Il Comune di Matera annuncia attraverso un comunicato ufficiale che il boschetto di via Lucana, già inaugurato durante l’amministrazione Buccico e dedicato al conte Charles de Montigny, sarà intitolato al Papa Giovanni Paolo II in occasione dell’imminente cerimonia di beatificazione del Pontefice polacco e don Vincenzo Di Lecce propone di installare nel parco una statua dedicata proprio a Carol Wojtyla, il Papa che continua a vivere nel cuore di tutti i cattolici per la sua coraggiosa opera di evangelizzazione portata avanti con determinazione ed entusiasmo in tutto il mondo.
L’iniziativa si può realizzare con trentamila euro, cifra destinata per acquistare la statua in bronzo e per raccogliere i fondi è stata promossa una conferenza stampa nella sala riunioni della chiesa di San Francesco D’Assisi. Un incontro al quale hanno partecipato il promotore dell’iniziativa don Vincenzo Di Lecce, l’insegnante Rosa Tedesco, presidente del comitato spontaneo costituito per la raccolta dei fondi, l’artista Carlo Andrei al quale sarà commissionata l’opera d’arte da realizzare per il boschetto di via Lucana e due rappresentanti del Comune di Matera, la presidente del consiglio Brunella Massenzio e l’assessore alle politiche sociali Antonio Giordano.
Rosa Tedesco ha ricordato che Papa Giovanni Paolo II è una figura molto vivva nel cuore dei credenti per la sua spiritualità ed umanità. Papa Wojtyla era un trascinatore dei giovani e la scelta di collocare una statua a lui dedicata in un luogo di aggregazione giovanile che sarà intitolato proprio a Giovanni Paolo II sarà sicuramente apprezzata dai materani, che ora sono chiamati a contribuire per la realizzazione dell’opera d’arte. La statua sarà installata nei pressi dell’ingresso munumentale del boschetto, alle spalle del campo che negli anni settanta o ottanta ospitava le gare di basket. Basta anche un euro per dimostrare il proprio affetto verso una figura religiosa che presto sarà beatificato dalla Chiesa Cattolica. La proposta è stata subito condivisa dall’amministrazione comunale, rappresentata in conferenza stampa da Massenzio e Giordano ma anche la Provincia di Matera ha dichiarato la propria disponibilità e si attiverà per garantire un contributo economico utile per raggiungere in tempi rapidi la cifra necessaria per acquistare la statua. Ad occuparsi della realizzazione sarà l’artista Caro Andrei, titolare di un laboratorio artigianale a Marina di Carrara denominato Artistici Marmi Apuani. “E’ un laboratorio che discende dal nonno – ha spiegato Andrei – e che ancora oggi continua a produrre con la tecnica che impone una produzione di statue a regola d’arte. Noi stiamo molto attenti al colore, alla consistenza e alla grana del marmo. Una statua come quella del Papa richiede moltissime ore di lavoro ma voglio precisare che la produzione è sempre manuale, anche se oggi si utilizzano attrezzi come flessibili, dischi diamantati e aria compressa. Il primo modello di una statua dedicata al Papa Giovanni Paolo II è stata realizzata per il seminario metropolitano di Pontecagnano, che fa riferimento alla diocesi di Salerno, il secondo mi è stato richiesto dagli Oblati di Milano. Questa sarà quindi la terza opera che raffigurerà Papa Wojtyla. Le due statue sinora realizzate raffigurano la fisionomia reale di Papa Giovanni Paolo II. La tecnica di produzione prevede la realizzazione di un primo modello in creta, che può essere naturalmente modificato. In realtà non ho apportato nessuna modifica per la statua presente a Pontecagnano e così sono passato a produrre il modello di gesso. Questo passaggio è fondamentale per procedere poi alla realizzazione della statua in marmo che mi hanno commissionato. Per Matera la statua sarà in marmo di Carrara. Il blocco sul quale dovrò lavorare pesa sei tonnellate e la statua sarà ricavata da una struttura alta due metri e venti. Quindi la statua sarà leggermente più alta rispetto alle dimensioni naturali del corpo del Pontefice. Sono settantotto i volontari che si occuperanno di raccogliere fondi in giro per la città di Matera ma chi vuole donare il proprio contributo potrà recarsi anche personalmente presso i locali della chiesa di San Francesco d’Assisi. A breve sarà aperto anche un conto corrente dedicato alla raccolta fondi. Le coordinate saranno rese note a mezzo stampa dal comitato promotore per la statua di Giovanni Paolo II. L’organizzazione ha informato di questa iniziativa anche le forze dell’ordine per evitare truffe e raggiri che purtroppo sono sempre in agguato quando si promuovono iniziative del genere. L’intitolazione del boschetto a Giovanni Paolo II è prevista nel mese di aprile e ovviamente l’artista non potrebbe consegnare l’opera d’arte per quel periodo. “La statua – ha precisato l’artista toscano – richiede tre mesi di lavoro e quindi credo che per ottobre sarà terminata.” Don Vincenzo Di Lecce ha proposto quindi di inaugurare la statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II il 16 ottobre, giornata che ricorda l’elezione a Pontefice di Carlo Wojtyla. Il comitato promotore ha inoltre annunciato che saranno organizzati presso l’auditorium di piazza del Sedile un concerto e un’opera teatrale: i fondi raccolti saranno ovviamente destinati all’acquisto della statua.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla conferenza stampa per raccogliere i fondi richiesti per l’acquisto della statua di Papa Giovanni Paolo II.
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La mettessero in una delle 43 parrocchie che hanno.
E lasciassero il vecchio storico nome.
Il papa non c’entra nulla col boschetto, che invece fu voluto dal generale De montigny, ed era giusto lasciarlo intitolato a lui.
La Chiesa invece ora ha imposto il cambio del nome e una statua gigante.
Per contrappasso propongo di piazzare una statua di Che Guevara di 10 metri davanti la Curia e di cambiare nome a Via Don Sturzo in Via Nietszche.
Sarebbe render pan per focaccia.
Da cittadino rassegnato sarei tentato di dire: “Che la mettiamo a fare la statua nel boschetto? Sarebbe solo un’offesa per questo grande Papa collocare una statua a lui intitolata in una zona buia, non soggetta a controlli e, di conseguenza, in balia di gente incivile che non ha di meglio da fare.”
Ma visto che non sono un cittadino rassegnato, io dico: [b]”Mettiamo la statua, ma mettiamoci anche un “benedetto” custode a vigilare sullo stato del parco (dei parchi in generale), dotiamo questi spazi di telecamere, non lasciamogli abbandonati a loro stessi!”[/b]. Si spendono fior di quattrini per rimetterli a posto, per poi rivederli punto e a capo dopo pochissimo tempo.
Detto ciò, due domande che c’entrano con i parchi ma che non c’entrano con la questione statua:
1) Qual’è lo stato attuale dei nostri parchi? Soprattutto del Parco del Castello?
2) E per quanto riguarda i custodi? A che punto è quella procedura avviata dal comune?