In una sola notte era riuscito a mettere a segno tre colpi in rapida successione, tutti nel comune di Tricarico e, come ricostruito, tutti in un arco temporale compreso fra le 3,30 e le 4,30 del mattino. I luoghi, oggetto delle “particolari attenzioni” del ladro, sono stati una sala giochi prima, poi una scuola elementare e, infine, alcuni uffici del distretto sanitario. In particolare, come ricostruito dalle immediate indagini avviate a seguito della scoperta dei furti, il ladro, dopo aver forzato una finestra, si introduceva in una sala giochi dove riusciva ad asportare una somma contante di 200,00 euro. Non contento, direttosi presso la scuola elementare del centro, forzava un ingresso secondario senza però riuscire a portare a termine il suo progetto criminoso: in tal senso è verosimile che sia stato disturbato da qualche pattuglia impegnata nella notte a perlustrare la città. forse perché disturbato, quindi, si è spostato nella periferia del centro dove, con lo stesso modus operandi, dopo aver forzato l’ingresso, si introduceva all’interno dei locali del distretto sanitario, forzava una macchina distributrice di caffè e asportava 30 euro in monete. Le indagini, avviate dalle prime ore della mattinata, hanno permesso agli investigatori di raccogliere importanti elementi sulle responsabilità e, in tal senso, fondamentale è stata la perizia con cui sono stati condotti i rilievi. Infatti, oltre a rilevare le impronte digitali sul luogo del furto, imprescindibili per la scoperta di reati, gli specialisti dell’arma non hanno tralasciato nessun particolare e proprio grazie alla meticolosità delle indagini hanno scoperto l’elemento rivelatosi poi determinante per la scoperta dei furti: l’impronta di una suola di scarpa. Da questo particolare è stato ricostruito come l’autore dei tre furti coincidesse, sia per il modus operandi, praticamente identico, sia per il particolare delle orme lasciate. La tipologia delle impronte, infatti, si ripeteva in tutti i posti colpiti, diventando un vero e proprio segno distintivo del ladro. a quel punto essenziale si è rilevata la conoscenza del territorio in quanto, passati a setaccio tutti i pregiudicati della zona, è stato possibile incastrare l’autore del furto proprio dalle scarpe indossate, utilizzate come se fossero delle vere e proprie impronte digitali. le stesse coincidevano per dimensione, disegno e più che altro per i segni distintivi presenti (microabrasioni, tagli, etc). a quel punto al maldestro ladro non restava che confessare le proprie responsabilità e per questo motivo veniva deferito alla autorità giudiziaria per furto aggravato e danneggiamento.