Su SassiLive si riapre il dibattito sulle problematiche della costa jonica, quelle legate in particolare ai fenomeni di erosione delle spiagge del litorale Metapontino. Le forti mareggiate, dovute al persistere delle condizioni meteorologiche avverse, hanno arrecato una situazione che ha portato cittadini e operatori del turismo locali a chiedere ancora una volta aiuto alla Regione Basilicata. Tornano quindi d’attualità le possibili soluzioni al problema, alcune delle quali già utilizzate negli anni scorsi, senza sortire grossi benefici, come si nota dalle condizioni delle spiagge, che anzi, il mare continua a erodere con sempre maggiore insistenza.
Tra le diverse soluzioni di intervento proposte nel progetto iniziale, c’era quella che consisteva nella realizzazione del cosiddetto ripascimento naturale “protetto”, suggerita a suo tempo dalla Harpo di Trieste, in Basilicata rappresentata dalla Ediltermica, ma mai effettivamente messa in pratica.
Questa soluzione, a basso impatto ambientale, prevede la realizzazione di una berma soffolta attraverso i “geotubi”, ovvero di un ripiano a forma di gradino che favorisce il rilascio dell’energia del moto ondoso verso il largo, riducendone gli effetti in corrispondenza della spiaggia e favorendo un accumulo di materiale a riva sufficiente ad evitare i fenomeni erosivi dovuti alle mareggiate.
I geotubi, disposti parallelamente alla linea della costa, sono in grado di consentire l’apporto di materiale sabbioso direttamente dai fondali marini verso la spiaggia e il conseguente avanzamento della linea di costa. Essi sono riempiti di sabbia e sistemati opportunamente verso il largo. Si tratta di un sistema già realizzato in diversi litorali italiani, dove gli episodi erosivi erano assai frequenti, con ottimi risultati.