Giovedì 20 gennaio 2010.
Lettera di ringraziamento del parroco della chiesa di Piccianello don Pierdomenico De Candia al signor Nicola Benedetto, che ha messo a disposizione il ristorante Le Bubbole in favore dei poveri rimasti senza mensa.
Ve ne riportiamo una sintesi.
Carissimo Nicola,
esprimo il vivo e sincero ringraziamento della Comunità parrocchiale, dei volontari e degli ospiti della Mensa “Don Giovanni Mele” e del Centro di Ascolto per il gesto di solidarietà del quale sei stato protagonista insieme ai tuoi collaboratori.
Siamo sempre aperti a condividere, con tutti gli uomini gli uomini di buona volontà, l’attenzione concreta e il servizio verso i poveri bisognosi. Se ne avrai la possibilità sarò lieto di poter tentare di risolvere, con il tuo aiuto, qualche situazione di particolare bisogno.
Con viva gratitudine
Don Pierdomenico
Venerdi 15 gennaio 2010. LE PRECISAZIONI DEL PARROCO DELLA CHIESA DI PICCIANELLO DON PIERDOMENICO DE CANDIA
Pierdomenico De Candia è sereno. Il servizio di Striscia la Notizia è stato artefatto in più punti ma è chiaro che una vicenda del genere apre un dibattito sulle modalità con le quali il servizio di volontariato gratuito ha garantito un pasto caldo a tanti poveri che si sono accostati alla mensa di Don Giovanni Mele. “Mi è piaciuto molto quello che ha detto Ezio Greggio al termine del servizio di Fabio e Mingo. Premesso che non sono mai stati offerti alimenti scaduti e nessuna persona si è mai sentita male dopo aver mangiato nei nostri locali, devo dire che sulla carne congelata le signore che aiutano a cucinare per servire piatti caldi in questa mensa si sono comportate come fanno a casa. E’ arrivata tanta carne in più prima di Natale e le volontarie hanno pensato di congelarla, questo evidentemente non andava fatto ma nella mensa non è mai stato servito del brodo con dadi scaduti o formaggi con la muffa. Questo voglio ribadirlo. A questo punto quando la mensa sarà riaperta chiederò alle istituzioni competenti di aiutarci perchè da soli non possiamo andare avanti. Sinora il volontariato gratuito e non quello a pagamento ha permesso di sfamare tante persone meno fortunate ma visto che la legge ci equipara ad un ristorante con fini di lucro saremo noi a chiedere fondi per lavorare in massima sicurezza. Già in questi giorni (come documentano le foto scattate in mattinata – ndr) abbiamo chiesto l’intervento di operai e pittori per creare un altro bagno per disabili e disinfettare gli ambienti”.
Anche per quanto riguarda gli ambienti di via Racioppi dove è custodita tutta la merce scaduta si attende il dissequestro. Avete avuto notizie in merito? “Aspettiamo in giornata il dissequestro di questi locali. All’interno ci sono diverse cassette di arance che sono ormai destinate ad essere buttate. Questo locale è diventato anche il punto di raccolta dei vestiti che poi vengono donati alle persone più bisognose. Anche questa attività attualmente è ferma a causa del “blitz” di Striscia la Notizia. Ma Don Pierdomenico De Candia è fiducioso in una immediata ripresa di tutte le attività di volontariato avviate da Don Giovanni Mele e proseguite grazie alla generosità dei suoi familiari e dei volontari residenti in prossimità della parrocchia di Piccianello.
Giovedì 14 gennaio 2010: LE PRECISAZIONI DEL COLLEGA STEFANO MELE DOPO AVER VISTO IL VIDEO TRASMESSO SU STRISCIA Dopo aver guardato il servizio di Fabio e Mingo su Striscia la Notizia, Michele Capolupo ha intervistato il giornalista Stefano Mele, fratello del fondatore della mensa, Don Giovanni Mele, per capire cosa è successo esattamente una settimana fa durante il blitz e quali sono le reali motivazioni che hanno portato alla temporanea chiusura della mensa.
La quiete dopo la tempesta. Ad una settimana dall’irruzione di Fabio e Mingo all’interno della mensa di Don Giovanni Mele abbiamo deciso di intervistare il collega Stefano Mele, fratello del fondatore dell’iniziativa di solidarietà che ogni giorno assicura un pasto caldo ai poveri della città di Matera per fare il punto della situazione. Stefano, dopo aver visto il servizio puoi ribadire quanto hai già dichiarato nei giorni scorsi? “Sono convinto che Fabio e Mingo sono due “mascalzoni” e non due giornalisti. Hanno fatto irruzione nella mensa senza bussare nemmeno alla porta. Se mi fossi trovato io in quel momento non so cosa sarebbe successo. Avevamo piazzato le telecamere come se dovessero girare un film. In realtà hanno alzato un polverone senza che ci fossero le motivazioni reali. Le immagini trasmesse poi a Striscia confermano che hanno preso un abbaglio sulle date dei prodotti che secondo loro erano scaduti. Le date di giugno e luglio si riferiscono alla preparazione dei prodotti e non alla scadenza. I prodotti già scaduti il 24 dicembre sarebbero stati buttati. Dai supermercati ci arrivano tanti alimenti e tantissime bevande. Ancora oggi è possibile verificare per esempio che ci sono tanti bitter che ovviamente non serviremo ai poveri. Ci arriva di tutto ma è chiaro che prima di utilizzare questa merce ci sono persone che verificano le scadenze. Del resto nessuno si è mai sentito male da quando la mensa è attiva”.
Perchè la mensa è stata chiusa? “Quando arriva Striscia la notizia è facile alzare un polverone e richiamare l’attenzione dei Nas e delle Asl. Ma voglio precisare che la mensa non è stata chiusa per l’intervento dei Nas. Da questo punto di vista tutto è a norma. Solo le Asl hanno riscontrato che i locali non sono a norma in quanto devono prevedere altri due bagni perchè siamo equiparati a ristoranti con fini di lucro. Stiamo provvedendo in questi giorni grazie all’intervento di operai che lavorano giorno e notte ed entro domenica o al massimo lunedì prossimo l’attività della mensa potrà ripartire.”
Dopo arrivo dei Nas e dell’Asl è l’avvocato Nicola Buccico ad occuparsi della vicenda. Cosa viene contestato ai volontari della mensa? “Attualmente non sappiamo ancora nulla perchè il verbale non è ancora arrivato. Ne sapremo di più nei prossimi giorni ma ci tengo a sottolineare che dal punto di vista dell’igiene alimentare non sono state riscontrate irregolarità. E poi voglio anche ribadire che i Nas sono arrivati solo perchè i due “mascalzoni” di Fabio e Mingo sono andati a riferire ai Carabinieri che noi avremmo fornito cibi scaduti anche ai bambini, niente di p8iù falso. Da una settimana, a causa del blitz di Striscia, i poveri sono costretti in questi giorni ,a fare il giro della città per mangiare un piatto caldo. Ci hanno pensato nei giorni scorsi il ristorante di Palazzo Gattini, i Carabinieri, gli agenti della Polizia di Stato e gli studenti dell’Alberghiero. I pasti vengono serviti alle persone meno fortunati nei locali dell’Associazione “Accoglienza senza confini” che si trovano in via Francesco Paolo Festa n. 18.
Dunque uno scoop che probabilmente poteva essere evitato. Ma ci chiediamo a questo punto chi possa aver segnalato le presunte inadempienze ai due inviati pugliesi di Striscia la Notizia. Ovviamente Fabio e Mingo non riveleranno mai le loro fonti ma se la suora ha probabilmente favorito con la sua “ingenuità” la possibilità di realizzare un servizio che garantisce ascolti alla trasmissione di Antonio Ricci va anche riconosciuta la buona fede dei volontari che ogni giorno si dedicano alla preparazione dei pasti. Non vogliamo passare per i difensori di Fabio e Mingo, sia chiaro. Ci piace solamente raccontare sempre la verità e per questo abbiamo intervistato anche Stefano Mele, giornalista e fratello di Don Giovanni. Chissà come avrà reagito da lassù dopo aver visto il servizio di Striscia…
Michele Capolupo.
La fotogallery di venerdì 15 gennaio 2010 che documenta i lavori in corso per riaprire già lunedì 18 gennaio la mensa di Don Giovanni Mele.
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Martedì 12 gennaio 2010, ore 20,45. Su Canale 5, all’interno di Striscia la notiza, il tg di Antonio Ricci condotto d Ezio Greggio ed Michelle Hunziker (che da gennaio 2010 ha preso il posto di Enzo Iacchetti) sarà trasmesso il discusso scoop di Fabio e Mingo che ha portato alla chiusura la mensa di “Don Giovanni Mele” con l’intervento dei Nas. Sempre martedì 12 gennaio La Gazzetta del Mezzogiorno pubblica un approfondimento sul caso nel quale viene citato anche parte dell’articolo pubblicato da Sassilive. Riportiamo di seguito l’articolo a cura del giornalista materano Emilio Oliva.
Cucina chiusa e bisognosi costretti ad arrangiarsi diversamente. La Mensa di don Giovanni Mele non può garantire più il servizio a causa dell’irruzione di Fabio e Mingo con le telecamere di Striscia La Notizia. Il blitz dei Nas è stato favorito dalla segnalazione di Fabio e Mingo, gli inviati pugliesi di Striscia La Notizia, che nella mattinata di mercoledì 7 gennaio hanno sorpreso i volontari che stavano cucinando per il pranzo come accade da ormai diversi anni nella parrocchia Maria Santissima Annunziata, al quartiere Piccianello. Il progetto umanitario, istituito dal compianto don Giovanni Mele, non si è fermato con la morte del parroco materano grazie all’impegno portato avanti ogni giorno dai volontari che hanno deciso di proseguire la sua missione, quella di aiutare le persone più bisognose. I fatti. Alla redazione di Striscia La Notizia arrivano segnalazioni relative alla presenza di prodotti alimentari scaduti all’interno della cucina che viene utilizzata per preparare i pasti a diverse decine di meno fortunati, tra cui diversi extracomunitari. Il pranzo di Natale è uno dei momenti più attesi e anche quest’anno il 25 dicembre i volontari hanno regalato momenti di gioia oltre a garantire un pranzo più ricco a coloro che si avvicinano alla mensa di Don Giovanni Mele. Ma adesso coloro che avevano la possibilità di sfamarsi in quel posto dovranno arrangiarsi diversamente. Un pasto caldo che non sarà più servito perchè alcuni volontari avevano ricevuto nel periodo natalizio una ingente quantità di prodotti che ovviamente non erano stati utilizzati. Qualcuno aveva pensato di congelare degli hamburger, che però erano scaduti il 24 dicembre. A documentare questo incauto comportamento sono state le telecamere nascoste di due giovani che hanno contattato la mensa per chiedere di poter donare alcuni prodotti alimentari. A suor Nunzia hanno detto di essere due imprenditrici titolari di un supermercato ad Altamura. La religiosa ha deciso così di mostrare a loro la cucina dove vengono preparati i pasti per i poveri e in quel momento è scattata la trappola. Le due ragazze erano in realtà due talpe che dovevano documentare con le immagini quando segnalato attraverso alcune e-mail alla redazione di Striscia. Fabio e Mingo hanno fatto irruzione in compagnia dei Nas il giorno successivo all’Epifania. I volontari sono rimasti sorpresi e hanno preferito far uscire i bisognosi che avevano già raggiunto la mensa per mettere qualcosa nello stomaco. Premesso che anche i cibi scaduti da pochi giorni sono comunque commestibili e non provocano danni alla salute ci chiediamo perchè alcuni volontari avevano preferito congelare della merce che andava buttata. Adesso tutti se la prendono con Fabio e Mingo ma i due inviati di Striscia hanno fatto solamente il proprio dovere, come del resto le forze dell’ordine. Naturalmente auspichiamo che le indagini siano svolte con celerità in modo da garantire al più presto la riapertura della mensa. I poveri non possono attendere più di qualche giorno perchè tutti hanno il diritto di mangiare. E se Matera farà un’altra brutta figura come è accaduto con la storia del falso fisioterapista che massaggiava le giovani donne ignare di essere in compagnia di un millantatore o con quella dei cani prigionieri in alcuni locali del Sasso Caveoso la colpa non può essere attribuita a Striscia La Notizia o ai Nas. Crediamo invece che sia opportuno indagare su chi non ha svolto correttamente il proprio servizio che dovrebbe essere tra l’altro gratuito visto che si parla di volontariato. Pare che dopo le segnalazioni inviate a Striscia La Notizia i prodotti scaduti sono stati cestinati ma la denuncia era stata fatta e le telecamere avevano ripreso già tutto. E adesso Matera tornerà su Canale 5 per un altro episodio clamoroso. Don Giovanni Mele da lassù non avrà gradito l’irruzione dei due giornalisti ma a chi toccava verificare cosa viene cucinato per i poveri? Il dibattito è aperto, aspettiamo i vostri commenti.
Michele Capolupo
Ecco il video inserito su youtube da Videouno
Primo comunicato inviato dalla Diocesi di Matera-Irsina sul blitz dei Nasi alla mensa di Don Giovanni Mele.
Il parroco di Maria SS. Annunziata in Matera, responsabile della Mensa “don Giovanni Mele” di Piccianello, in seguito alla verifica effettuata in data odierna dai Carabinieri del NAS, esprime piena fiducia negli accertamenti che le forze dell’ordine hanno effettuato presso i locali della Mensa; dichiara inoltre che i volontari che quotidianamente offrono il loro servizio a vantaggio dei bisognosi hanno sempre agito nell’interesse esclusivo di questi ultimi. Esprime, tuttavia, rammarico per le modalità con le quali lo staff di Striscia la notizia ha inteso affrontare un tema che, del resto, sta a cuore a tutti. Si augura che l’attività della Mensa dei poveri possa continuare con serenità, nello spirito di solidarietà che sempre l’ha caratterizzata.
Secondo comunicato inviato dalla Diocesi di Matera-Irsina sul blitz dei Nasi alla mensa di Don Giovanni Mele.
Il parroco di Maria SS. Annunziata di Piccianello, manifestando vivo ringraziamento a quanti hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza agli operatori ed agli ospiti della “Mensa Don Giovanni Mele”, esprime la convinzione che nel giro di pochi giorni, espletato quanto necessario per una piena messa a norma dei locali, sarà possibile riprendere l’attività che da dieci anni la mensa svolge gratuitamente a servizio dei più bisognosi.
Vivo ringraziamento esprime a quanti, singoli cittadini o esercenti attività di ristorazione, si sono offerti per integrare l’assenza del servizio mensa in attesa della ripresa di un regolare funzionamento della stessa.
Solidarietà di Confesercenti.
La Confesercenti esprime solidarietà alla Caritas Diocesana, al Parroco e ai volontari e volontarie che operano presso la “mensa dei poveri” di Piccianello a Matera che è stata ieri oggetto di uno “scoop televisivo” da parte delle telecamere del noto tg satirico nazionale.
Appare proprio inopportuno, in momenti di crisi economica come quello che stiamo attraversando, puntare i riflettori su un’opera diocesana che rappresenta per Matera una pietra miliare e che da parecchi anni svolge un ruolo sociale che magari dovrebbe essere rafforzato e sostenuto da tutti, Istituzioni comprese.
Al gruppo di volontari e al parroco, verso i quali alcune volte la stessa Confesercenti e tanti commercianti di Matera hanno rivolto beni di prima necessità alimentari e non, va tutta la stima e la solidarietà per la loro opera caritatevole massa in campo fino ad oggi e che ha rappresentato un momento di conforto anche durante le oramai trascorse festività natalizie per un certo numero di famiglie che versano in condizioni di disagio economico e che purtroppo continua sempre più a crescere.
La Confesercenti pertanto mette a disposizione il proprio ufficio legislativo ed il legale in convenzione per dirimere eventuali inadempienze di carattere amministrativo che dovessero sorgere dopo i controlli effettuati dalle Autorità preposte.
Il Presidente Pasquale Di Pede – Il Direttore Giovanni Schiuma
Nota di Cgil Matera sul blitz dei Nas alla mensa di Don Giovanni Mele con le telecamere di Striscia la Notizia.
La CGIL di Matera esprime il suo disappunto per le modalità di intervento realizzate dalla trasmissione “Striscia la Notizia” sulla mensa “Don Giovanni Mele” della parrocchia di Piccianello.
La comunità materana non può che essere grata a quanti, presso quella mensa, in maniera volontaria e senza scopi di lucro, quotidianamente, assicurano pasti e vestiario a chi non ha la possibilità, per indigenza, di provvedervi autonomamente.
Questa mensa, fortemente voluta da Don Giovanni Mele, sopperisce a quella grave carenza politico-istituzionale che, purtroppo, nella nostra città esiste in materia di assistenza verso i bisognosi.
La politica materana e le istituzioni locali hanno sottovalutato la cura di tale aspetto che, a nostro avviso, non va delegato esclusivamente alla caritas cristiana che, invece, dovrebbe supportare e non sostituire l’intervento politico-istituzionale in materia di assistenza sociale verso chi è in difficoltà. Non è certamente responsabile scrollarsi di questo dovere morale e politico verso la città delegandolo, tacitamente, a quanti se ne fanno, volontariamente, carico per spirito cristiano e per solidarietà verso i più poveri.
La CGIL esprime piena fiducia verso l’azione e gli accertamenti che espleteranno le forze dell’ordine ma al contempo auspica che le stesse nonché gli organi preposti osservino la stessa solerzia e tempestività di intervento, non solo per la presenza di una trasmissione televisiva, ma anche in assenza di telecamere, quando vengono formalizzate, contro aziende, denunce a tutela di lavoratori per assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro o per la mancata formalizzazione di contratti di lavoro o per lo sfruttamento di lavoratori assunti per poche ore giornaliere e utilizzati per un monte ore superiore.
Alla parrocchia di Piccianello e ai volontari della mensa viene espressa sentita solidarietà e gratitudine per l’azione quotidiana finora espletata nell’assistenza degli indigenti con l’auspicio che l’attività riprenda al più presto nell’interesse esclusivo di tutti coloro che hanno bisogno, non essendo nelle condizioni materiali di poterseli procurare, di un pasto caldo per ristorarsi e di indumenti.
Segretaria generale Cgil Matera Manuela Taratufolo
Solidarietà dei Giovani Democratici di Matera ai volontari della mensa di Piccianello
Secondo noi Giovani Democratici di Matera quanto avvenuto giovedì alla mensa di Piccianello è a dir poco scandaloso, la spettacolarizzazione mediatica da parte di Striscia la Notizia ha del macabro.
Questo dover creare lo scoop ad ogni costo, alle spalle dei volontari della mensa che porta il nome di Don Giovanni Mele, volontari che ogni giorno si prodigano per assicurare il minimo indispensabile, pasto caldo e una parola buona, ad almeno 60 persone in città, persone invisibili che facciamo finta non esistano ma che sono una realtà costante della nostra città, che, senza il supporto dei volontari, data la scarsità di vere politiche sociali a tutti i livelli, non avrebbero di che vivere.
Tutto ciò rende sempre più evidente lo stato di barbarie in cui versa la nostra città e il clima di avvelenamento, sarebbe infatti bastato applicarsi direttamente (rimboccandosi le maniche) per sanare la situazione, invece l’unico miglioramento che ne è derivato alla città è stato che gli indigenti si sono visti privare di quella che per loro è una vera e propria fonte di sostentamento.
Per questo noi Giovani Democratici di Matera, rimanendo sereni e fiduciosi nell’opera di controllo da parte degli organi preposti, esprimiamo la nostra più completa solidarietà e il nostro incoraggiamento ai volontari della mensa ed in particolare al responsabile Don Pierdomenico Di Candia che si adoperano quotidianamente, spesso nell’indifferenza più totale, per rendere la nostra città un luogo migliore
Giuseppe Mancini, Segretario dei Giovani Democratici di Matera
Matera: “Casapound Italia, solidarietà agli ospiti della Mensa di Don Giovanni Mele.
L’associazione: “Basta ipocrisie, gli unici danneggiati sono gli indigenti”
“Si è detto troppo prima di vedere il filmato, ora speriamo sia giunto il momento di ragionare per migliorare le cose”, esordisce così Stefano Dubla, responsabile cittadino di Casapound Italia, nel commentare il servizio di Striscia la notizia sulla mensa di Don Giovanni Mele. “Certamente – spiega Dubla – è discutibile la scelta di rivolgersi a Striscia la notizia invece che al parroco e poi, eventualmente, ai carabinieri, cosa che avrebbe risparmiato alla mensa l’umiliazione nazionale che subisce ora ma quello che ci lascia sgomenti è la levata di scudi contro il blitz dei Nas. Qualcuno lascia intendere che sarebbe stato meglio far finta di niente, che in soldoni avrebbe significato lasciare alimenti scaduti nella cucina, poiché l’unico risultato ottenuto dal blitz è stato privare gli indigenti della mensa, ignorando che, a quanto si è appreso, sarebbero stati gli stessi ospiti, unici danneggiati in questa vicenda, a far scoppiare il caso contattando Striscia”.
In conclusione Dubla afferma: “Sarebbe sbagliato tuttavia addossare ai volontari la colpa di quanto è successo, il loro impegno è encomiabile e l’accaduto è frutto semplicemente delle difficoltà che sono costretti ad affrontare. Ha ragione Manuela Taratufolo della CGIL quando afferma che la mensa di Don Giovanni Mele ‘sopperisce a quella grave carenza politico-istituzionale che, purtroppo, nella nostra città esiste in materia di assistenza verso i bisognosi’. La responsabilità di tutto ciò che è accaduto quindi va ricercata nell’indifferenza di politici e amministratori che per anni hanno ignorato i bisognosi e ora sfruttano la vicenda in vista dell’imminente campagna elettorale”.
mi dispiace, ma non sono tanto daccordo con chi commenta.
per quanto vedo quasi tutti i giorni Striscia e per quanto da l’ sono venute fuori tante magagne in tutta Italia, trovo che non si debba sempre strumentalizzare tutto, solo perchè oggi se uno si vuole divertire basta che manda un email! per mettere nei guai anche persone che devono pagare anceh delle smeplici marachelle con uno sputtanamento nazionale. trovo sia esagerato. Ste cose andrebbero un po’ filtrate, ma purtroppo Fabio e Mingo e tutta Striscia devono pur mangiare…
se davvero c’era qualcosa di “serio” dentor quella mensa, nella peggiore delle ipotesi basta fare una denuncia ai carabinieri! perchè arrivare sempre a simili esagerazioni!? per non parlare poi del contesto particolare di questo caso…
invece di far controlli magari nei ristoranti o nei locali pubblici sono andati a bloccare e denigrare un posto che ogni giorno aiuta molta gente CHE NON PUO’ MANGIARE!!!! Io sn daccordo ke tutto debba essere in regola,ma invece di bloccare tutto si poteva chiudere un okkio e magari cercare di dare una mano sensibilizzando magari anche con l’aiuto di striscia,chi ogni giorno si abbuffa,ad AIUTARE CHI HA MAL DI STOMACO X LA FAME…..IN QUESTI CASI BISOGNA USARE IL BUON SENSO,MA TANTO ALLA MASSA CICCIONA DEL CONSUMISMO PIACCIONO LE BRACIOLE AL SUGO,SEDUTI A TAVOLA GUARDANDO STRISCIA LA NOTIZIA…VERGOGNA!!!!!!!!
a me da fastidio che solo perchè sono poveri non si da la stessa attenzione al cibo,permettendo che ci sia cibo scaduto congelato e forse anche mangiato!non è giusto avere gli scarti scaduti solo perchè si è poveri
io ho scritto che anche secondo me deve essere tutto in regola….siamo tutti uguali,ma non nn serviva arrivare in tv
probabilmente arrivare a striscia nn serviva in questo caso.ma il problema è che oggi purtroppo noi vediamo realizzarsi la giustizia sociale solo grazie a programmi come striscia o le iene, per come va la società non ci fidiamo piu dei sistemi civili e democratici come le denunce alla polizia, o affidarci alla giustizia italiana.ormai noi siamo certi solo in mano a striscia, e con un clima cosi si puo anke andare erroneamente in tv come successo forse in questo caso
MATERA HA TANTISSIMI DIFETTI E PROBLEMI COME TUTTE LE CITTA’ ITALIANE,ADESSO SI E’ AGGIUNTO PURE QUELLA DI DENUNCIARE TUTTE LE CAVOLATE ALL’ITALIA INTERA,DIREI PROBLEMI CHE RISOLTI IN FAMIGLIA AVREBBERO SVERGOGNATO DI PIU IL COLPEVOLE INVECE NO,LO ABBIAMO PURE MANDATO IN TELEVISIONE.MENTRE I PROBLEMI VERI NESSUNO FA NIENTE STRADE,MARCIPIEDI,SPAZZATURA,DISORDINE URBANO ECC.ECC….ALLORA GIOVANI A COSA GIOCHIAMO?????
IO PENSO CHE I PROBLEMI CHE DEVONO ANDARE ALLA RIBALTA NAZIONALE SONO BEN ALTRI E DEVONO ESSERE SOPRATUTTO QUELLI RIGUARDANTI UN’INTERA CITTA’.MENTRE I CASI VERIFICATI A STRISCIA PER MATERA SONO SOLO RIVOLTE A SINGOLE PERSONE PERO’TUTTA LA CITTA’ E’ STATA OFFESA E NON E’ GIUSTO.PER COLPA SEMPRE NOSTRA CHE SENZA PENSARCI CI BUTTIAMO LA ZAPPA SUI PIEDI.RIFLETTIAMO SU QUESTO E FINIAMOLA DI OFFENDERE LA CITTA’ DI MATERA PERCHE HA STORIA E DIGNITA’.
Difficilmente striscia risolverebbe problemi di strade e via dicendo.di sicuro striscia ha risolto i problemi della discarica d amianto e dell abbandono dei cani,problemi denunciati ma mai risolti.e gli assessori sapevano benissimo della situazione dei cani abbandonati.i nostri problemi vengono risolti solo con striscia perchè i panni i casa non si possono piu lavare xk i cittadini vengono ascoltati solo con striscia
il video ha testimoniato che i cibi non erano scaduti da pochi giorni come detto dalla stampa,bensi da mesi,addirittura da giugno!!!!!!
Un caso che andava approfondito debitamente con un’apposita segnalazione ai CC, senza mandare tutto in pasto alla ribalta mediatica. Parlarne va bene, ma dopo gli accertamenti ed i risultati definitivi. E’ chiaro che anche i meno abbienti, costretti a recarcsi alla mesa della Caritas meritano di mangiare il cibo con tutte le garanzie di conservazione di tutti noi, ma solo in seguito agli esiti definitivi si potrà avere un quadro chiaro della situazione!