È stata ampissima la partecipazione alla conferenza dei servizi convocata dal presidente Stella per far fronte all’emergenza scuola.
Presenti: l’assessore regionale Antonio Autilio, l’assessore regionale Vincenzo Santochirico, il comitato dei precari, i Comuni, la consigliera regionale del Prc Emilia Simonetti, il segretario provinciale del Prc Ottavio Frammartino, i dirigenti scolastici, il consiglio e la giunta provinciale, numerosi precari della scuola, il senatore Filippo Bubbico e tutte le sigle sindacali della scuola.
I sindacati presenti, insieme al comitato dei precari, hanno espresso il proprio plauso alla iniziativa: “chiaro segno – ha sottolineato Eustachio Nicoletti della Cgil scuola – di una inversione di tendenza delle istituzioni, da tempo auspicata, nei confronti della scuola e dei suoi problemi.” “Oggi – ha proseguito Nicoletti – a fronte di 1300 alunni persi, si tagliano 1035 posti. Abbiamo calcolato che nei prossimi cinque anni saranno circa quattromila i posti in meno su quindicimila addetti. E’ una situazione ingovernabile e la Basilicata non può essere umiliata con la soppressione di un corso nelle carceri e dei corsi per l’Istruzione degli adulti. E’ la situazione peggiore rispetto a tutto il resto d’Italia. Questo dequalifica la scuola pubblica e non ci possono essere differenze tra scuole del nord e scuola del sud. Gli Enti locali devono prestare attenzione, approfondire la situazione e provare tutte le soluzioni possibili. Occorre recuperare terreno sia pure attraverso queste emergenze e fare una ricognizione delle necessità relative alla didattica e alla sicurezza. Occorre anche un Protocollo d’Intesa con il Miur (è stata lamentata l’assenza del Dirigente regionale della scuola,ndr) per recuperare i posti di lavoro. Pensiamo che attraverso una progettualità si può intervenire per recuperare posti di lavoro e occorre anche fare presto perché le scuole non possono aspettare. Questo non è un problema politico, di destra o di sinistra. Per riuscire a incidere nelle politiche del governo e costringere il Ministero della Istruzione a fare dietro front, è indispensabile unire le forze”.
Il presidente del Consiglio Aldo Chietera: “Il precorso da fare non può essere che univoco. Occorre formulare un documento per fare una Scanzano Due. L’Istituzione della Provincia ha organizzato questo incontro per raccogliere l’istanza e inviarla alla Regione. Noi affrontiamo l’emergenza per un dovere morale oltre che politico e sociale dell’istituzione. Non dobbiamo dimenticare che alla Provincia sono affidate deleghe specifiche in merito alla razionalizzazione, alla formazione, all’edilizia scolastica. Nel caso in cui la situazione non dovesse trovare sbocchi positivi mi impegno a fissare un consiglio provinciale monotematico”.
Il professore Giovanni Gallo, in rappresentanza dei docenti precari: “Mi fa piacere che i problemi della scuola siano affrontati in questa sede e come precari siamo pronti a dialogare con tutti ma è chiaro che l’obiettivo è raggiungere il governo centrale”.
Il sindaco di Craco Pino Lacicerchia lancia un’iniziativa : “L’Italia riduce i posti di lavoro e questo è un grande problema. A questo punto credo che sia giunto il momento di affidare ai nostri parlamentari il compito di far modificare legge e decreti. Si parla di ammortizzatori sociali e una soluzione può essere quella di mirare a progetti piloti mirati. Invito i precari a compilare una scheda per verificare la possibilità di dare vita a progetti di collettività pubblica e che riguardano la cura dell’arte e della musica. E’ necessario recuperare questa grande risorsa umana e professionale in modo che possa garantire un reddito a chi rischia di perderlo. Non dobbiamo chiedere elemosina ma trovare risorse”.
Una docente della scuola Primaria : “Noi precari siamo preoccupati a livello professionale perchè pochi riusciranno ad inserirsi nel mondo del lavoro ma le prospettive non sono incoraggianti nemmeno per loro per i prossimi anni”.
Il consigliere provinciale Labriola rivolgendosi ad Autilio: “Esiste una difficoltà che è il precariato ma occorre capire le competenze per trovare le soluzioni. La Regione Basilicata ha la possibilità di fare un progetto finalizzato alla formazione che deve essere amministrato dal precariato”.
Il dirigente scolastico della scuola media Festa Pancrazio Toscano: “Le istituzioni sono chiamate a fare la propria parte, ad assumersi le responsabilità per intervenire. Questa situazione scaturisce da scelte di governo che hanno voluto una scuola minimale. La Regione ha competenza sugli organici e noi dobbiamo lottare sopratutto sulla contrattazione. Se si riesce ad aprire una contrattazione la Regione deve fare la propria parte e non trarre in inganno”.
Frammartino (Rifondazione Comunista): “L’assenza del dirigente scolastico regionale è una scelta politica”.
Il sindaco di Montalbano e dirigente scolastico Giordano: “Sui tagli occorre verificare bene la situazione contabilei e non possiamo usare pannicelli caldi. Occorre trovare soluzioni concrete e strutturali per risolvere i problemi. Occorre affidare la formazione nell’alveo della Pubblica Istruzione in senso largo”.
“Solo attraverso un’azione di rete – ha chiarito il senatore Filippo Bubbico – potremo ottenere delle risposte durature e salvaguardare quel diritto allo studio, garantito dalla Costituzione italiana, che non può essere declinato in maniera differente al nord e al sud. Noi stiano vivendo una situazione della riduzione della spesa pubblica in maniera indifferenziata e succede che il Comune amministrato male viene pure premiato (vedi Catania). Ci sono diverse modalità per recuperare le efficienze ma il diritto allo studio è garantito dallo Stato e lo Stato deve farsi carico. E’ possibile avviare un’azione coordinata con Comune, Provincia e la Regione. Voglio dire ai demagoghi che sarebbe un guaio per i cittadini lucani se si pensasse di affidare a carico della Regione ogni problema finanziario, che invece va addebitato alle scelte del governo nazionale e non puo’ essere scaricato sulla regione come la nostra”.
Lucia Fiore: “Siamo qui per dire che dal 1° settembre qualcuno dei precari non avrà lo stipendio. Il mondo della scuola viene ricordato solo in campagna elettorale. Noi siamo qui a sostegno di chi non troverà un posto di lavoro e per ricordare che siamo di fronte ad un’emergenza tutta lucana. Sono anni che la Regione Basilicata non annuncia il suo programma per la scuola. I docenti stanno già scappando via e la riforma Gelmini ha fatto il resto, creando solamente danni. Come si pensa di sviluppare Competenze e Eccellenze? Occorre capire, in questo contesto, chi sono i docenti e chi gli Ata. Mentre i docenti avranno una copertura economica (per la disoccupazione,ndr), abbiamo un grosso problema per il personale Ata che non avrà nessuna copertura economica. Dalla Regione Basilicata vogliamo sapere in che misura intende impiegare il nostro personale”.
Giulio Arenella: “Voglio sentire i sindaci che sono impegnati a risolvere i problemi della scuola”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche il consigliere provinciale Giuseppe Labriola, diversi sindaci e vari dirigenti scolastici. Alcuni hanno stigmatizzato l’assenza, quantunque invitato, del dirigente scolastico provinciale di Matera.
L’assessore Autilio ha parlato, poi, della: “necessità di percorrere una doppia strada. Una orientata a tamponare l’emergenza e, un’altra, a scongiurare definitivamente il problema (nel giro di tre anni è prevista una perdita di circa 4000 posti di lavoro).
Per quanto attiene alla prima, non appena saremo in possesso dell’esatto numero dei precari in esubero, potremo mettere in campo le risorse integrative necessarie (previo accordo con il governo, le graduatorie utilizzate saranno quelle della scuola). In merito alla seconda strada, e alla soluzione definitiva, dovremo, attraverso iniziative sinergiche, costringere il governo a modificare i parametri che hanno prodotto la riforma Gelmini. Noi possiamo tornare alla carica per fare capire al Ministro Gelmini che è stata in vacanza da noi e speriamo abbia toccato con mano e recepito il nostro problema. Se riusciamo a farci sentire, penso che possiamo ottenere qualcosa.
Occorre intervenire politicamente per far modificare i parametri che hanno determinato i tagli. Occorrerà anche intervenire con l’ampliamento dell’offerta formativa, perché la scuola sia qualificata attraverso bandi ad hoc che dovranno dare priorità ai precari al fine di raggiungere un’intesa con il Governo per l’utilizzazione delle graduatorie scolastiche e ai fine del punteggio utile per la graduatoria. Aspettiamo i dati ufficiali per sapere quali saranno le persone che resteranno fuori e quante entreranno con l’intervento che riusciremo a mettere in atto. Stiamo operando su un progetto di Scuola-Lavoro che potrà contare su 3,5 milioni di euro. I soggetti che devono proporre i progetti sono le scuole”.
Sulla sinergia ha insistito anche l’assessore Santochirico, per il quale: “anche i Comuni, oltre le Regioni e le Province, devono svolgere il proprio ruolo istituzionale e unirsi all’azione di rete. Guai a rinunciare ad una battaglia di fondo non dicendo che la soluzione è del Governo. Guai a ingannare i lavoratori. Bisogna dare soluzioni non temporanee e più risorse per la Basilicata. Per fare un progetto attendibile occorrono dati e su questo tavolo andremo a delineare. Diamoci anche strumenti per fare sentire al Governo la nostra voce, Mi auguro che ci sai una convergenza politica perché i lavoratori della scuola possono lavorare”.
“Abbiamo voluto questo incontro – ha concluso il presidente dell’Ente provinciale Franco Stella – non per processare un evento, per quanto disastroso possa essere, ma per avere la possibilità di individuare delle soluzioni concrete. Un primo passo in tal senso lo faremo attraverso la produzione di un ordine del giorno di questa conferenza dei servizi. Un ordine del giorno che si configurerà quale segnale, forte e chiaro, del disagio in cui versa questo territorio. Un segnale che varcando i confini locali, potrà incontrare il sostegno di altre regioni e ampliare, così, la propria forza, fino diventare incisivo e, speriamo, decisivo, nei confronti del governo.
Inoltre, a conferma del nostro impegno e della nostra vicinanza al mondo della scuola, confermo che, oltre agli incontri che avremo ad horas con la Regione e la Provincia di Potenza per l’elaborazione del progetto anticrisi, istituiremo, a partire da oggi, un tavolo permanente che lavori, senza divisioni e senza ulteriori indugi, al riscatto del diritto allo studio e al lavoro della Basilicata.”