GIOVEDI 3 MARZO RIUNIONE STRAORDINARIA DELLA GIUNTA REGIONALE A MATERA
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha convocato per giovedì 3 marzo alle ore 15 a Matera una riunione straordinaria della Giunta regionale interamente dedicata all’emergenza maltempo. Nella riunione dovranno essere assunte tutte le decisioni per far fronte alla difficile situazione che si sta riscontrando specie nel Materano. Già nella giornata di giovedì 3 marzo dovrebbe essere completato il primo monitoraggio di tutte le zone colpite, al quale lo stesso presidente De Filippo e gli assessori Rosa Gentile e Vilma Mazzocco stanno partecipando in prima persona.
Incontro con la stampa: dopo la riunione straordinaria della giunta regionale presso Palazzo Gattini a partire dalle ore 16 saranno illustrati i primi provvedimenti per far fronte alla difficile situazione riscontrata nel Materano.
Nota del consigliere comunale di Policoro per il movimento civico “La casa dei moderati” Giuseppe Ferrara
“La catastrofe che ha colpito il Metapontino ha messo in ginocchio il comparto d’eccellenza della nostra economia, l’agricoltura, senza contare i gravi disagi provocati dalla chiusura delle più importanti arterie stradali e della linea ferroviaria che attraversano la provincia di Matera. Esprimo solidarietà a tutte le persone colpite da questa calamità ma invito calorosamente tutte le istituzioni a fare il proprio dovere, non solo in questo momento ma anche dopo, quando la fase dell’emergenza sarà terminata”.
É il commento di Giuseppe Ferrara, consigliere comunale di Policoro, per il movimento civico “Casa dei Moderati”.
“Serve un sostegno monetario urgente – ha aggiunto Ferrara – Per questo sono fermamente convinto che la comunità lucana saprà fare a meno del tanto decantato Bonus Benzina, in cambio del supporto immediato da parte del Governo a tutti coloro che sono stati colpiti dall’alluvione, perdendo ogni bene e le attività costruite in una vita di sacrifici. Così si verrebbe incontro anche alle richieste delle istituzioni locali, pronte ad intervenire ma frenate dalla carenza di fondi a disposizione. Come sta accadendo al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto”.
“Al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo – conclude il consigliere comunale – vorrei ricordare che sono questi i momenti nei quali potrebbero servire le percentuali delle royalties in piu mai richieste alle società petrolifere perché, evidentemente, non si sa a cosa destinarle”.
Giuseppe Ferrara, consigliere comunale di Policoro per il movimento civico “La casa dei moderati”
Nubifragio, inviata richiesta di dichiarazione di stato di emergenza e di calamità naturale
Ad una prima indagine dei tecnici degli uffici comunali ammontano a circa 16 milioni e 300 mila euro i danni causati dal nubrifagio che ieri si è abbattuto violentemente sulla città. Lo rende noto il sindaco, Salvatore Adduce, che in serata ha inviato una dettagliata relazione alla presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento Protezione civile, al Prefetto di Matera, al presidente della Regione Basilicata, al presidente della Provincia di Matera.
I primi interventi urgenti già eseguiti ed in corso di esecuzione sono i seguenti: via Castello, ripristino muri crollati; scuola elementare Marconi, ripristino fogna; ripristino su tratturi comunali in contrada Gavatino, Madonna di Picciano, la Palomba, Serra Vaccaro, tratturo delle Monacelle, tratturo dell’Alvino, tratturo borgo Picciano A (canile). E ancora: regimentazione acque davanti al cinema Kennedy, primi interventi di pulizia caditoie per il regolare deflusso delle acque meteoriche sia nell’abitato che nei Sassi, impermeabilizzazione copertura scuola elementare e materna di via Bramante, impermeabilizzazione copertura Palazzo di Giustizia, infiltrazioni scuola media Agna, scola elementare e media di via Fermi. L’impiego di questi lavori è stat quantificato in circa un milione di euro.
Inoltre, da una prima indagine cognitiva sono emersi notevoli danni sulla rete di circa 360 chilometri di tratturi comunali. Pesanti danni sono stati registrati sulla viabilità cittadina, che si estende per circa 300 chilometri, e su molte aree verdi a causa anche di caduta di alberi. Necessitano interventi anche impianti sportivi come la tensostruttura di via dei Sanniti, il Palasassi e il complesso sportivo di via Lanera e il circolo Tennis. Non meno importanti gli interventi che necessitano molte scuole della città che hanno subito danneggiamenti degli infissi e dei manti impermeabilizzanti. Così come urgono interventi su molti immobili comunali, nelle strutture cimiteriali, e sulle strutture di pubblica illuminazione.
Il nubifragio ha messo in condizioni di pericolo la stabilità di alcuni comparti dei rioni Sassi, in particolare sul versante di rione Casalnuovo.
A tutti questi danni si aggiungeranno, nei prossimi giorni, quelli che verranno segnalati dai privati.
Tutta la relazione dettagliatamente documentata è stata predisposta al fine di richiedere la dichiarazione di stato di emergenza e di calamità naturale.
Maltempo: le iniziative dell’assessore regionale all’agricoltura Vilma Mazzocco
Dal “decreto milleproroghe” nemmeno un euro per le calamità naturali di altre regioni come la nostra
L’assessore regionale all’Agricoltura Vilma Mazzocco, attraverso gli Uffici competenti del Dipartimento ed in stretta sintonia con la Presidenza della Giunta e il Dipartimento Infrastrutture, è impegnata a monitorare la situazione delle zone agricole della provincia di Matera e di Potenza colpite dall’alluvione e dall’esondazione di fiumi.
“Purtroppo – dichiara Mazzocco – si ripete con drammatica puntualità la situazione di calamità naturale che si è verificata nel passato anche recente con danni gravissimi in primo luogo ad aziende agricole del Metapontino, per effetto delle colture allagate, di strutture danneggiate, produzioni pregiate distrutte, oltre a danni ingenti alla viabilità rurale, intercomunale e statale e persino ad infrastrutture civili.
E’ bene però che gli agricoltori sappiano che nel “decreto milleproroghe” approvato in Senato per far fronte allo stato di emergenza sono stanziati appena 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012, così ripartiti: 45 milioni per ciascuno degli anni alla Liguria, 30 milioni per ciascuno degli anni al Veneto, 20 milioni per ciascuno degli anni alla Campania e 5 milioni per ciascuno degli anni ai comuni della provincia di Messina colpiti dall’alluvione del 2 ottobre 2009. Dunque – sottolinea l’assessore – nemmeno un euro per le calamità naturali di altre regioni come la nostra. Il Fondo Nazionale per le Calamità Naturali inserito nel Bilancio dello Stato invece si limiterà ad anticipare i finanziamenti ai territori interessati da terremoti o altre calamità ma quei soldi dovranno essere restituiti dalle Regioni alle quali il Governo “concede” la possibilità di istituire un nuovo tributo regionale (“tassa di scopo”) o di far ricorso ad aumenti per quelli già in vigore”.
L’Assessore Mazzocco sulla questione sollecita un’iniziativa urgente del Coordinamento degli Assessori Regionali all’Agricoltura, a partire dalle situazioni di più grave emergenza vertificatesi in Abruzzo, Basilicata e in provincia di Messina.
“Si tratta innanzitutto – afferma l’assessore – di scongiurare il rischio di disparità di trattamento tra Nord e Sud nella fase di gestione di eventi calamitosi evitando di annullare il principio solidaristico che è alla base della regolamentazione del Fondo Nazionale per le calamità naturali. Diventa necessario inoltre adeguare lo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali concernente il Piano assicurativo agricolo 2011 presentato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio scorso. Il provvedimento, abrogando le precedenti disposizioni del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura, per il sostegno al reddito degli agricoltori danneggiati da fenomeni atmosferici o calamità naturali, prevede due tipologie di intervento, alternative tra loro, delle quali la prima ex ante, consiste in agevolazioni volte ad incentivare la stipula di contratti
assicurativi contro i danni della produzione e delle strutture, finalizzate alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni e la seconda, ex post, prevede contributi
compensativi ai produttori danneggiati, esclusivamente nel caso di danni a produzioni e strutture non assicurabili. Con l’intesa Stato-Regioni si deve entrare rapidamente nel merito dell’individuazione delle tipologie dei rischi assicurabili, in coerenza con la normativa comunitaria e con gli Orientamenti sugli Aiuti di Stato, con l’ausilio di un’apposita Commissione tecnica composta da rappresentanti delle
Organizzazioni professionali agricole, dei Consorzi di difesa e delle Cooperative, delle Assicurazioni nonché dell’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), e di procedere alla determinazione dell’entità del contributo pubblico annuale sui premi”.
L’assessore regionale all’agricoltura Vilma Mazzocco
Rappresentanza della Provincia nel Metapontino, danni incalcolabili.
Gli sfollati nel Museo di Metaponto
Una rappresentanza della Provincia si è recata nel Metapontino per esprimere solidarietà e, soprattutto, per rendersi conto dei danni che il territorio ha subito.
“Una situazione impressionante – ha commentato sgomento il vice presidente Giovanni Bonelli – ai limiti del reale. Siamo rimasti attoniti, uno scenario davvero apocalittico dove la distruzione ha segnato profondamente tutta l’area. Aziende completamente sommerse, carcasse di animali che galleggiano, campi oramai spazzati via. Vigneti, oliveti e serre sono sott’acqua e il Metapontino è letteralmente in ginocchio.”
Tre allagamenti nel giro di pochi mesi che hanno avuto un effetto moltiplicatore devastante non solo per l’economia dell’area, ma anche su numerose famiglie.
Così, di fronte all’ulteriore emergenza degli sfollati il presidente Stella ha chiesto al sovrintendente dei Beni archeologici, Antonio De Siena, la disponibilità dei locali del Museo di Metaponto che da stasera offriranno ospitalità e rifugio a queste vittime dell’alluvione.
“Lo stato di calamità naturale che abbiamo richiesto – ha rilanciato l’assessore alle Politiche attive del Lavoro, Salvatore Auletta – deve essere riconosciuto subito. Perché solo con degli aiuti finanziari importanti sarà possibile rideterminare un futuro e uno sviluppo che, in questo momento, non sembrano possibili.”
MALTEMPO NEL MATERANO. CHIUSA AL TRAFFICO LA STRADA PROVINCIALE 175 “VALLE DEL BRADANO” AL KM 17+700
L’alluvione abbattutosi sul Materano ha determinato la chiusura al traffico veicolare, in entrambi i sensi di marcia, della strada provinciale ex s.s. 175 “della Valle del Bradano” al Km 17+700.
Il traffico, fino a revoca dell’ordinanza, sarà deviato così:
– traffico proveniente dalla s.p. 106 “Ionica” e diretto a Montescaglioso: deviazione in corrispondenza dell’incrocio di Ginosa della s.p. ex s.s. 175 per mezzi di peso a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate;
– traffico proveniente dalla s.s. 106 “Ionica” e diretto a Montescaglioso: deviazione lungo la provinciale Messapica in corrispondenza dell’incrocio ubicato al km 1+950 della s.p. ex s.s. 380 “dei tre confini” per mezzi di peso a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate;
– traffico proveniente dalla s.s. 7 “Appia” e diretto a Montescaglioso: deviazione lungo la s.p. Messapica in corrispondenza dell’incrocio ubicato al km 1+950 della s.p. ex s.s. 380 “dei tre confini”.
L’ordinanza sarà resa nota al pubblico mediante l’apposizione dei segnali d’obbligo, di divieto e di deviazione.
MATERA IN GINOCCHIO DOPO IL NUBIFRAGIO DI MARTEDI’ 1° MARZO 2011
Strade ridotte a dei grandi laghi, acqua che ha invaso negozi, cantine, garages, l’autoparco di contrada Pantano, il teatro Duni, il tribunale di Matera e anche lo stabilmento Valdadige, attivo sulla statale 99 per Altamura. Senza dimenticare i danni ingenti provocati dal terreno che è scivolato verso via Nino Rota, nei pressi delle residenze di Giada. I cittadini che hanno acquistato la casa in questa zona della città sono esasperati. Il terreno ha praticamente piegato il muro di sostegno e nella serata di martedì 1° marzo i Vigili Urbani hanno deciso di chiudere al traffico questa strada. A questo punto non va esclusa l’ipotesi di uno sgombero imminente delle abitazioni, anche perchè sarà molto difficile per gli abitanti continuare a vivere in questa situazione di emergenza e con la paura di essere invasi dal terreno della collina di Serra Rifusa che doveva servire per realizzare un’area camper mai costruita. Vi terremo aggiornati anche su questa situazione grottesca che coinvolge gli abitanti di Giada, in attesa di provvedimenti urgenti che dovrebbero arrivare dal Palazzo di Città dopo le numerose proteste sollevate dai cittadini interessati.
Michele Capolupo.
Nota del Annunziata Antezza PD – Presidente Commissione Politiche Sociali Comune di Matera.
La stima dei danni alle colture e alle aziende agricole in tutto il comprensorio è ingente, la consigliera Nunzia Antezza sostiene che lo stato di calamità richiesto debba consentire un attento studio dei danni al sistema viario, al patrimonio edilizio e abitativo, alle aziende industriali, artigianali e agricole che a causa dello stato dei luoghi hanno subito i maggiori danni.
Anche la città di Matera, come la sua provincia è stata duramente toccata dall’evento calamitoso, tanto da evidenziare come la città tutta presenti carenze strutturali e urbanistiche tali da richiedere non solo un intervento immediato ed efficace, ma anche un ripensamento delle opere di urbanizzazione legate ad una maggiore cura e attenzione delle infrastrutture cittadine ( strade, muri di contenimento, canalette, pavimentazioni, ecc.).
Preoccupante ancora la rovina per il tessuto urbano dei Sassi, la cui fragilità e importanza richiede responsabilità, sensibilità e competenze per la salvaguardia di questo unico, irripetibile, sito.
Un quadro estremamente allarmante che ripropone in maniera ferma l’esigenza di una valida opera di prevenzione. Accanto agli interventi legati all’emergenza necessaria ed urgente, appare sempre più indispensabile un’azione coordinata e programmata del Governo e della Regione volta all’attività di prevenzione dei disastri naturali. Occorre predisporre un programma pluriennale di manutenzione ordinaria del territorio ed è necessaria la valorizzazione dell’agricoltura e degli agricoltori nelle politiche di difesa dell’assetto idrogeologico del territorio, nell’ottica europea della multifunzionalità.
Solo così si può uscire dall’emergenza provocata da calamità naturali ed inizia la fase della prevenzione, dell’organica e razionale sistemazione e delle regole condivise per l’uso corretto del suolo e delle acque.
L’agricoltura italiana da sempre è soggetto protagonista per la tutela del territorio, la creazione (o ricostruzione) di paesaggi di qualità, per garantire un corretto equilibrio ecologico e un controllo dei fenomeni naturali.
Purtroppo sono sempre le alluvioni e le esondazioni dei fiumi a sollecitare la necessità di Accordi di Programma e, a livello regionale, Patti Territoriali per ridurre il rischio alluvioni e dissesto del suolo.
Occorre che, Governo nazionale e regionale riconoscano nell’immediato, lo stato di emergenza e calamità naturale della nostra città e della sua provincia colpite dal nubifragio, rendendo disponibili risorse finanziare.
Annunziata Antezza consigliere comunale PD
L’Ugl interviene sui danni alluvionari
“In Basilicata ed in particolare nel Materano, se pur è in lento ma costante miglioramento la situazione del maltempo a due giorni dal nubifragio di martedì, son tanti ancora i disagi che riguardano la circolazione automobilistica per cui và aperto un tavolo di crisi Regionale per far fronte alle numerose situazioni di emergenza”.
Lo dichiarano il segretario provinciale UGL di Matera,Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano della Segreteria Regionale dell’UGL Basilicata i quali in un comunicato stampa affermano che “per quanto riguarda la circolazione automobilistica in Basilicata, il problema maggiore è rappresentato dall’interruzione della statale Basentana, che collega Potenza a Matera, a causa del cedimento di un pilone di una viadotto nei pressi di Calciano. Facciamo appello al Presidente della Giunta Regionale ,dott. Vito De Filippo ed all’Assessore Regionale alle infrastrutture, dott.sa Rosa Gentile , affinché per il ripristino di tutte le arterie stradali della Regione si dia priorità assoluta ad imprese locali ed allo stesso tempo ai tanti lavoratori disoccupati della Regione. In un momento drammatico come questo – continuano i segretari dell’UGL – sono di altissima priorità soddisfare le esigenze delle piccole e medie imprese dove l’emergenza maltempo ha messo ancora una volta in ginocchio il Metapontino ,i suoi abitanti,le aziende e le stesse famiglie. Da una ricognizione fatta dalla nostra organizzazione – proseguono D’Amico e Giordano – si è registrato inoltre che la strada statale 106 è chiusa parzialmente all’altezza di Contrada Sansone, nei pressi di Pantanello, mentre Metaponto borgo è raggiungibile solo dalla località “Pizzica” perché la Basentana è chiusa al traffico. Il Tempio di “Apollo Licio” è stato completamente sommerso dalle acque esondate dal fiume Bradano che costeggia il borgo ionico. A tutto ciò aggiungiamo la rabbia, sgomento, disperazione degli agricoltori che, dopo la notte del primo Marzo, si trovano senza una casa, senza un lavoro e con tutti gli investimenti finiti letteralmente sott’acqua ,dove a parere dell’UGL Basilicata era tutto prevedibile perché la mano dell’uomo ha manomesso i letti dei fiumi, stringendoli ed ecco a cosa li ha portati. Prendiamo atto che sui luoghi della tragedia ha fatto visita il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che ha voluto toccare con mano ed ha constatato di persona di trovarci in una situazione davvero tragica . L’UGL Basilicata – concludono i due leader del sindacato, D’Amico e Giordano – dichiara che ora non c’è spazio alle polemiche , necessita aiutare gli sfollati e subito sederci attorno a un tavolo per decidere il da farsi. L’appello che rivolgiamo a De Filippo è che l’UGL ,consapevole di ciò che in questi casi và applicato ,in con questa drammatica situazione non vada ad attuare il decreto “mille proroghe” che parla di aumentare le tasse ai cittadini in caso di calamità naturali perché per i Lucani significherebbe che al danno si aggiunga la beffa”.
Ugl Basilicata
Drammatica la situazione nella provincia di Matera – nota di Manuela Taratufolo, segretario generale Cgil Matera
La pioggia insistente che si è abbattuta, ininterrottamente nella giornata di ieri, nel ns. territorio, ha provocato danni inestimabili al patrimonio ambientale, alle ns. infrastrutture, alla ns. agricoltura, ad alcuni insediamenti ind.li produttivi.
La nostra economia, già in forte affanno per la crisi in atto, ha ricevuto, ieri, un tremendo colpo di grazia che fa vacillare ancora di più la sua tenuta già molto precaria.
Urge, ora come non mai, attivarsi, ciascuno per la propria parte, per affrontare, in maniera fattiva, l’emergenza sebbene il disastro naturale di cui sono vittime il nostro territorio e la ns. popolazione dimostra che ciò che occorre praticare è un’accurata prevenzione nonchè il rafforzamento di certe attività che servono a preservare il ns. territorio dai rischi e dalle conseguenze delle calamità naturali.
Quanto si è consumato nella giornata di ieri deve essere da monito a non sottovalutare più il rafforzamento necessario di precise e specifiche attività che servono a prevenire o attutire il disastro che si è consumato ieri nei ns. campi, nelle ns. strade, in alcuni insediamenti ind.li produttivi.
L’attività sinergica di Regione, Provincia, Prefettura, Protezione Civile e di tutti gli organi preposti, deve determinare il risultato della necessaria attenzione del Governo centrale nei confronti del ns. territorio su cui bisogna con urgenza intervenire.
IL Governo centrale, di fronte a simili disastri naturali, non può essere strabico o indifferente ignorando la realtà di una provincia e di una regione messe ulteriormente in ginocchio dalle conseguenze rovinose del nubifragio.
La CGIL di Matera chiede con forte insistenza che ci si attivi tutti massimamente nell’interesse esclusivo della tutela e salvaguardia del nostro territorio che da questa vicenda è indebolito ancor più di quanto non lo fosse già, sul fronte delle comunicazioni viarie e ferroviarie, sul fronte agricolo, sul fronte ambientale.
Manuela Taratufolo, segretario generale Cgil Matera
Nubifragio nel Materano – Urgente ripristinare i collegamenti e indennizzare le aziende – nota di Confapi Matera.
Il violento nubifragio che si è abbattuto ieri sul Materano, oltre ad aver messo in ginocchio l’agricoltura, ha causato anche notevoli danni alle altre attività economiche.
Il presidente di CONFAPI Matera, Vito Gravela, segnala una situazione diffusa di criticità in diverse aziende del territorio, sia per problemi alle strutture che per difficoltà nei collegamenti. Vento, acqua, fango e detriti hanno infierito su un tessuto economico già provato dalla crisi. E’ il caso di dire “piove sul bagnato”.
In particolare, si sono verificati allagamenti nei capannoni industriali, cadute di alberi su automobili e mezzi d’opera, tracimazione delle acque dalle cunette con inondazione delle sedi stradali, ed altro.
A causa dell’intensità dell’evento meteorologico le cunette di scarico non sono state in grado di portare le acque sino al fiume e l’erosione ha riversato sulle strade anche detriti e fanghiglia. La sedimentazione dei detriti in piano ha causato l’innalzamento del letto stradale.
La situazione più critica, tuttavia, riguarda le strade, con frane, smottamenti, cedimenti e allagamenti. Diventa urgente, dunque – sottolinea Gravela – ripristinare velocemente i collegamenti viari interrotti, perché una provincia già di per sé carente in questo tipo di infrastrutture non può permettersi di rimanere a lungo isolata. Tutti ricordiamo quel che accadde in Valbasento quando il crollo di un ponte richiese anni per tornare alla normalità.
Occorre, inoltre, varare anche misure idonee per sostenere le imprese che hanno subito danni. Ben venga quindi la richiesta dello stato di calamità naturale indirizzata al governo centrale.
Tuttavia, dopo gli interventi immediati, dettati dall’emergenza, bisognerà pensare ad azioni idonee a contenere al minimo gli effetti devastanti di eventi del genere, perché è ormai chiaro che i cambiamenti climatici sono tali che dovremo abituarci ad eventi meteorologici di vasta portata come quello di ieri.
Si cominci, per esempio, dalla pulizia dei canali di scarico per poi prendere in seria considerazione la ripresa dell’attività estrattiva dai fiumi, ormai stracarichi di materiale litoide che andrebbe estratto dalle numerose imprese che hanno impianti estrattivi lungo i corsi d’acqua. Anche il consolidamento del territorio franoso è un’operazione non più rinviabile.
CONFAPI MATERA – Ufficio Stampa
“Nubifragio nella provincia di Matera: le imprese in ginocchio” – nota di Confindustria Basilicata
“Le imprese insediate nella aree industriali della provincia di Matera hanno subito danni ingentissimi dalla straordinaria ondata di precipitazioni piovose delle scorse ore. I danni arrecati agli insediamenti produttivi sono molto gravi e ciò che preoccupa maggiormente gli imprenditori è lo stato fortemente pregiudicato dei collegamenti viari, che rischia di amplificare, nel tempo, le ripercussioni di questo evento meteorico”.
È quanto ha dichiarato Pasquale Lorusso, Presidente Vicario di Confindustria Basilica-ta, in relazione ai danni causati dalle piogge incessanti delle scorse ore, “che hanno messo a nudo – ha detto Lorusso – la fragilità del sistema idrogeologico della Basilicata”.
“Occorre ora – ha proseguito Lorusso – una azione istituzionale forte, rapida, coordinata ed efficace che coinvolga anche il Governo nazionale, per agire in fretta e con criterio”.
“Invitiamo il Prefetto di Matera – ha detto il Presidente Vicario di Confindustria Basilica-ta – ad effettuare un sopralluogo presso le aziende insediate nell’area della Valbasento la cui operatività è condizionata dal parziale isolamento connesso alla interruzione del-la SS 407 Basentana. A ciò si aggiungono le gravissime conseguenze del maltempo regi-strate dalle aziende turistiche insediate sulla fascia jonica, la cui area risulta pratica-mente sommersa dalla piena dei fiumi. A Matera, lo stabilimento produttivo dell’azienda ILA Valdadige è stato invaso da acqua e fango, tanto da impedirne l’operatività. Cessata la pioggia, peraltro attesa nuovamente nei prossimi giorni, occorre procedere ad un im-mediato ripristino dei principali collegamenti viari, unitamente ad una dettagliata stima dei danni. A ciò si aggiunge – ha concluso Lorusso – l’urgenza di valutare la sussistenza di eventuali responsabilità nella gestione dei bacini idrici lucani che, sebbene interessati da una quantità di precipitazione pluviale di straordinaria portata, non hanno assicurato il necessario contenimento dei flussi d’acqua”.
Confindustria Basilicata
Riportiamo di seguito la nota relativa al nubifragio che ha colpito la città di Matera diffusa dal consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini. Nella nota il consigliere denuncia che la Protezione Civile non ha garantito alcun intervento pur in presenza di una situazione di emergenza enorme.
Per il comune di Matera la Protezione Civile non esistere, non viene minimamente coinvolta, non ci sono programmi e procedure d’intervento, si avanza nell’improvvisazione di fronte anche a calamità rilevanti che riguardano una serie innumerevole di emergenze e preoccupazioni. Nella riunione convocata d’urgenza dal Prefetto di Matera, mentre sulla città e nella provincia imperversava il nubifragio si accerta l’assenza della protezione civile. Fatto gravissimo; il sindaco o il suo delegato deve una spiegazione ai cittadini nel momento in cui, oggi nonostante il bel tempo, la città è in ginocchio, disseminata di buche e fango. La protezione civile è un servizio locale indispensabile, un Decreto Ministeriale di attuazione, (28 maggio 1993), inserisce la Protezione Civile fra i servizi comunali indispensabili. E’ questa l’analisi che fuoriesce da quello che è successo ieri pomeriggio quando, a seguito di violenti temporali, è stato il caos nella città di Matera: smottamenti, allagamenti in ogni parte del territorio comunale, pioggia a dirotto, strade della città trasformate in veri e propri fiumi, auto trasportate delle ondate di piena, automobilisti spaventati e prigionieri nelle loro auto. I centralini delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco diventati roventi. Insomma scene apocalittiche, che hanno avuto l’epilogo di punta nell’oramai famosa via Nino Rota dove ovviamente il movimento della collina ha aumentato le preoccupazioni dei residenti. Ma in tutto questo vien da chiedersi: ma la Protezione Civile che fine ha fatto? Dove sono finiti i programmi, il regolamento e il lavoro svolto nella precedente amministrazione dove si era istituita la consulta per la protezione civile? strumento di coordinamento tra le varie associazioni. Ovviamente cancellato, annullato e dimenticato dalla improvvisazione e superficialità di questa politica che in termini di sicurezza è convinta che le cose si risolvano solo rimpinguando le casse comunali con una miriade di contravvenzioni. Forse il sindaco non sa che il comune deve essere il primo ente a scattare in soccorso in occasione di una emergenza. La Protezione civile ha uomini e mezzi che non sono da utilizzare solo per futili eventi; nel garage del comune sono parcheggiate due auto, che da anni non vengono usate. Le associazioni, mentre vigili del fuoco e Polizie dello Stato gravate dal lavoro e dall’ormai endemica carenza di personale, non sono state convocate, chiamate ed impegnate a consegnare il loro contributo. Numerosi sono stati gli interventi ai quali non è stata data assistenza perché si è dovuto dare priorità alle situazioni più urgenti e gravi. Il sindaco ha il dovere primario di conoscere e riconoscere, meglio di ogni altro, i rischi presenti nel suo territorio; a porre le condizioni atte a scongiurare e risolvere le calamità. Nella fase dell’emergenza dirompente, nessuno si preoccupava di richiedere l’intervento del volontariato. Parecchie le auto rimaste in panne, con i conducenti costretti a chiede l’intervento dei Vigili del fuoco. Il centralino dei pompieri è stato intasato dalle chiamate per tutta la giornata di ieri, anticipata da una notte da tregenda con vento forte e pioggia torrenziale su tutto il territorio comunale. Non si contano gli interventi per allagamenti in abitazioni private e per la verifica d’infiltrazioni idriche e mentre in altre realtà la risorsa del volontariato trova motivo di apprezzamento e risparmio di risorse per gli operatori della sicurezza, a Matera si disattendono tutte le basi di un circuito efficiente e collaborativo. Chi è preposto a gestire le emergenze deve sapere che le associazioni di volontariato regolarmente riconosciute, hanno uomini professionalmente preparati e idonei mezzi, il suo personale è animato da passione e abnegazione, offre il suo tempo e collaborazione in forma disinteressata e partecipata. Ed intanto ieri le richieste meno improcrastinabili sono state smaltite col passare delle ore, le forze poste in campo hanno fatto il massimo, hanno dato il loro consueto contributo di incessante lavoro e sacrificio. Tuttavia non si può rimanere insensibili a tali omissioni, non si può delegare ad altri soggetti ed escludere la Protezione civile in occasione delle emergenze.
Adriano Pedicini, consigliere comunale del PDL
Replcia al comunicato di Adriano Pedicini da parte del consigliere comunale del PD Francesco Bianchi.
Non meriterebbe alcun commento il comunicato stampa firmato dal Consigliere comunale Pedicini se non fosse che ancora una volta l’esponente del Pdl strumentalizza una situazione molto grave. La città di Matera non ha bisogno di avvoltoi. Venendo ai gravissimi problemi che si sono venuti a determinare a seguito del pesante nubifragio, è sotto gli occhi di tutti e lo capirebbe anche un bambino che Fin dal primo momento il sindaco, piuttosto, è stato impegnato, come i cittadini hanno potuto vedere con i propri occhi, a coordinare la complessa attività degli uffici comunali in stretto coordinamento con la protezione civile e la Prefettura per garantire l’incolumità dei cittadini e la loro sicurezza. tutti i volontari che fanno parte del sistema della Protezione civile sono stati impegnati in operazioni di soccorso in vari punti della provincia di Matera. Ci auguriamo, piuttosto, che il consigliere Pedicini, invece di sperpicarsi in inutili commenti e strumentalizzazioni che non portano da nessuna parte e parli inutilmente di organismi inconcludenti, si impegni concretamente per convincere i suoi amici del Governo a riconoscere lo stato di calamità.
Consigliere comunale del PD Francesco Bianchi.
L’intervento del consigliere regionale del PD Luca Braia dopo il nubifragio che ha colpito il materano
“E’ arrivato il momento per convocare una “task force ambientale” con il coinvolgimento del governo nazionale per definire le strategie e gli “investimenti” da fare in Regione Basilicata per uscire dalla cronica “emergenza” a tutela del nostro fragile territorio”.
Oramai non fa più notizia, ogni qual volta, nella nostra provincia, ci sono 24 o 48 ore di pioggia, il nostro territorio emette delle enormi grida di dolore, si lacera pericolosamente, lanciandoci avvertimenti inequivocabili per una serie notevoli di criticità sin da troppo tempo note e mai totalmente e adeguatamente affrontate.
La nostra azione di consiglieri e quella del governo regionale non può più esaurirsi con l’emissione di un comunicato stampa, la presentazione di una interrogazione o lo stanziamento di poche centinaia di migliaia di euro utili forse a ripristinare una paratia, pulire 100 metri di fiume o costruire una palizzata per correggere il corso di un fiume che in 30 anni ha totalmente cambiato il suo piano di scorrimento.
Ancora una volta il nostro territorio si mostra in tutta la sua fragilità e per questo credo che sia giunto il momento di invertire totalmente l’approccio al tema, tanto da considerare “investimento ciò che sino ad oggi è stato considerato spesa” e praticando azioni sempre meno dal carattere dell’emergenza e sempre più da quello della prevenzione, del monitoraggio, della manutenzione e della tutela”
E’ giunta l’ora che l’unica Regione italiana in cui insistono contemporaneamente l’A.S.I. (unica Agenzia Italiana che si occupa di Spazio a livello mondiale), le migliori PMI e grandi imprese del settore dell’Osservazione della Terra e del Remote Sensing a livello italiano ed europeo ed il più importante Centro Nazionale di Ricerca specializzato nel monitoraggio ambientale, in collaborazione con la protezione civile italiana, lanci un grande programma di investimento finalizzato alla :
– realizzazione immediata di una serie di lavori ed opere infrastrutturali importanti per la pulizia, la manutenzione continua e la regimentazione di tutti i fiumi della nostra regione, prima vera emergenza da affrontare in maniera improcrastinabile a salvaguardia del nostro sistema viario ed urbano oltre che a tutela delle colture e più in generale del sistema agricolo regionale e delle nostre coste;
– la costituzione di una “task force ambientale” di cui “l’osservatorio” già esistente ne è solo una componente, in grado di individuare e mappare tutte le criticità ambientali presenti nel nostro territorio e di affrontare in maniera continua e costante tutte le iniziative da mettere in campo per salvare il nostro straordinario ma fragilissimo e complesso ecosistema caratterizzato da problemi in alcune aree di erosione, in altre di tipo idrogeologico, in altre di tipo sismico ed in altre ancora interessato da fenomeni alluvionali e di stabilità in generale;
– istituzione di un “centro di monitoraggio ambientale integrato” magari nella costruenda “Cittadella dello Spazio nella città di Matera” in grado di rappresentare il luogo anche fisico dove concentrare tutto il know how privato ed istituzionale esistente nella nostra Regione, in grado di operare e sperimentare tecniche anche innovative finalizzate alla prevenzione, al monitoraggio ed alla tutela dell’ambiente e del territorio, tali da poter rappresentare l’eccellenza in campo nazionale ed internazionale, tanto da poter essere esportate rappresentandone così anche una enorme opportunità di business per le nostre imprese ed una enorme opportunità di crescita occupazionale per la Basilicata.
Alla realizzazione di questo ambizioso ma ormai irrinunciabile programma di investimenti necessario nel nostro territorio dovranno essere chiamati dalla Regione Basilicata, il governo nazionale, il governo europeo attraverso il cofinanziamento di progetti mirati nel settore e le compagnie petrolifere che estraggono in Basilicata. A tal proposito una prima importantissima occasione di confronto può essere la prima conferenza “Petrolio e ambiente” che si terra giovedì 3 e venerdi 4 marzo a Matera e sabato 5 a Viggiano.
Altra importante opportunità di finanziamento, proiettabile nel tempo, dovrà essere quella riveniente, a partire dai prossimi mesi, da tutte le imprese e grandi multinazionali dell’energia che investiranno sul nostro territorio quasi 5 miliardi di Euro per l’installazione di impianti di produzione e/o gestione di energia alternativa a vario titolo o di Gas.
Credo sia assolutamente arrivato il momento, che una quota aggiuntiva delle cosiddette “compensazioni ambientali”, possa essere esclusivamente utilizzato in maniera sistematica per le attività di “manutenzione e monitoraggio del nostro territorio”.
Sono convinto che, in questo progetto di autentico “salvataggio ambientale”, che con un po’ slancio internazionale chiamerei “LAND AID Basilicata” oltre al pieno coinvolgimento del sistema delle Imprese piccole o medio grandi che lavorano e fanno già da decenni occupazione nella nostra regione nel settore del monitoraggio ambientale, sia opportuno immaginare ad un ruolo strategico ed importante da far svolgere alle migliaia di operai impegnati da anni a vario titolo in progetti legati ad attività di tutela del patrimonio boschivo o manutenzione stradali, la cui enorme spesa credo che, a determinate condizioni, si possa e si debba assolutamente qualificare, magari anche incrementandola ma facendola diventare finalmente “efficiente” a vantaggio di tutti e soprattutto della nostra “Basilicata da salvare”.
Luca Braia, consigliere regionale del PD
Comune di Matera sul nubifragio: a breve un quadro dei danni subiti dalla città
A seguito del nubifragio che durante la giornata del 1° marzo 2011 ha colpito la città, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha dato disposizione all’ufficio tecnico di effettuare sopralluoghi a tappeto per una verifica degli eventuali danni e per decidere gli interventi di ripristino e messa in sicurezza.
Nelle prossime ore, in Comune, si riunirà una cabina di regia, costituita da tutti i dirigenti, per avere un quadro chiaro della condizione.
“Stiamo seguendo la situazione costantemente – afferma il sindaco Adduce – sapendo che il nubifragio ha determinato difficoltà gravissime in diverse zone della città che dovranno essere risolte con la partecipazione della Regione e dello Stato. La forza d’urto dell’acqua caduta in quantità enorme come non si vedeva da circa cinquant’anni ha determinato, infatti, notevoli criticità isolando Matera non solo da Potenza, ma anche dalle Regioni limitrofe. Desta grande preoccupazione la situazione dei Sassi dove nella prima mattinata di oggi sono stati effettuati i primi sopralluoghi. I Sassi hanno subito l’urto enorme dell’alluvione e oltre alle difficoltà già in essere si teme per la stabilità di diversi comparti che nei prossimi giorni potrebbe risultare seriamente compromessa mettendo a rischio il grande patrimonio storico e architettonico della città patrimonio dell’UNESCO”.
“Rimarremo permanentemente in contatto con la Prefettura di Matera, con la Provincia e con la Regione per monitorare e segnalare le situazioni più gravi. Ma è necessario che il Governo nazionale intervenga prontamente per mettere in essere tutte le iniziative utili finalizzate ad affrontare l’emergenza e a predisporre gli strumenti necessari a porre rimedio ai gravissimi danni provocati.”
In queste ore il sindaco sta sollecitando i parlamentari lucani per chiedere al governo quali iniziative intenda assumere per far uscire la città di Matera e la sua provincia dall’emergenza in cui è precipitata.
Territorio in ginocchio, la Provincia chiede lo stato di calamità naturale
Un alluvione di incredibile intensità ha inghiottito collegamenti e prospettive economiche di un intero territorio. Ma la Provincia non si arrende e chiede nuovamente, dopo averlo fatto ieri in mattinata, il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
A questo proposito il senatore Bubbico ha già chiesto, hic et nunc, al Governo di riferire in Parlamento su una questione di cui si stanno interessando anche gli altri senatori, gli onorevoli e i consiglieri regionali della provincia di Matera al fine di ottenere un riscontro concreto immediato.
In merito alla nota della Provincia si è proceduto a inviarla al governo centrale a quello regionale e al prefetto di Matera sottolinea come: “Nella notte del 28 febbraio e durante tutta la giornata del 1° marzo ulteriori avversità atmosferiche, seguite a quelle abbattutesi sulla provincia nel corso del 17 e del 18 febbraio u.s., hanno investito e gravemente colpito il territorio.”
“Fenomeni temporaleschi e copiosi eventi meterorici di notevolissima intensità hanno irrimediabilmente danneggiato infrastrutture viarie, immobili, colture. Uno stato di crisi – ha evidenziato il presidente Stella – che ha interessato tutti i comuni del territorio provinciale e che ha visto il pronto intervento dei mezzi e del personale della Provincia di Matera, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e dell’Anas coordinati dalla Prefettura di Matera. Un ruolo di coordinamento che il prefetto non ha mancato di assicurare sin dal primo momento e che ha permesso di attivare interventi immediati al fine di consentire la transitabilità sui tratti provinciali, anche in situazioni comunque molto precarie. Infatti, nella maggior parte dei casi, a causa delle esondazioni dei fiumi si sono verificate piene a carattere eccezionale che hanno compromesso la viabilità provinciale.”
“Un quadro che, oltre a vedere compromesse anche strutture strategiche di competenza di questo Ente (scuole e altri edifici), ha letteralmente messo in ginocchio il comparto agricolo di un intero territorio – ha dichiarato Stella – che vede i 31 comuni in assoluto stato di emergenza. Pertanto, al fine di fare fronte a questa situazione di incredibile ed estrema gravità che rischia di isolare una intera provincia, si richiede il riconoscimento ad horas dello stato di calamità naturale e la disponibilità immediata di risorse economiche utili a finanziare interventi di ripristino delle funzionalità delle opere pubbliche, strade ed edifici danneggiati dai noti eventi. Confermando come la Provincia di Matera abbia assicurato il pronto intervento per fronteggiare lo stato di emergenza e sia tutt’ora impegnata in diverse operazioni di messa in sicurezza, si ringrazia per il cortese riscontro che si vorrà fornire.”
Maltempo a Matera: presso la Regione Basilicata si è riunito in mattinata il Tavolo Interdipartimentale
Da oggi sopralluoghi, nei primi giorni della prossima settimana riunione in Regione per la stima dei danni
Oggi pomeriggio sopralluoghi dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Rosa Gentile, presso il Viadotto al km 37 della Basentana in agro di Calciano, le Tavole Palatine di Metaponto e l’area Terzo Cavone di Scanzano Jonico. Entro domani monitoraggio completo di tutte le altre zone interessate. Nei primi giorni della prossima settimana, riunione in Regione per tracciare una prima stima dei danni.
E’ quanto emerso questa mattina al termine della riunione del Tavolo Interdipartimentale per le Emergenze, convocato, dall’assessore Gentile per coordinare le emergenze determinatesi a seguito delle alluvioni che hanno colpito la provincia di Matera e il Metapontino. All’incontro di questa mattina hanno preso parte l’assessore all’agricoltura Vilma Mazzocco, i direttori generali dei dipartimenti Infrastrutture e Agricoltura, Viviana Cappiello e Carmen Santoro, i dirigenti degli Uffici regionali Protezione Civile, Difesa del Suolo e Prevenzione, Giuseppe Basile, Gerardo Calvello e Maria Carmela Bruno e il segretario generale dell’Autorità di Bacino, Mario Cerverizzo.
Nel corso dell’incontro sono state inoltre approfondite le questioni tecniche legate alla messa in sicurezza del ponte in agro di Calciano, la verifica di alcuni tratti stradali da parte dell’Anas, l’accertamento dei danni subiti dalle aziende agricole di concerto con le organizzazioni agricole, si sta procedendo alla richiesta all’Asi – Agenzia Spaziale Italiana, delle foto satellitari, l’eventuale rafforzamento delle attività di ripascimento previste per la costa di Metaponto.
“Dobbiamo tenere alta l’attenzione del Governo sulle alluvioni che hanno colpito la Basilicata negli ultimi mesi – ha detto l’assessore Gentile – per ottenere , attraverso la dichiarazione dello stato di emergenza, le risorse economiche necessarie a fronteggiare questa nuova crisi e a effettuare i relativi interventi”. “E’ fondamentale la concertazione di tutte le attività che la Regione Basilicata pianificherà – ha aggiunto l’assessore all’agricoltura Vilma Mazzocco – prevedendo già in questa fase l’integrazione delle verifiche dei danni subiti dalle aziende agricole con il censimento dei danni che il Tavolo Interdipartimentale metterà in atto. Il tutto – ha concluso l’assessore Mazzocco – anche per accelerare l’iter di accesso al Fondo di solidarietà nazionale per l’Agricoltura”.
Maltempo, De Filippo: “Regione fa ciò che può, ma confidiamo in presenza Stato”
“Danni ingenti aggravati dalla debolezza infrastrutturale della Basilicata. Ci attendiamo la solidarietà tra territori”
“In momenti come questo si misura la presenza dello Stato sul territorio. La Basilicata ha bisogno urgente di soccorso, la Regione sta facendo tutto quello che può, ma c’è bisogno di uno sforzo extra e aspettiamo altri aiuti”. E’ il commento del Presidente della Regione, Vito De Filippo, a margine di un incontro sull’emergenza determinata dal maltempo.
“Bene ha fatto il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, – ha detto De Filippo – a chiedere l’intervento dell’esercito, ma chiediamo anche attenzione alla fase che seguirà quella dell’emergenza. Siamo convinti che uno dei doveri dello Stato, sia federale o meno, sia quello della solidarietà tra i territori, come è stato per il Veneto, ed è quello che ci aspettiamo anche per la Basilicata. Anche perchè – ha concluso De Filippo – la debolezza infrastrutturale della nostra regione, a differenza di altre realtà in momenti come questi finisce con rendere ancor più pesante le ricadute di una situazione indubbiamente grave”:
Maltempo: telefonata di Luca Zaia a De Filippo per vicinanza e disponibilità aiuti
Il governatore veneto assicura: “I veneti ci sono e sono pronti”. De Filippo ringrazia e ribadisce la fiducia anche nell’intervento dello Stato.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha ricevuto in mattinata una telefonata dal collega Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia che ha espresso al governatore lucano e a tutta la popolazione della Basilicata la propria vicinanza per l’emergenza determinata in regione dal maltempo. Il Presidente Zaia ha anche rassicurato il collega De Filippo sul fatto che per tutte le necessità che la Basilicata dovesse avere “i veneti ci sono e sono pronti”. Il presidente De Filippo ha ringraziato il collega veneto dicendosi certo che altrettanta vicinanza sarà manifestata dallo Stato.
Maltempo: solidarietà e disponibilità per aiuti dal presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta al presidente della giunta regionale di Basilicata Vito De Filippo.
Il presidente della Provincia di Torino, a Potenza per un incontro, ha chiamato il governatore lucano che è a Metaponto a coordinare gli interventi.
Il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, ha espresso al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo tutta la solidarietà e la disponibilità ad intervenire per fronteggiare i danni del maltempo. L’esponente politico Torinese ha chiamato il governatore lucano a telefono da Potenza, dove si trova per un incontro organizzato dalla Provincia di Potenza e dove era stato già programmato un incontro con De Filippo alla Regione, incontro saltato perché il governatore lucano è impegnato, con l’assessore Rosa Gentile, proprio a coordinare le operazioni di emergenza nel Metapontino. De Filippo ha ringraziato l’esponente politico piemontese per la vicinanza espressa.
On. Margherita Mastromauro (PD): “Il governo dimostri che non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B”
“Il Governo dimostri che non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Stanzi subito delle somme per aiutare le popolazioni della Basilicata e della Puglia, duramente colpite dall’ultima ondata di maltempo”. E’ la richiesta formulata dall’on. Margherita Mastromauro (Pd). “Il governo Berlusconi ha da tempo abbandonato il sud, ma è grave che questo accada anche di fronte alle tragedie. Per le alluvioni in Liguria e in Veneto sono stati prelevati 75 milioni dal fondo Fas, destinato alle regioni del sud proprio per gli interventi per il risanamento ambientale e il dissesto idrogeologico. E’ giusto aiutare chi ha bisogno, noi gente del sud lo abbiamo sempre fatto, nei confronti del nord, ma anche dei migranti. La stessa regola, però, valga quando siamo noi ad aver bisogno degli altri”. “E’ indescrivibile quello che è accaduto ieri in Basilicata”, aggiunge la deputata pugliese del Partito Democratico. “Anche molte zone della Puglia sono state flagellate dal maltempo. Ora il Governo intervenga e non lasci sole le Regioni, che stanno facendo il possibile, ma hanno bisogno di aiuto”.
On. Margherita Mastromauro (PD)
La fotogallery sui danni provocati dalla pioggia in via Nino Rota dopo la frana della collina di Serra Rifusa
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Tutto previsto dall’AMB (associazione meteo basilicata) la quale aveva pubblicato un articolo eloquente sul pericolo delle precipitazioni che stavano per cadere.
ambasilcata.it
Un solo precedente: 11 Dicembre 2008!