Proseguono, serrate e incessanti, le indagini di Procura e carabinieri sull’efferato duplice omicidio del 27 giugno scorso, quando, a Matera in via Gagarin, una traversa che congiunge via Passarelli con via Cappelluti a pochi metri dalle giostre in azione nell’adiacente piazza Matteotti furono uccise due persone, il ventisettenne materano Francesco Di Cuia e Danil Florin Iliescu, giovane rumeno di 26 anni.
Si ricorda che, subito dopo il citato, grave fatto di sangue, i carabinieri, coordinati dalla locale Procura della Repubblica (dottoressa Annunziata Cazzetta), sottoposero e fermo di indiziato di reato un cittadino del Marocco, oggi, ancora detenuto, con l’accusa di concorso in duplice omicidio.
Nel corso degli ulteriori accertamenti, mirati a far piena luce sul tragico episodio e volti a ricostruire esattamente la dinamica dei fatti, sarebbe emerso, oltre a quello originariamente ipotizzato, connesso con gli ambienti dello spaccio di droga, anche un altro possibile movente, di carattere sentimentale o passionario.
Infatti, da alcuni elementi raccolti e da determinate testimonianze acquisite dagli investigatori, sarebbe emerso un probabile ulteriore movente alla base del fatto delittuoso, connesso con un possibile contrasto di carattere sentimentale, sorto, per una donna contesa, fra una delle vittime e un altro soggetto, da identificare e, quindi, potenzialmente interessato a quanto accaduto.
Intanto, il cittadino del Marocco, già arrestato, è stato tradotto da quella di Matera alla Casa Circondariale di Melfi (PZ).
Sono anche in corso accertamenti di carattere tecnico scientifico sul materiale sequestrato dopo l’omicidio.