Saranno presentate nei prossimi giorni all’assessorato comunale alle politiche sociali dal consorzio “La Città Essenziale” le richieste delle famiglie materane per migliorare il sistema dei voucher per gli asili nido. Le istanze sono il frutto di un’indagine conoscitiva effettuata nelle scorse settimane dal Consorzio presso le famiglie che hanno compilato un questionario sulla valutazione del servizio. Diverse le evidenze fra le quali, in primis, la validità dell’accesso attraverso il voucher quale sostegno alla famiglia. Possibilità che ha consentito ai nuclei famigliari di aumentare la loro disponibilità lavorativa favorendo una migliore conciliazione lavoro/famiglia. Dall’indagine emerge anche la possibilità di favorire un sostentamento economico a coloro che non avrebbero avuto la possibilità di accedere privatamente al servizio. “Certamente non mancano le criticità –afferma il presidente del Consorzio, Giuseppe Bruno- dovute essenzialmente alla sperimentazione di una nuova modalità di erogazione di un servizio. Infatti è mancata una comunicazione omogenea rispetto alle tariffe da applicare. Questo ha generato una confusione con conseguente malinteso facendo supporre un aumento delle tariffe dei nidi privati. Questo, in realtà non è accaduto: i nidi hanno dovuto proporre alle famiglie una tariffa necessariamente più alta a fronte di un obbligo nei confronti dell’Amministrazione Comunale per un servizio che coprisse otto ore giornaliere, compreso il pasto. Qui si è generato il malinteso poichè le famiglie, che precedentemente contribuivano rispetto ad un numero di ore inferiore, si sono viste proporre una tariffa più alta, non comprendendo il vincolo contrattuale delle otto ore. Sarebbe opportuno, pertanto, alla luce del prossimo bando per le famiglie, ipotizzare un voucher part-time sulle 6 ore oltre che full time su 8 ore”. “Le istanze delle famiglie –continua Bruno- sono propositive e non distruttive di quanto fatto finora dagli operatori del settore. Lo strumento voucher è risultato efficace per le famiglie e ottimizza i costi per l’amministrazione comunale: determinato il costo a bambino del servizio si potrebbe arrivare a soddisfare tutta la richiesta di asili nido, operando indirettamente anche ad uno sviluppo economico e del lavoro attraverso l’ampliamento conseguente delle unità lavorative”. Occorre in questo senso un ripensamento generale delle politiche dell’infanzia condiviso tra tutti gli operatori.
“Sono esigenze di cui tenere conto –ha detto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Matera, Antonio Giordano, intervenuto alla conferenza stampa- nella redazione del prossimo bando in modo da incontrare le necessità delle famiglie. Perciò va anche rivista la ripartizione dei fondi in relazione al reddito delle famiglie parametrando in modo proporzionale il voucher rispetto alle fascie Isee già in uso dal Comune.”