Domenica 2 giugno 2019 alle ore 18 a Castronuovo Sant’Andrea, nelle sale del MIG Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” – Atelier “Guido Strazza”, si inaugura la mostra dedicata a Giorgio de Chirico / Guillaume Apollinaire (che continua il lavoro di informazione iniziato il 20 agosto 2011 con la storia della grafica europea e proseguito con le personali di Daumier, Degas, Renoir, Bonnard, Matisse, Bernard, Mirò, Dufy, Picasso, Calder, Ben Shann, Secessione di Berlino, Pechstein, Zadkine, Marcoussis, Assadour, Henri Goetz, Gentilini, Strazza, Accardi, Ciarrocchi, Consagra, Melotti, Maccari, Anselmo Bucci, Perilli, Raphaël, Del Pezzo, Mascherini, Bartolini, Marino, Azuma, Guarienti, Richter, Viviani, Arp, Viani, Breton e il Surrealismo, Fazzini, Max Bill, Sol LeWitt, Bram Van Velde, Gruppo CoBrA, Martin Bradley, Jean Messagier e Lucio Venna.
La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie un capolavoro del XX secolo, i Calligrammes di Guillaume Apollinaire (Roma 1880 – Parigi 1918), pubblicati nel 1930 a Parigi da Gallimard con 68 litografie di Giorgio de Chirico (Volo 1888 – Roma 1978) disegnate su pietra e impresse da Desjobert. Nella costruzione di un moderno libro d’artista, subito all’avanguardia, sia per le immagini che per l’impaginazione di Maurice Darantière (il grande stampatore francese maestro di Alberto Tallone), i due volumi (il primo contenente il testo, il secondo le suites)costituiscono un caposaldo nella storia del Grande Metafisico che proprio attraverso la portata innovativa di questo impegno grafico supera la precedente maniera surrealista e annuncia tutti i temi del lavoro che seguirà nel corso degli anni futuri. L’arrivo a Parigi di de Chirico è del 1911 e del 1912 la presenza al Salon d’Automne di tre dipinti notati da Picasso e da Apollinaire che subito lo segnalerà a Paul Guillaume perché lo includa nella galleria in fase di allestimento. Da quel momento, e fino al 1918, quando si ammalerà di influenza spagnola, Apollinaire sarà uno dei più accaniti difensori di de Chirico che, nel 1914, dopo avergli dato alcuni quadri (è di quest’anno il Ritratto di Gullaume Apollinaire, ora al Centre Georges Pompidou, Parigi), scriverà: “L’interesse e la profonda comprensione che avete per ciò che faccio mi incoraggiano a prendere mille strade diverse che mi aprono molti orizzonti”. Non è un caso se i primi manichini di de Chirico appaiono proprio nella primavera del 1914 e sono carichi di quella energia e di quella tensione fatti enigma che trova la sintesi di un perfezionamento del mestiere e del pensiero attraverso Alnold Böcklin, Caspar David Friedrich, Friedrich Nietzsche e Arthur Schopenauer.
La mostra, che si ricollega a quella che il MIG nel 2014 ha dedicato a Ossip Zadkine e alla sua lettura dei “Calligrammes” di Apollinaire, è corredata da immagini e documenti e rimarrà aperta fino al 29 agosto 2019.