Il ministero degli Esteri iraniano ha confermato oggi la sospensione della pena alla lapidazione di Sakineh Mohammad Ashtian, accusata di adulterio. “Il verdetto…é stato fermato ed è sotto revisione” ha detto il portavoce Ramin Mehmanparast alla tv di stato.
La condanna a morte per lapidazione di Mohammadi-Ashtiani Sakineh e’ ”un atto altamente lesivo dei principi liberta’ e difesa della vita”, ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondendo ad una domanda dei giornalisti, al Quirinale, dopo il colloquio con la presidente finlandese Tarja Halonen.
L’Italia, ha aggiunto, e’ impegnata in modo ”molto netto e non solo con posizioni di principio” per evitare che si giunga ad eseguire la condanna. Napolitano ha aggiunto che il ministro degli Esteri, Franco Frattini, (presente all’incontro del Capo dello Stato con i giornalisti) ieri gli ha riferito di aver avuto assicurazioni dall’Iran che nessuna decisione e’ stata ancora presa.
”C’e’ l’impegno forte del governo, delle istituzioni, c’e’ un’iniziativa dell’opinione pubblica che continua a essere intensa” per salvare la vita di questa donna iraniana, ha concluso Napolitano. La Halonen ha dato atto all’Italia di essere ”molto attiva in questa campagna in modo esemplare” e ha espresso la sua forte preoccupazione per la sorte di Sakineh. ”Seguiamo – ha concluso – gli sviluppi in Iran, un Paese stupendo con una storia fantastica. Peccato che con questi atti si esclude dalla Comunita’ internazionale”.
BARROSO, NELL’UE NON C’E’ POSTO PER RAZZISMO – Anche il presidente della Commissione Europea, Jose’ Manuel Barroso, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione ha condannato l’Iran. ”Per l’Europa – ha affermato Barroso – essere un ‘global player’ significa lottare per i nostri valori. E i diritti umani non sono negoziabili. Sono scioccato per il modo in cui i diritti delle donne vengono violati in molti paesi. Sono disgustato quando sento che Sakineh Mohammadi Ashtiani e’ stata condannata a morte per lapidazione. Questa e’ una barbarie indicibile. Condanniamo questi atti, che non hanno alcuna giustificazione, sotto alcun codice morale o religioso”.
In Europa non c’e’ posto per il razzismo e la xenofobia. Lo ha detto il presidente della Commissione europea Jose’ Manuel Barroso durante il suo primo discorso sullo stato dell’Unione. ”Su questioni cosi’ delicate – ha poi aggiunto Barroso accompagnato dagli applausi degli europarlamentari – tutti dobbiamo agire con sensibilita’ e non risvegliare i fantasmi del passato”.
Dopo aver ricordato che la costruzione di un’area di liberta’, sicurezza e giustizia e’ un obiettivo ”fondamentale” per l’Europa,
Barroso ha sottolineato che ”tutti i cittadini devono rispettare la legge e i governi devono rispettare i diritti umani, compresi quelli delle minoranze”.
”Razzismo e xenofobia non hanno posto in Europa – ha poi precisato il presidente dell’esecutivo comunitario – e su questioni cosi’ sensibili, quando nasce un problema, si deve agire tutti con responsabilita’. Lancio un forte appello – ha detto ancora – a non risvegliare i fantasmi del passato europeo”.
Gli immigrati regolari, per Barroso, troveranno un’Europa dove i valori umani sono rispettati e applicati. Ma contemporaneamente si agira’ per combattere lo sfruttamento dell’immigrazione illegale. La Commissione, ha detto ancora Barroso, presentera’ nuove proposte per il controllo delle frontiere esterne.
Sulla crisi Barroso aggiunge: ”O nuotiamo insieme o affondiamo insieme. Abbiamo superato la prova. Chi aveva previsto il crollo della Ue aveva torto”.
«Con il passare dei giorni, desta sgomento la conferma delle condanna a morte, da parte delle autorità iraniane, nei confronti di Sakineh Ashtiani, la vedova di 43 anni, già punita con 99 frustate perché colpevole di ave avuto una relazione extraconiugale e di aver organizzato l’omicidio del marito». Lo sostiene la presidente del distretto Sud-est della Fidapa, Lucia Moccia che aggiunge: «La Fidapa è da sempre convinta dell’alto valore della vita umana e del profondo significato che il rispetto dei diritti dell’individuo rappresenta nello sviluppo delle società contemporanea. Il nostro tema nazionale – prosegue – sottolinea infatti tali elementi e diviene, in queste ore più che mai, di drammatica attualità. Siamo convinte – prosegue – che la comunità internazionale, alla quale la Fidapa non fa mancare il proprio sostegno, saprà imporre i principi della vita su quelli delle forme più basse di dittatura e violazione dei diritti e per questo non smetteremo mai di impegnarci».
Solidarietà è stata confermata anche dalla Fidapa di Bisceglie che l’aveva espressa con forza in occasione della recente Assemblea nazionale della Federazione tenutasi il 30 agosto scorso allo Sheraton di Bari. La presidente Costanza Romito, nell’occasione, aveva dichiarato: «La lapidazione è una pena barbara e solo unendoci in iniziative indirizzate agli organi competenti nazionali e internazionali possiamo far sentire la nostra voce, la nostra forza, la nostra solidarietà. Una forza di 12000 donne solo in Italia”. La presidente di Bisceglie aveva invitato la Federazione ad accogliere l’accorato messaggio di Bernard-Henri Lévy e di unirsi alla raccolta di firme contro la condanna alla lapidazione.