Sono stati presentati questa mattina, nella sala Giunta del Palazzo Municipale, due progetti relativi alla sicurezza nel territorio di Matera predisposti dall’Amministrazione Comunale e candidati al finanziamento del Ministero dell’Interno. Ad illustrare i dettagli e le modalità delle iniziative sono stati il consigliere comunale Adriano Pedicini, il dirigente dell’Ufficio Sassi Giuseppe Gandi e il comandante della Polizia Municipale Franco Pepe. In particolare, un progetto è finalizzato alla realizzazione di un presidio di polizia locale e alla realizzazione di un sistema di videosorveglianza nei rioni Sassi nel realizzando museo DemoEtnoAntropologico, mentre l’altro prevede un sistema integrato per la sicurezza e la gestione informatizzata della polizia locale e sistema di sorveglianza nella zona Industriale. Il primo progetto prevede la realizzazione di una sede di Polizia Municipale e Protezione Civile in uno stabile collocato nei Rioni Sassi in piazza San Pietro Caveoso, confiscato alla criminalità, e la realizzazione di un sistema di videosorveglianza che monitorerà l’area del museo DemoEtnoAntropologico di 27 mila mq con venti telecamere, una delle quali sarà collocata sopra la chiesa di Madonna dell’Idris, per garantire ampia visibilità sul Belvedere e sulla Gravina. L’importo complessivo è pari a euro 1.500.000,00. “Questi sistemi gettano le basi affinché si creino le condizioni per un sito appetibile che coniughi i vantaggi della Zona Franca con i criteri della sicurezza, per fare in modo che gli imprenditori possano trovare una migliore collocazione nel nostro territorio”, ha spiegato Pedicini.
Per quanto riguarda il secondo progetto, che prevede un importo pari a 650 mila euro, verranno installate tredici telecamere sulle varie aree del territorio cittadino che permetteranno un controllo in tempo reale della sicurezza. Si parte dalla telecamera centrale, collocata nella Villa Comunale, per continuare con le altre che verranno installate nei rioni Sassi e in quelli periferici, come San Giacomo, Acquarium, via Gravina e La Zona Industriale di La Martella, zone ricadenti nel perimetro della Zona Franca Urbana. “Puntiamo a garantire la sicurezza urbana attraverso la valorizzazione delle risorse di polizia locale e la creazione di una rete di videosorveglianza periferica – afferma il Comandante Pepe -. Una visione generale del territorio che non intaccherà minimamente la privacy dei cittadini. Si tratta di progetti aperti, che si interfacceranno con gli attuali sistemi di videosorveglianza e garantiranno un migliore controllo del territorio cittadino”.
Entrambi i progetti passeranno al vaglio del comitato provinciale per la sicurezza pubblica e successivamente valutati dal Ministero dell’Interno, che emetterà la graduatoria finale.
Lug 08