ANMVI Basilicata
Ordine dei Medici Veterinari di Matera
in collaborazione con
Associazione Scientifica Pegasus e Vocational Training
Organizzano:
AGGIORNAMENTI SU CHLAMYDIOSI E COXIELLOSI DEI RUMINANTI
MATERA 15 NOVEMBRE 2008 Ore 9.00
Sala Convegni ASL n.4 – Via Montescaglioso
Relatori
• Prof. Fulvio Marsilio I batteri intracellulari: la loro capacità di
sopravvivenza, la nostra possibilità di lotta
• Dott. ssa Barbara Di Martino Le chlamydiosi dei ruminanti: “vecchia”
patologia, “nuove” strategie
• Dott. ssa Cristina E. Di Francesco La coxiellosi dei ruminanti: “nuova”
patologia “vecchie” strategie
• Discussione e conclusioni
• Test di apprendimento ai fini ECM
Prof. Fulvio Marsilio – Preside Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo
Prof. Barbara Di Martino – Docente Malattie Infettive ed Epidemiologia degli
animali Università di Teramo
Dott. ssa Cristina Esmeralda Di Francesco – Ricercatrice Universitaria
Dipartimento Malattie infettive degli animali domestici presso la Facoltà di
Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo
AGGIORNAMENTI SU CHLAMYDIOSI E COXIELLOSI DEI RUMINANTI
Scopo della giornata di approfondimento è quello di prendere in
considerazione il ciclo vitale e gli aspetti patogenetici per comprendere
quali debbano essere le stretegie di lotta e di terapia da instaurare. I
batteri intracellulari rivestono un ruolo fondamentale in diverse patologie
degli animali, uomo compreso. Nonostante gli enormi progressi compiuti nel
controllo delle infezioni batteriche, i batteri intracellulari quali
chlamydia, rickettsia, ehrlichia, legionella, brucella, mycobacterium,
coxiella, per citarne solo alcuni, costituiscono una causa rilevante di
morbilità e mortalità anche nei Paesi industrializzati. Infatti, le
infezioni sostenute da tali microrganismi si instaurano frequentemente, e
decorrono più gravemente, nella crescente popolazione di individui umani
immunocompromessi. Inoltre, la persistenza batterica intracellulare rende
particolarmente difficile il controllo farmacologico o immunologico delle
infezioni. Infine per alcuni di essi, come la coxiella, è preconizzato l’uso
nella guerra batteriologica con tutte le conseguenze che tali scelte
potrebbero comportare.
Tra le specie animali di interesse zootecnico, C. abortus, agente eziologico
dell’aborto enzootico ovino, e C. pecorum rivestono un ruolo di primaria
importanza. Responsabile di aborto nelle ultime 5 settimane di gravidanza,
nascita di agnelli e vitelli deboli, calo della produzione lattea negli
allevamenti ovi-caprini e bovini di tutto il mondo, C. abortus risulta
associata anche a forme di epididimite, polmonite, e artrite.
Altra malattia è la febbre Q è una malattia a carattere zoonosico causata da
Coxiella burnetii, parassita intracellulare obbligato, Gram negativo,
appartenente alla famiglia Coxiellaceae.
I principali serbatoi di infezione per l’uomo sono rappresentati dai
ruminanti, bovini e ovi-caprini, nei quali l’infezione è generalmente
asintomatica ad eccezione degli animali gravidi nei quali può causare aborto
tardivo, nati-mortalità o nascita di animali disvitali. In seguito
all’infezione alte concentrazioni batteriche possono essere riscontrate nei
feti abortiti, negli invogli fetali ma anche in latte, urine e feci. L’uomo
si infetta attraverso l’inalazione e/o l’ingestione di aerosol contaminato,
in seguito a contatto diretto con animali e tessuti infetti, o
indirettamente mediante contatto con ambienti contaminati. L’infezione
nell’uomo è asintomatica nel 60% dei casi mentre nelle forme conclamate i
sintomi sono riconducibili a forme febbrili auto-limitanti che nei casi più
gravi possono evolvere in forme di polmonite atipica ed epatite. Nel 5% dei
casi l’infezione può diventare cronica mentre nelle donne gravide può
indurre aborto, mortalità neonatale o parti prematuri.