Mercoledì 14 maggio a Bernalda (MT), i carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Matera hanno arrestato, con l’accusa di usura ed estorsione aggravata e continuata in concorso con altre tre persone, Giuseppe Di Stefano, 72 enne pensionato del posto. L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Matera, dottor Angelo Onorati, su richiesta della Procura che, così, hanno pienamente condiviso i responsi investigativi degli uomini dell’Arma. I militari, nel corso delle indagini, coordinate dalla Dottoressa Elisa Sabusco, Sostituto Procuratore, hanno acquisito rilevanti elementi probatori a carico degli indagati, che, di concerto e in un periodo di tempo di circa un anno, avevano prestato denaro ad alcune persone del posto, esigendo interessi al tasso del 60%. Nel corso delle contestuali perquisizioni, i militari hanno sequestrato documenti e titoli bancari provenienti dall’illecita attività gestita dai quattro. L’uomo, dopo l’arresto, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Ulteriori particolari saranno resi nel corso di un’odierna conferenza stampa, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Matera.
Era stato arrestato solo tre giorni or sono e, appena uscito, nonostante il divieto di far rientro presso il domicilio familiare, si è presentato a casa della convivente, con la ferma intenzione di non andarsene e, ieri, all’arrivo dei carabinieri, li ha aggrediti. E’ accaduto a Marconia di Pisticci (MT), nella mattinata di ieri, allorquando Mauro Rocco, 49 enne pregiudicato del posto, già arrestato dai carabinieri tre giorni prima con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, uscito e nonostante il provvedimento del GIP, che gli vietava di far ritorno presso il domicilio coniugale, si è presentato, più volte, presso l’abitazione della consorte con l’intendimento di rimanerci, continuando a minacciare. I carabinieri, nei giorni scorsi, avvisati delle intenzioni e del comportamento aggressivo e minaccioso dell’uomo, erano più volte intervenuti, sorprendendolo mentre, fermo davanti all’abitazione della moglie, importunava i propri familiari, citofonando insistentemente e lanciando oggetti di vario genere verso le finestre. Ieri, l’epilogo: ancora più adirato, l’aggressore è riuscito ad entrare in casa, mentre la moglie, coi 4 figlioletti, riusciva a sottrarsi all’aggressione del marito, rifugiandosi in strada, proprio mentre arrivavano i carabinieri. L’uomo, ormai alle strette, dopo aver minacciato di lanciarsi nel vuoto dal balcone di casa, si è armato di un bastone di metallo ed ha aggredito i militari, scagliando contro di loro oggetti vari. Tuttavia, i militari, entrati in casa, sono riusciti a bloccarlo e disarmarlo. Nel corso dell’intervento, il comandate della stazione, Maresciallo De Cesare Vito, è stato colpito ad una gamba, riportando alcune escoriazioni con una prognosi di 10 giorni. L’uomo è stato così arrestato e deve rispondere di violenza, resistenza, lesioni a p.u., violenza privata, nonché di inosservanza del provvedimento emesso dal giudice.