Sabato 18 maggio 2013 si è svolta a Palazzo Lanfranchi la Notte dei Musei – il tradizionale appuntamento promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali – che ha registrato una straordinaria partecipazione, lasciando dietro di sé un’eco ancora viva di unanimi positivi commenti.
Dalle 20.00 alla fine del progetto sono stati staccati ben 4.066 biglietti gratuiti d’ingresso al Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata che sin dalle prime ore ha registrato un continuativo flusso di persone di tutte le età, in particolare giovani, cui questa edizione è stata dedicata anche per ricordare la tragedia di Brindisi dell’anno scorso. Senza dimenticare che le giovani generazioni rappresentano non solo il futuro dei Musei e dei Luoghi della Cultura, ma anche quello del nostro Paese.
Per la prima volta questa quinta edizione della Notte dei Musei è stata condivisa con il Museo nazionale archeologico D. Ridola dove è approdato il festoso corteo, aperto da tanti bambini con ironici cartelli, che da Piazza Vittorio Veneto si è mosso verso via Ridola, in compagnia del poeta Roberto Linzalone e della banda “Murgia in Musica” di Santeramo per fare insieme ai partecipanti una “Passeggiata sentimentale nel passato prossimo della memoria!”: A passi lenti e stanchi / andando da Lanfranchi / da Ridola al museo / lungo la via liceo.
E’ toccato al Soprintendente Marta Ragozzino inaugurare la serata con un caloroso e stimolante saluto lanciato dalla scalinata di Palazzo Lanfranchi.
Particolarmente suggestiva ed emozionante la presenza dei bambini che hanno preso parte al laboratorio didattico sul tema della Natura morta di Eleonora Carmela Bianco, a conclusione delle visite guidate “Omaggio alla primavera: i fiori nell’arte”, un percorso museale interattivo alla scoperta dei fiori dipinti nei quadri esposti nel Museo e dei loro significati.
Contemporaneamente e per tutta la durata della manifestazione, sul Terrazzo di Palazzo Lanfranchi è stato possibile partecipare alle visite guidate al Planetario e alle osservazioni guidate a occhio nudo con Giuseppe Sacco, Marcello Santantonio e Rosamaria Strammiello dell’Associazione Minerva Scienza. Questa iniziativa è stata particolarmente apprezzata dai visitatori che si sono sottoposti a lunghe e disciplinate file pur di essere guidati nell’osservare le stelle e le costellazioni celesti.
Nelle sale espositive gremite di gente, a metà serata, si è svolta “Arti col azioni”: un’inedita forma di interpretazione e sonorizzazione delle opere d’arte con Laura Acito, Francesca Chico, Ada Lapacciana, Marta Marchetti, Felicia Matera, Francesca Rivelli, Valeria Ruggiero, accompagnate dai sax di Marianna De Ruvo e Simona Castria allieve del Conservatorio, a cura dell’Associazione La Fenice di Palma Domenichiello.
Grande attesa per l’appuntamento con la musica della tradizione popolare dell’Alta Murgia con il concerto Malacarn del gruppo Uaragniaun, che ha proposto brani tratti dalla storia del brigantaggio. La parte strumentale, governata con grande maestria da Silvio Teot e Luigi Bolognese, ha intrecciato corde, percussioni, mantici, fiati popolari, ottoni e strumenti extra-popolari, sempre al servizio della vocalità appassionata, profonda, calda e luminosa di Maria Moramarco. Grande curiosità ha riscosso lo strumento la “lama sonora” di Alessandro Pipino, musicista di fama internazionale. Completavano l’ensemble Nico Berardi [zampogna carango e quena] e Gianni Calia [sax].
Molto coinvolgente la performance di Action 30 “L’amore al tempo della catastrofe”. Un mix di immagini proiettate, raccolte dalla cronaca e dal cinema, dal vj Luca Acito, che interferiscono con la creazione in diretta di una storia a fumetti, creata da Giuseppe Palumbo; la musica del dj Alberto Casati, costituisce un tappeto sonoro che amalgama il tutto. Giovanna Staffieri, invece, ha interpretato un’antologia di brani letterari, legati al tema: l’amore al tempo della catastrofe. Da Ballard a Artaud. Si è trattato di uno stimolante intervento teso a provocare una riflessione sulle nuove forme di razzismo e di fascismo, usando gli anni Trenta del secolo passato come cartina tornasole, specchio deformante.
La serata è stata conclusa nel Chiostro di Palazzo Lanfranchi dalle giovani band materane:
● Anagramma, composta da Vittorio Ventura [chitarra e voce], Vincenzo Bertugno [chitarra], Vincenzo Colangelo [basso], Pierluigi Loglisci [tastiere], Pierangelo Pellegrino [batteria], Giulio Amico Padula [tromba e percussioni].
● Route96, composta da Raffaele Blasone [canto / 2ª chitarra], Michele Di Già [chitarra solista], Roberto Laterza [batteria / 2ª voce], Dario Misano [basso].
● Gaze if Lisa, composta da Gianni Giordano [voce], Carmelo Fascella [chitarra], Damiano Niglio [basso], Alessandro Malcangi [tastiere], Pierdomenico Niglio [batteria].
I concerti delle band si sono tenuti in collaborazione con la Consulta Provinciale degli Studenti – Matera.
In occasione della “Notte dei Musei” sono state esposte, inoltre, nella Sala Pascoli delle tavole di progetto realizzate nel Laboratorio di Arte Contemporanea all’interno del Corso di Fenomenologia dell’Architettura del prof. Armando Sichenze [in collaborazione con il Dipartimento di Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata] e nella Sala Levi sarà proiettato il virtual tour e allestite le fotografie di Palazzo Lanfranchi realizzati da Michele Morelli [in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata].
Insomma un grande successo, una bella festa di popolo, un’iniezione di fiducia per andare avanti sulla strada intrapresa di fare di Palazzo Lanfranchi una “casa della cultura di tutti”, un centro di promozione culturale aperto e condiviso contribuendo in questo modo a sostenere la candidatura della Città di Matera a Capitale della Cultura 2019 e non solo!
La fotogallery della Notte dei Musei a cura di Beatrice Carriero