Domenica 1 dicembre 2019 alle ore 18,30 nel Palazzo Malvinni Malvezzi ubicato in piazza Duomo (con accesso da via Muro 50) a Matera è in programma l’inaugurazione della mostra d’arte “Tahiti Tattoos” di Gian Paolo Barbieri, a cura di Maurizio Rebuzzini. La mostra rientra nella rassegna “Mat2019 – La Coscienza dell’uomo”. Resterà aperta dal 2 al 31 dicembre 2019 dalle 10,30 alle 13 e dalle 17 alle 20.
In occasione dell’anno dedicato a Matera, Capitale europea della cultura 2019, la collaborazione tra Cine Sud, di Catanzaro, e la Fondazione Gian Paolo Barbieri dà vita all’atto finale di Coscienza dell’Uomo, rassegna fotografica allungatasi sul Duemiladiciannove, dal dodici gennaio, di avvio, che ha sottolineato e trasmesso un coinvolgente punto di osservazione sulla Fotografia: invito a osservare, piuttosto di giudicare e pensare invece di credere.
Per suggellare e ratificare un anno di visioni mirate e finalizzate, una selezione fotografica di Gian Paolo Barbieri viene allestita all’autorevole Palazzo Malvinni Malvezzi, palazzo ducale che sorge tra gli antichi Sassi di Matera, nell’odierna piazza Duomo: dal coinvolgente ed emozionante progetto Tahiti Tattoos.
Domenica 1 dicembre, viene inaugurata la mostra Tahiti Tattoos, curata da Maurizio Rebuzzini in collaborazione con la Fondazione Gian Paolo Barbieri e organizzata da Francesco Mazza (Cine Sud, di Catanzaro).
Si tratta di una selezione mirata dalla raccolta di fotografie che Gian Paolo Barbieri ha realizzato in Polinesia, nel 1989 e pubblicata da Fabbri Editore, nello stesso anno, e nel 1998 da Taschen Verlag. È un racconto dalla e sulla Polinesia e in particolare su Tahiti: terra che ha guidato l’autore ad entrare in contatto profondo con la popolazione locale, alla scoperta delle radici della tradizione secolare del tatuaggio ancestrale. Una cultura sulla pelle, visibile nei gesti dei tahitiani che vivono e rivivono memorie e antiche usanze, mentre sui loro corpi si rinnovano i segni magici tramandati dai padri: non solo prezioso ornamento, ma anche codice per avvicinare la divinità e simbolo di appartenenza.
Il fascino della civiltà indigena polinesiana, il suo sembrare esente da pregiudizi, ha sempre attratto e richiamato l’attenzione di qualificati artisti occidentali. Ai nostri giorni, anche Gian Paolo Barbieri ha risposto a questo appello, partendo dalla sua ammirazione per Paul Gauguin.
Inserita a pieno diritto in questo particolare cammino fotografico, Tahiti Tattoos è una delle più significative dimostrazioni dell’osservare, inviolabile motivo conduttore di Coscienza dell’Uomo: in ripetizione d’obbligo, rappresentazione del tatuaggio polinesiano, in racconto visivo che va dal disegno al decoro, fino a diventare segno che scolpisce la pelle e ricopre i corpi fino a vestirli. Ecco, dunque, che Gian Paolo Barbieri sottolinea la potenza del linguaggio del corpo e delle storie incise che indossa.
Dai corpi plastici, nervosi, vibranti di tangibile energia, scaturisce una forza espressiva che porta l’osservatore a chiedersi cosa sia quella forza che emerge da una stretta di mano, da un corpo prestante e scolpito, da un torace di marmo che tra i propri segni custodisce una storia. È la storia di un popolo che l’autore ha rappresentato, cogliendo il suo aspetto più intimo e profondo, senza giudizio, sempre con rispetto e attenzione… le stesse prerogative che ha sempre riservato ai soggetti delle sue fotografie (di moda, di alta moda), che così diventano veri e propri racconti, testimonianze, reportage, occasioni per viaggiare nel Tempo e nello Spazio, per avvicinare Uomini e Culture.
Oggi, trent’anni dopo, queste immagini si presentano al pubblico integre nella propria intenzione e realizzazione, con un’immutata consapevole forza espressiva.
Costituita nel 2016 dallo stesso Artista, la Fondazione Gian Paolo Barbieri, è un’istituzione culturale che opera nel settore delle arti visive e che persegue finalità di promozione della figura artistica del Fondatore, delle sue opere fotografiche e di tutti i beni materiali e immateriali che ne testimonino l’attività artistico-creativa; nonché, più in generale, di promozione della Fotografia storica e contemporanea e di ogni altra forma di espressione culturale nella propria realizzazione.
Presidente dell’omonima Fondazione, Gian Paolo Barbieri è uno dei fotografi più influenti della seconda metà del Novecento.
Il progetto Mat2019. Coscienza dell’Uomo è realizzato da Cine Sud, di Catanzaro (consistente realtà commerciale della Fotografia), in collaborazione con Canon, Hasselblad, Nikon, Olympus, Panasonic, Sigma, Sony, Tokina-Hoya e Toscana Foto Service, che ne hanno resa possibile l’attuazione, con fruizione gratuita degli eventi.
Coscienza dell’Uomo è un progetto fotografico (con ampliamento di visioni e interpretazioni) a cura di Francesco Mazza, Maurizio Rebuzzini e Antonello Di Gennaro; direttore artistico: Maurizio Rebuzzini.
Per conoscere il programma e tutti i dettagli, consultare il sito all’indirizzo:
httpswww.facebook.com/CoscienzadellUomo/