Giovedì 25 febbraio 2010: Alla vigilia delle elezioni si risvegliano i soloni!
L´articolo a firma di Giuseppe Pace (già pubblicato in anteprima su SassiLive.it il 23 febbraio e a pagina 28 sul Quotidiano della Basilicata di mercoledì 24 febbraio – ndr) contiene una tale serie di gravi imprecisioni ed arbitrarie generalizzazioni, ai limiti dell’offesa personale, tanto da far dubitare fortemente che sia il frutto di una “analisi culturale e politica” seria, documentata ed attenta della situazione pre-elettorale a Matera. Eppure l´acronimo CIACP evoca il CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, un organizzazione che, grazie alla scienza, contribuisce a smascherare le truffe e gli inganni di maghi e fattucchiere.
Il CIACP di Matera ,a differenza del CICAP invece, si schiera con i maghi e fattucchiere della politica materana ignorando l´abisso esistente tra le vere “liste civiche” nate da movimenti e le liste “civetta” ovvero liste frettolosamente messe insieme all´ultimo momento da lobby trasversali e dai partiti all´evidente scopo di disorientare gli elettori candidando centinaia di docili “familiares”, sfruttando a proprio vantaggio la frammentazione elettorale conseguente.
Il CIACP ritiene così di condannare solennemente ed inappellabilmente ogni movimento politico nato dalla ribellione etica e civile al familismo clientelare ed alla spartizione della cosa pubblica operato dai partiti “tradizionali”. La sentenza colpisce anche Matera Cambia! movimento politico nato dall´incontro tra le associazioni Sassikult e Circolo Gino Giugni, operanti ed attive già da anni nella ricerca di soluzioni concrete e fattibili ai problemi di Matera.
Vien da chiedersi dove siano stati finora questi sopraffini analisti dello scenario politico materano: e soprattutto dov´erano durante l´amministrazione Buccico o l´altrettanto disastrosa giunta Porcari. Dov´era il CIACP negli ultimi anni di conclamato malgoverno di c.d. centrosinistra e di c.d. centrodestra?
Solo su un punto il CIACP ha ragione: i partiti attuali sono ormai scatole vuote di contenuti e capacità di concreta programmazione e risoluzione dei problemi collettivi. La crisi di rappresentatività e di democrazia interna dei partiti è in via di ulteriore peggioramento: lo dimostrano i criteri di scelta dei candidati, praticamente “nominati” dalle cordate di potere e dalle segreterie, nonchè il trasformismo e la transumanza in periodi preelettorali da un partito ad un altro nel tentativo di perpetuare carrirere politiche che già tanti danni hanno fatto al territorio. Incapaci di perseguire il bene comune, i partiti attuali sono “poltronifici” a vantaggio dei pochi soliti noti “autorevoli esponenti” di una classe politica responsabile dell´incancrenimento dei gravi problemi economici e sociali in cui Matera rischia di affondare definitivamente.
Matera Cambia! nasce proprio dall´esigenza di fare politica seria, concreta, costruttiva e nel solo interesse dei cittadini, non delle consorterie interne ai partiti. Matera Cambia! è un movimento politico costituito da comuni cittadini con un passato ed un presente di lavoro, studio, reale impegno civico e limpidezza personale: nessuno dei candidati e degli aderenti di Matera Cambia vive o ha mai vissuto di politica. Matera Cambia! combatterà sempre senza esitazioni quel modello di (mala)politica che pensa di catturare e mantenere il consenso elettorale distribuendo prebende, incarichi, mance o qualche mese di lavoro precario. Un modello che tante risorse pubbliche ha dilapidato e sottratto ad investimenti in ricerca, sviluppo, ambiente, formazione (vera, modulata sulle reali vocazioni del territorio e, soprattutto, di verificabile e comprovata qualità), turismo, cultura e tutela dei beni culturali.
La serietà, credibilità e quindi affidabilità di un movimento politico o di una lista civica si desume dai fatti e dalla storia personale di chi ne fa parte. E le persone serie ed affidabili sono in grado di distinguere il grano dal loglio: operazione che pare sconosciuta ai soloni del CIACP.
Mimmo Genchi per Matera Cambia!
23 febbraio 2010: Liste civiche? No grazie
Apprendiamo da organi di stampa che a Matera, per le prossime elezioni comunali, si va verso le 25-30 liste civiche. Se le cose dovessero andare così, si avrebbero, nelle sole liste civiche, più di 1.000 candidati circa. Questo significherebbe che, portando ogni candidato almeno cinque elettori di famiglia, oltre 5.000 elettori sarebbero bloccati da familiares. Salterebbe ogni discorso di sana amministrazione del Comune, poiché, come dimostra anche l’esperienza dell’ultimo Consiglio comunale, tutto si risolverebbe in un inaccettabile gioco di piccoli e circoscritti interessi, con inevitabili cambi di casacca e trasferimento da un gruppo all’altro. Cosa che renderebbe molto aleatoria e ondulante la vita del Consiglio e della Giunta.
Il nostro pensiero sulle liste civiche, del resto, è chiaro da anni. Già in data 4 gennaio 2003, cioè sette anni fa, scrivemmo che “il CIACP non è stato mai entusiasta delle liste civiche, che quasi sempre si muovono in una logica antipartitica”. In data 26 aprile 2006, cioè tre anni dopo anni, precisammo che “l’esperienza ci rendeva piuttosto scettici verso le liste civiche, che finiscono sempre col far da stampella a qualcosa e a qualcuno”. Tre anni dopo, in data 10 ottobre 2007, dichiarammo che “le liste civiche, al di là della retorica, non hanno rapporto con gli elettori, se non di tipo personalistico e familistico”. Infatti, mentre sorgono all’insegna della contestazione moralistica, dopo le elezioni finiscono puntualmente con l’aggregarsi a chi ha vinto (29 novembre 2007). Gli eletti delle liste civiche, a tutti gli effetti, insomma, finiscono col diventare “consiglieri di sé stessi”, alla mercé di chi gli dà più “visibilità”, cioè “offre di più”.
Non vogliamo nasconderci, naturalmente, la colpa dei partiti tradizionali, che poco o nulla più hanno della vecchia organizzazione democratica (non vogliamo nemmeno dire “di massa”). Spesso trionfano, anche in essi, gruppi ristretti di persone che, a rotazione, si distribuiscono tutti i posti disponibili, istituzionali e subistituzionali, secondo una deleteria pratica amicale e parentale. Ciò spiega il diffondersi di un largo senso di sfiducia e di qualunquistica antipolitica, in cui si inserisce un vuoto gusto trasgressivo, ma anche, a volte, l’ingenuità o il piacere di godere di “venti giorni di vanagloria”. Non vogliamo dire nulla, ovviamente, delle spese che ogni candidato dovrà comunque sostenere, e che, in tempi di attanagliante crisi, meriterebbero più razionale impiego. Di certo c’è che, di questi forvianti fenomeni psicologici e sociali, c’è sempre chi sa approfittare e approfitta, perché non è difficile immaginare, dietro le liste civiche, uno o più registi.
Nessuno, come è logico, ha il potere di bloccare il fenomeno delle liste civiche perché non si può impedire al singolo cittadino di organizzare e aderire alle liste civiche. Preme tuttavia segnalare il pericolo e anzi la certezza che con le liste civiche si va inevitabilmente verso l’instabilità e il trasformismo. Né possiamo trascurare di dire ad alta voce, ai partiti organizzati, che, prendendo essi soldi dallo Stato, hanno il dovere di dare esempi di serietà e moralità nella scelta dei propri candidati, escludendo nomi ambigui, chiacchierati e familiares, ovvero quanti, nella loro carriera politica, hanno offerto evidenti prove di inaccettabile girellismo. Siano comunque e sempre, di monito, i nostri a “padri della patria”, che, da ogni parte politica, seppero darci la Costituzione, fondata sui valori di democrazia, libertà, giustizia, solidarietà e meritocrazia.
Giuseppe Pace, presidente del CIACP
Giovanni Caserta, responsabile culturale del CIAC P
Gianfranco Fragasso, già capogruppo della lista unitaria progressisti (1994-97)
Pio Abiusi
Luigi Verdone
Sono pronto a scommetterci qualsiasi cosa:
oltre a quelle per i tre candidati sindaco già note, le altre andranno tutte ad appoggiare Angelo Tosto, ne sono quasi certo.
D’ altronde il vero ideatore delle liste civiche nella scorsa elezione comunale che appoggiava Acito era stato proprio lui, ed è un ottimo metodo per vincere le elezioni, tranne poi governare la città. ma tantè quest’ultima cosa non interessa nessuno dopo aver raggiunto la poltrona.
quante falsità. c’è uno che sta rovinando, creando liste innumerevoli,uno dei pochi veri mezzi democratici in mano ai cittadini.le liste civiche sono la democrazia,e chi alla democrazia non è interessato le sta volutamente distruggendo.per me le liste civiche a matera non sono trenta,ma solo 3: quelle di Scarciolla,Genchi e Savino
Condivido pienamente il pensiero di Gielle, ci metto la mano sul fuoco, saranno 1000 o più i candidati.
Ben vengano persone come Genchi, Savino e Scarciolla che hanno il coraggio di candidarsi e correre da soli a queste elezioni.
Spero vivamente che non si arrivi al ballottaggio, se no avremo la stessa situazione della Giunta Buccico ed a rimettere saremo sempre noi poveri cittadini.