Il 9 aprile compirà 39 anni. Ma con quella faccia da bambino coi riccioli in testa Giovanni Allevi sogna ancora ad occhi aperti, perchè stringe tra le mani il suo giocattolo preferito. Il suo giocattolo è naturalmente il pianoforte. Giovanni Allevi è considerato oggi dalla critica il pianista e compositore italiano più forte del momento ma sino a dieci anni fa la sua musica non aveva colpito nessuno, tanto che il suo primo album "13 dita" si rivelava un flop dal punto di vista commerciale e la casa discografica consigliava ad Allevi di cambiare mestiere. Ma Giovanni ha creduto nel suo primo amore e nella vita se ci metti cuore e passione qualcuno può aprirti la porta giusta. Anno 1999: la musicista giapponese Nanae Mimura, solista di marimba, propone alcuni brani di 13 Dita da lei stessa trascritti per il suo strumento al Teatro di Tokyo ed in un concerto alla Carnegie Hall di New York. A lei ha dedicato "Scherzo numero uno", quarto dei sedici brani suonati "live sul palco del Duni", tre bis compresi. Allevi scopre Matera e rimane con il fiato sospeso. Duni sold out e applausi prolungati al termine di ogni brano. Tra Allevi e Matera è amore a prima vista. Il viaggio in musica di Giovanni Allevi comincia dalle origini, con il pezzo composto a diciassette anni. Poi arriva il sogno di Bach: a stimolare questa composizione è il viaggio di Allevi dall'Università di Macerata a quella di Pedagogia di Stoccarda, dove viene invitato a tenere un seminario su "La musica dei nostri giorni". Qui immagina Johann Sebastian Bach in discoteca e così nasce il sogno di Bach. Sembra un paradosso ma Allevi confessa di avere paura del pianoforte, una paura dalla quale il musicista si difende come "il nuotatore" si ritrova in acqua. Ed ecco il terzo pezzo in scaletta, il nuotatore appunto. Scherzo numero uno riporta Allevi alll'esperienza milanese. A 28 anni, "un po' tardi" ammette, lascia Ascoli per trasfersi a Milano, dove riuscirà a realizzare, grazie all'incontro con Saturnino e Lorenzo Jovanotti, il suo sogno musicale. Giovanni Allevi apre da solo col suo pianoforte i concerti di Jovanotti durante il tour L'Albero in cui esegue alcuni brani di 13 Dita. Quest'anno invece è arrivato il suo primo Allevi Live, nel quale sono selezionati sedici dei ventisei brani tratti dai suoi 4 dischi precedenti, compreso l'inedito Aria, primo dei tre bis regalati al pubblico del Duni. Ma torniamo al suo concerto. Vivere in un monocale è stata dura, la nostalgia di casa era tanta ma proprio in questi momenti difficili ha composto "Luna", ispirandosi proprio alla luna che osservava prima di addormentarsi. Allevi è un menestrello del pianoforte e Luna regala emozioni. Nel monolocale alle sette e mezza di mattino entra un raggio di sole e così, con l'entusiamo che avvolge Allevi, nasce "Monolocale sette e trenta". "L'entusiasmo se n'è andato, per fortuna è rimasto il pezzo…" E' la volta di "Go with the flow", suonato sempre a New York, nasce da una frase ascoltata in un supermarket da un ragazzo di Harlem che lo invitava a non avere paura del pubblico. Quindi arriva la filosofia di Hegel, "Qui è la rosa e qui danza…dove la rosa è lo specchio dell'infinito. Notte ad Harlem chiude il suo tris di brani jazz, per ricordare quanto ha sofferto questa gente nella sua storia. Allevi è stato anche in Cina e il brano Panic sintetizza i suoi attacchi di panico al ritorno dall'Oriental Center di Shangai. In Jazz non jazz Giovanni Allevi presenta un brano "automatico, non circolare, movimentato". E toglie la felpa. "La mia forma è la mia fragilità e fare questa scoperta è come tornare a vivere": nasce così "Back to life". Chi ha orecchio avrà ricordato che questo brano è stato scelto come colonna sonora per lo spot della nuova Fiat 500 con Ricky Tognazzi voce fuori campo. Sublime "l'orologio degli dei", "un pezzo che ha una spiegazione filosofica nel fatto che ogni battito, animale o umano, ha origini divine" e romantico il suo "bacio in musica", con il quale invita le coppie a baciarsi e ai single…di guardarsi intorno. Dal suo ultimo album Joy anche New Renaissance, brano con il quale si congeda per la prima volta dal pubblico del Duni. In realtà tornerà sul palco per tre bis: Aria, con il quale ha scalato in questi mesi anche le classifiche pop, Prendimi e Portami via. Unica nota stonata nel tour Allevi Live il divieto di accesso per intervistare l'artista a giornalisti di media on line e carta stampata. Accesso garantito solo alle tv. Pazienza. Allevi Live è stato comunque raccontato, speriamo bene, da Sassi Live…
Michele Capolupo