26 aprile 2010, Mediateca Provinciale
Sala conferenze, ore 10- CONVEGNO “IL 2°CORPO D’ARMATA POLACCO E LE SUE SCUOLE MILITARI A MATERA”
Relatori:
Prof.ssa Krystyna Jaworska, docente di lingua e letteratura polacca all’Università di Torino;
Prof.ssa Teresa Zaniewska, direttrice della Cattedra di Educazione e Cultura della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università Agraria di Varsavia;
Dott.ssa Marta Herling, segretario generale dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli;
Prof. Wojciech Narebski, ex allievo delle scuole Militari polacche di Matera, professore emerito dell’Accademia Polacca delle Scienze, Presidente della Sezione Cracoviana dell’Associazione dei Veterani di Guerra nei Paesi Occidentali.
MOSTRA FOTOGRAFICA E CONVEGNO
IL 2° CORPO D’ARMATA POLACCO E LE SUE SCUOLE MILITARI A MATERA
Le foto raccolte nella mostra, gentilmente fornite alla Fondazione “Elisa Springer A-24020” e dal sig. Mario Ambrico, documentano la presenza a Matera e nell’area pugliese dei militari del 2° Corpo d’Armata polacco che, tra il 1944 ed il 1946, scelsero Matera come sede di alcune importanti scuole militari per la formazione dei loro ufficiali. Le immagini presentate provengono dagli archivi del “Polish Institute & Sikorski Museum” di Londra e furono realizzate da militari dell’unità cinefotografica dell’esercito polacco. La mostra ed il convegno mirano non solo ad onorare il sacrificio di migliaia di soldati polacchi che hanno sofferto e combattuto per la libertà del nostro Paese, ma è anche un occasione di recupero della memoria di una capitolo di storia cittadina fino ad oggi poco conosciuto, soprattutto dalle nuove generazioni.
L’intero materiale esposto rientra nel progetto per la realizzazione a Matera di un museo permanente della “Memoria e dei diritti umani” fortemente voluto dalla compianta sig.ra Springer, cittadina onoraria di Matera. La realizzazione del museo ha come finalità prioritaria quella di trasmettere alle nuove generazioni la memoria dell’Olocausto ed il dramma della Seconda guerra mondiale, con un particolare riferimento agli eccidi di Matera del 21 settembre 1943. Un progetto mirato ad accrescere nei giovani la cultura della pace, della solidarietà e della giustizia.
Il curatore della Mostra
Ambrico Francesco
Vicepresidente Fondazione “Elisa Springer A- 24020”
LA NASCITA DEL 2°CORPO D’ARMATA POLACCO
Il 2°Corpo d’Armata polacco era inquadrato come unità operativa nell’8ª Armata britannica che, insieme alla 5ª Armata americana, costituivano il gruppo di Armate Alleate in Italia comandate dal generale Harold Alexander. Nacque ufficialmente in Iraq nel luglio 1943, ma la sua storia ha inizio all’indomani dell’invasione tedesca dell’Unione Sovietica, nel giugno 1941. In quella data, il governo polacco in esilio a Londra, guidato dal generale Wladyslaw Sikorski, raggiunse un accordo con le autorità sovietiche, patto Sikorski-Majski: la formazione in Unione Sovietica di un’Armata polacca destinata a partecipare con l’esercito russo alla lotta contro la Germania nazista. L’Armata sarebbe stata formata dai cittadini polacchi segregati dai sovietici nelle prigioni e nei campi di lavori forzati o deportati nel territorio russo della Siberia.
A capo dell’Armata fu posto il generale Wladyslaw Anders. Grazie all’appoggio britannico, il generale Anders riuscì ad ottenere dall’Unione Sovietica il permesso di trasferire l’intera Armata polacca in Persia sotto il controllo inglese. L’operazione permise di trasferire, tra il marzo e l’agosto del 1942, circa 70 mila soldati e 45 mila civili. Per completare l’addestramento, l’Armata polacca fu dapprima trasferita in Iraq, dove ufficialmente prese il nome di 2°Corpo d’Armata polacco e successivamente, nell’agosto del 1943, in Palestina.
Con l’evolversi dei nuovi scenari di guerra sul fronte europeo, nel dicembre del 1943 le autorità britanniche, in comune accordo con quelle polacche, decisero di inviare il 2°Corpo d’Armata in Italia per sostituire i reparti Alleati che erano stati trasferiti in Inghilterra per partecipare allo sbarco in Normandia programmato per la primavera del 1944. L’operazione prese l’avvio il 15 dicembre del 1943 e si concluse nell’aprile del 1944. Una parte dei reparti sbarcò a Taranto, mentre altri reparti sbarcarono nei porti di Bari, Brindisi e Napoli. Durante la Campagna d’Italia il 2°Corpo d’Armata polacco si distinse in brillanti operazioni militari come la conquista di Montecassino e le battaglie di Piedimonte, Ancona, Linea Gotica, Faenza e la liberazione di Bologna. I polacchi combatteranno fianco a fianco con le truppe italiane del I Raggruppamento Motorizzato, la prima grande unità combattente del ricostituito Esercito Italiano e con diverse unità partigiane, riconfermando il fraterno spirito d’amicizia che da secoli univa i nostri due Paesi. Il generale Ander morì a Londra il 12 maggio 1970 e per sua espressa volontà fu sepolto nel cimitero militare polacco di Montecassino dove riposano i resti mortali di oltre mille soldati polacchi, “i suoi ragazzi”, rimasti per sempre fedeli alle parole scolpite sulla grande croce che sovrasta il cimitero, eretta su Monte Calvario (quota 593), che così li ricorda:
“Per la nostra e vostra libertà – Noi soldati polacchi abbiamo dato la nostra anima a Dio, la nostra vita alla terra italiana, i nostri cuori alla
Polonia”.
LE SCUOLE MILITARI POLACCHE A MATERA
Nell’autunno del 1944, il Comando del Centro di addestramento militare del 2° Corpo d’Armata polacco, in comune accordo con le autorità locali di Matera, istituì nella città diverse scuole per la formazione degli allievi ufficiali di riserva in varie Armi. Le scuole riguardavano le Armi di Fanteria, Artiglieria, Trasmissioni (Comunicazioni), servizio di Rifornimenti e Trasporti ed anche il Corpo del “Servizio Ausiliario Femminile”. Le scuole furono alloggiate in diversi edifici cittadini. La scuola per allievi ufficiali di Fanteria ed Artiglieria fu alloggiata in due lati separati del grande edificio a pianta quadrata della Scuola Elementare “Padre Giovanni Minozzi” in Via Lucana, mentre non molto distante, nei locali dell’ex seminario Lanfranchi in Via Duni, fu ospitata la Scuola per allievi ufficiali in Trasmissioni. La Scuola per allievi ufficiali del servizio di Rifornimenti e Trasporti alloggiò per sei mesi nei locali adiacenti all’ex Istituto femminile S. Giuseppe, in Via Riscatto, mentre con molta probabilità la scuola del “Servizio Ausiliario Femminile” fu ospitata nei locali dell’ex colonia Elioterapica in Via Castello.
Le scuole militari di Matera hanno accolto alcuni importanti personaggi polacchi del dopoguerra come il poeta Artur Miedzyrzecki e lo scrittore Gustaw Herling-Grudzi?ski, genero di Benedetto Croce, considerato oggi uno dei più grandi scrittori polacchi della seconda metà del XX secolo. “Un mondo a parte” è uno dei suoi più importanti lavori in cui Herling narra la sua drammatica esperienza di prigioniero vissuta, in condizioni di vita disumane, nei Gulag sovietici di Stalin.
Merita, altresì, una menzione particolare l’ing. Mieczyslaw Rasjei che tra il 1944 ed il 1945 frequentò a Matera la scuola di Artiglieria. Dopo la guerra, terminati gli studi, l’ing. Rasjei si stabilì a Torino dove assieme ad altri militari, esuli polacchi, fondò la Comunità Polacca torinese diventandone, nel 1991, il Presidente. Fu insignito della Croce di Montecassino, della Croce d’Oro al Merito del Governo Polacco in esilio, della Croce di Commendatore dell’ordine “Polonia Restituita”. Nel 1996 fu eletto Presidente dell’Associazione Generale dei Polacchi in Italia. A lui si deve la realizzazione di un monumento inaugurato nel novembre 2007 a Torino, ad un mese dalla sua scomparsa, dedicato a tutti i Polacchi che hanno combattuto in Italia ed ai caduti del 2°Corpo del generale Wladyslaw Anders.
Numerose testimonianze raccolte indicano che i rapporti intercorsi in quel periodo tra i militari polacchi e la popolazione civile di Matera furono molto cordiali, basati sulla reciproca stima, fiducia e collaborazione. Persone di una certa età ricordano in modo benevolo l’aiuto fornito dai militari polacchi alla nostra popolazione che in quei drammatici anni fu costretta ad affrontare una situazione di vita molto disagiata derivante anche dalla scarsa reperibilità di generi di prima necessità.
A ricordo del sacrificio e dell’innegabile contributo dato dai soldati polacchi per la libertà del nostro Paese, nell’ottobre del 2005, sulla facciata della scuola elementare “Padre Giovanni Minozzi”, che fu sede delle scuole di Artiglieria e Fanteria, è stata posta una lapide,il cui testo, in italiano e in polacco, recita così:
QUESTO EDIFICIO OSPITÒ FRA
IL 1944 E IL 1946 LE SCUOLE PER
ALLIEVI UFFICIALI DEL II CORPO D’ARMATA POLACCO
A RICORDO
DEL SACRIFICIO DI QUEI VALOSI
SOLDATI CHE COMBATTERONO
E MORIRONO PER IL TRIONFO
DELLA GIUSTIZIA, DELLA DEMOCRAZIA E
DELLA LIBERTÀ DELLE NOSTRE
DUE FRATERNE NAZIONI
IL COMUNE DI MATERA
E LA CITTADINANZA
5 OTTOBRE 2005
Breve nota sulla Fondazione “Elisa SPRINGER A-24020”
La Fondazione “Elisa SPRINGER A-24020” nasce il 15 settembre 2004 per la forte volontà della scrittrice Elisa SPRINGER, protagonista della Shoah, sopravvissuta ai lager nazisti di Auschwitz, Berger-Belsen e Therezin. L’intento della Fondazione, che non ha scopi di lucro, è quello di sensibilizzare, educare, trasmettere, nonché perpetuare la memoria dell’Olocausto e sviluppare, mediante iniziative culturali, non solo lo studio sulle tragedie vissute dal popolo ebraico, ma anche di quelle vissute da tutte le altre vittime dell’ultimo conflitto mondiale, con un particolare riferimento agli eccidi nazisti di Matera del 21 settembre 1943, assicurando la raccolta di ogni relativa documentazione.
La Fondazione è impegnata nell’attività di diffusione della cultura della pace e della legalità e promuove ogni forma di lotta civile e pacifica contro il razzismo e l’antisemitismo, al fine di tutelare i diritti civili della persona. Inoltre, svolge attività di solidarietà sociale quali la tutela, la promozione e la valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico e la ricerca scientifica nei campi di propria competenza. Per il perseguimento dei propri fini la Fondazione “Elisa Springer A-24020” acquisisce, conserva ed incrementa la documentazione storica e scientifica sulla storia degli Ebrei, dell’antisemitismo e della Seconda guerra mondiale. In più, divulga le conoscenze acquisite attraverso l’organizzazione di mostre e convegni, studi e ricerche, nonché attraverso la pubblicazione di materiali didattici.
Tra i vari progetti perseguiti dalla Fondazione il più importante è certamente quello della realizzazione di un museo permanente della “Memoria e dei diritti umani”, che vuole porsi anche come luogo d’incontro per quanti, attraverso la cooperazione interculturale, intendono approfondire i temi della memoria e dell’impegno civile. l Centro vuole porsi anche come luogo d’incontro
Il Presidente della Fondazione.
Sig.ra Francesca Lopane
La fotogallery dedicata a qualche scatto presente nella mostra
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Bellissima iniziativa. La memoria va rinfrescata di continuo!