupazioni.
Non deve essere inoltre trascurato un comportamento responsabile da parte degli amanti della tintarella tra cui molti giovani che in Italia si contano a milioni, che frequentano centri estetici, o altre strutture di fitness, palestre, ecc. o si sono dotati di apparecchiature domestiche. L’esposizione al “sole artificiale” deve avvenire con cautela e gradualità, rispettando regole e tempi di esposizione collegati anche al proprio fototipo, evitando eccessi che possono portare con il tempo anche a patologie gravi. E’ sempre bene rivolgersi a strutture in cui sia presente personale qualificato in estetica in grado di fornire consulenza e indicazioni rispetto ad una corretta esposizione o se è il caso di sconsigliarla.