Dopo Gerardo Schettino finisce in gabbia anche il suo amico Nico Ragone. Gli arresti rientrano nell’operazione Agroracket: lunedì scorso era finito in carcere l’uomo accusato di estorsione continuata e tentativo di estorsione continuata ai danni di Rocco Zuccarella, un imprenditore agricolo del metapontino, che non aveva mai denunciato gli episodi contestati alla polizia. In mattinata gli agenti di polizia giudiziaria della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Scanzano Jonico hanno comunicato l’arresto di uno suo complice, il trentasettenne Nico Ragone, con l’accusa di tentato omicidio, porto abusivo d’arma e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’episodio che ha fatto scattare le manette è avvenuto nella serata di giovedì 17 dicembre intorno alle 20 all’interno di un bar di Scanzano. Nonostante le forze dell’ordine abbiamo precisato in conferenza stampa che l’imprenditore Zuccarella non ha mai sporto denuncia sui tentativi di estorsione da parte di Schettino, il suo amico Ragone è convinto che l’imprenditore abbia informato la Polizia. Mentre si intrattiene con gli amici nel bar ed esprime le sue riflessioni in merito ai conoscenti presenti nel bar, Nico Ragone si accorge che la sorella dell’imprenditore sta rientrando a casa. L’abitazione è attigua al bar. Ragone a quel punto esce fuori inveisce contro la ragazza, che cerca subito di sfuggire provando ad entrare nel portone. A quel punto mentre Ragone continua a sfogare la sua rabbia contro il portone la ragazza chiama il 113 mentre il padre allarmato dalle urla per cercare di salvare sua figlia dall’ira di Ragone. A quel punto è proprio Ragone ad estrarre un coltello e travolto da un raptus omicida prova a colpire il papà della ragazza, il signor Giovanni Zuccarella, sia al petto che sul volto. L’arrivo delle forze dell’ordine costringe Ragone a fuggire mentre papà e figlia sono in evidente stato confusionale. A quel punto la Polizia avvia la caccia all’uomo: Ragone viene ritrovato a casa e all’arrivo degli agenti si scaglia con violenza contro di loro e per evitare l’arreseto sguinzaglia anche il cane. Ma per lui non c’è scampo. Ragone viene arrestato e trasferito presso il carcere di Matera. I particolari dell’operazione sono stati illustrati in mattinata dal capo della Squadra Mobile di Matera Nicola Fucarino e dal Dirigente del commissariato di Scanzano Roberto Ciriello. Gli agenti hanno precisato che saranno intensificati i controlli sulla costa jonica per cercare di arginare un fenomeno preoccupante come quello dell’estorsione. Purtroppo nel caso specifico l’imprenditore non aveva mai collaborato con le forze dell’ordine. Pertanto se saranno riscontrati nuovi episodi di estorsione per gli imprenditori potrebbe scattare anche la denucia per favoreggiamento.
Nella mattinata, a Tricarico , nel corso di un preordinato servizio volto proprio alla verifica della posizione dei soggetti che beneficiano di misure alternative alla detenzione in carcere (operazione Icaro), i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di evasione, un 54 enne del posto. L’uomo, con precedenti penali, sottoposto agli arresti domiciliari perché precedentemente arrestato, sempre dai carabinieri, per stalking, durante una verifica è stato sorpreso dai militari dell’Arma all’interno di un’attività commerciale di quel comune.
Bloccato prima che potesse allontanarsi e sottrarsi così ai controlli, è stato arrestato e accompagnato in carcere a Matera.