11° Non giudicare (faciut’v u c…. vust)
Omaggio al pensiero di Eduardo De Filippo
L’associazione culturale "Il Teatro del Carro Parlante" presenta la commedia in due atti in vernacolo materano di Carmelo Gaudiano
Regia Gianfranco Ferrara.Teatro Duni, venerdì 5 e sabato 6 dicembre 2008, ore 20,30
Questa rappresentazione propone un testo inedito dell’autore materano Carmelo Gaudiano e vuoi essere un omaggio al pensiero "Eduardiano", rivisitato in chiave più verosimilmente vicina ai giorni nostri al fine di rendere meglio comprensibili i messaggi "valoriali" in esso contenuti, anche grazie alla sapiente e connaturale funzione di regia operata da Gianfranco Ferrara.
Tonio Marra è il vero cardine su cui ruota l’intera commedia; egli è un malato di mente che viene dimesso dal manicomio per essere condotto in casa di sua sorella, la vedova Nannina, altra significativa figura di spicco.
Lo squilibrato, nel confrontarsi col mondo contaminato dei "normali", ingabbiato da vizi, convenzioni e compromessi, evidenzia l’incapacità di adattarsi ad esso.
Donna Nannina "dovendo " assistere continuamente il congiunto è costretta ad abbandonare i progetti di matrimonio con Don Lorenzo Matera, anch’egli vedovo e suo padrone di casa.
Tonio, tuttavia, si renderà protagonista di alcuni "colpi di testa " passibili di denuncia, che lo porteranno ad essere nuovamente internato; ciò spianerà la strada non solo al matrimonio della sorella, ma renderà possibile l’evoluzione di altre storie, di altre vite connesse in qualche maniera alla sua "misteriosa " vicenda.
Qui prenderà corpo il disdicevole vizio di giudicare tutto e tutti, da sempre l’esercizio di gruppo più praticato nella nostra società.
La storia si dipanerà tra individualismi, insinuazioni, invidie e rancori che soggiogheranno i personaggi di scena, dimentichi della vera sostanza della vita: il valore dei sinceri rapporti interpersonali, ancor più forti se attengono agli affetti familiari.
Quegli affetti che nel finale affioreranno prepotentemente e faranno riflettere: tutti, svelato il mistero, saranno portati a riformulare i propri giudizi inopportuni, frettolosi, rivelatìsi privi di ragionevole fondamento…
Merito del Teatro, della sua potenza, della sua essenza…