Ha rischiato di annegare, causa un fulmineo e grave malore, un 63 enne di Matera, ma, per sua ventura, è intervenuto, con grande tempismo, un carabiniere che gli ha praticato un massaggio cardiaco, evitando conseguenze ben più gravi. E’ accaduto, mercoledì 29 luglio, presso uno stabilimento balneare di Metaponto, dove un uomo di 62 anni, mentre si trovava sulla spiaggia, d’improvviso, è stato colto da un malore, accasciandosi per terra, sotto gli occhi dei propri familiari. Un militare dell’Arma, il Brigadiere Stasolla Michele, in forza presso la Compagnia Carabinieri di Matera, presente sul posto, in quanto libero dal servizio, accortosi di quanto accaduto, è immediatamente intervenuto e, senza esitare un sol istante, con grande professionalità, ha praticato all’uomo, ormai privo di sensi, già cianotico, un intervento di primo soccorso, consistente nel massaggio cardiaco, in attesa che arrivassero i sanitari del 118, intanto avvisati. In questo modo, il carabiniere ha evitato che il malessere potesse avere, per l’uomo, ulteriori e ben più gravi conseguenze. Quindi, dopo tale primo soccorso, lo stesso è stato trasportato presso l’ospedale di Matera, dove si trova ricoverato. Al militare l’apprezzamento per la sua alta professionalità e la tempestività dell’intervento, effettuato, per altro, mentre era libero dal servizio.
Mercoledì a Nova Siri e a Policoro, nel corso di una serie di controlli finalizzati a contrastare il fenomeno, diffuso, del “lavoro nero”, i carabinieri del posto, quelli della Compagnia e della Stazione, unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Matera, hanno ispezionato un’azienda agrituristica e un esercizio pubblico adibito a bar, riscontrando delle violazioni alle leggi che regolano il lavoro dipendente.
In particolare, in entrambi gli esercizi ricettivi pubblici, i militari dell’Arma hanno rilevato e constatato la presenza di due lavoratori, un rumeno e un italiano, dipendenti assunti in nero, cioè non in regola con la normativa vigente in materia di assunzioni.
Da precisare che il cittadino rumeno, dipendente dell’agriturismmo, è risultato assunto, in nero, solo per 10 giorni e, poi, regolarizzato.
Complessivamente sono state contestate sanzioni per un totale di 12.000 euro e si è proceduto, in un caso, all’applicazione del provvedimento di sospensione dell’attività commerciale.