I carabinieri della Compagnia di Pisticci e quelli della Stazione di Bernalda, nella nottata, al termine delle indagini, avviate dopo il decesso del 54 enne della provincia di Bari, avvenuto per le gravi lesioni riportate in un incidente verificatosi in un frantoio oleario della zona di Viggiano (PZ) e coordinate dal dottor Colella della Procura di Matera, sono riusciti a ricostruire l’intera tragica vicenda e hanno arrestato una persona, ritenuta responsabile di furto aggravato, omissione di soccorso e morte a seguito di altro delitto doloso, reati commessi in concorso, oltre che con lo stesso deceduto, anche con altre tre persone, tutte irreperibili.
Così come accertato, i cinque, nel pomeriggio di ieri, dopo essere entrati in un opificio oleario, sito nell’area industriale di Viaggiano (PZ) e non più in attività, stavano smontando dei macchinari presenti per poi impossessarsene, quando, per cause da accertare, la persona, poi deceduta, veniva investito da alcune di questi macchinari, riportando la frattura del bacino e della gabbia toracica.
Dapprima abbandonato, poi veniva caricato su un auto da uno degli altri quattro, che, invece di avvisare il 118 o trasportarlo presso la struttura sanitaria più vicina, si allontanava dalla zona dell’incidente e, arrivato in un’area di servizio sita lungo la SP “Carrera Vecchia”, in prossimità di Bernalda (MT), resosi conto delle gravissime condizioni del compagno, chiedeva ausilio ai militari di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pisticci.
I militari, prontamente, richiedevano l’intervento di personale sanitario del 118, che, intervenuti, prestavano i primi soccorsi, inutili, perché il ferito decedeva poco dopo per arresto cardiocircolatorio.
Arrestato l’uomo al volante dell’auto, un 41 enne di Giovinazzo (BA), che, inizialmente e per giustificarsi, rendeva ai militari dichiarazioni ritenute non veritiere e comunque chiaramente mirate a dissimulare le reali cause dell’accaduto.
In corso le ricerche per identificare e trovare gli altri tre soggetti.
**********************************************************
Venerdì 23 maggio a Policoro (MT), i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato Vivoli Maria Rosaria, 52 enne del posto.
La donna, moglie di Scarcia Antonio, è stata arrestata in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale di Potenza, in quanto la stessa deve espiare la pena di 9 mesi di reclusione, a seguito di una precedente condanna per favoreggiamento aggravato dall’associazione di tipo mafioso in concorso con altre persone.