Venerdì 9 Agosto 2019 dalle ore 19 è in programma l’inaugurazione dell’installazione “Torre Stormita” presso Torre Bollita in via la Voce della Luna a Nova Siri Scalo. Si potrà visitare fino al 23 agosto. Aperture e visite guidate solo su prenotazione in fascia oraria 18-21.
Per maggiori informazioni contattare: terrej.magnagrecia@libero.it oppure nicoletta.guglielmucci@gmail.com
o via telefono: +393932231307.
Torre Stormita, progetto del Programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 organizzato dall’ Associazione Terre Joniche con il contributo di BCC Basilicata e curato da Nicoletta Guglielmucci, prenderà il via nel mese di agosto 2019 con l’invito rivolto all’artista Matteo Nasini a trascorre un periodo di residenza e progettazione artistica per l’antica Torre Bollita di Nova Siri.
La torre, interessante costruzione cilindrica situata a pochi metri dal mare, eretta nel 1520 per volere del Vicerè di Napoli a difesa dalle incursioni dei pirati turchi, è un simbolo per la città jonica, un tempo conosciuta con il nome di Bollita. L’edificio è di proprietà della storica famiglia Battifarano che nell’ottica di rendere accessibile il bene storico culturale, aprirà i cancelli della Torre – già interessata da un progetto di tutela e recupero architettonico – alla comunità.
Matteo Nasini – grazie ai membri dell’associazione – ha avviato una fase di ricerca e conoscenza del bene che porterà alla realizzazione di un’opera site-specific per la Torre. Partendo da uno studio sulle caratteristiche architettoniche e sull’acustica degli spazi, in contatto con l’identità del luogo e con il territorio circostante, l’artista progetterà un’installazione sonora che troverà la propria formalizzazione in sculture vibranti in grado di convertire l’energia degli elementi atmosferici, in suono. Gli elementi scultorei dell’installazione, composti da sistemi di corde musicali e casse di risonanza lignee azionate dagli agenti atmosferici, daranno forma e consistenza allo stormire del vento che, dal vicino mare, s’incanala tra i vigneti e gli ulivi fino al cuore della torre, in una tensione continua tra l’udibile e l’invisibile.
L’obiettivo della residenza quello di riabilitare un luogo storico, senza intaccare minimamente l’architettura o il valore identitario, bensì enfatizzandone la dimensione dell’attesa e dell’ascolto per invitare i visitatori ad entrare in contatto con il corpo vivo della Torre che farà riverberare la sua voce nello spazio circostante.