Sabato 17 ottobre 2020 alle ore 18 a Policoro nei locali di piazza Eraclea è in programma l’inaugurazione della mostra fotografica “Camera Basilicata – fotografie da un territorio” di Cristina Consoli e Mario Di Gioia. Di seguito la nota integrale sull’evento.
Dopo il successo ottenuto a Miglionico, la mostra fotografica “Camera Basilicata -fotografie da un territorio” di Cristina Consoli e Mario Di Gioia, fa tappa a Policoro.
L’evento, che si avvale del patrocinio artistico della Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera, del patrocinio del Comune di Policoro e della collaborazione dell’Associazione Culturale “Idealmente” aprirà i battenti alle ore 18 di sabato 17 ottobre nei locali di piazza Eraclea messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale e resterà aperta fino a fine mese.
Saranno gli stessi autori Cristina Consoli e Mario Di Gioia a presenziare all’inaugurazione, ancora una volta supportati dai direttori artistici della Fondazione SoutHeritage, Angelo Bianco e Roberto Martino. Un progetto espositivo che pone al suo centro una riflessione sull’uso della fotografia in ambito artistico in un’epoca in cui la quasi totalità delle immagini transita da piattaforme digitali, mettendo in questo modo in crisi lo stesso concetto di medium.
Con i loro scatti, invece, Cristina e Mario stanno dimostrando come nello spazio dei territori, la fotografia si impone ancora come uno strumento di analisi che si iscrive dentro lo spazio dell’architettura e del territorio urbano rurale e antropologico, con una chiarezza e una istantaneità notevoli, integrando le nozioni di utilizzo e di percezione.
Al contrario, dunque, dell’idea diffusa secondo la quale l’attuale inflazione di immagini le priva di contenuto e le banalizza, le creazioni fotografiche di Cristina Consoli e Mario Di Gioia sviluppano dei nuovi modi di vedere, di rappresentare e di comprendere queste trasformazioni, in una contrapposizione virtuosa di immagini dove la luminosità dei paesaggi di Di Gioia entra quasi in competizione con l’estremo pudore che traspare dai volti in bianco e nero, e dalle scene di vita di Consoli.
Quella dei due artisti è un’esperienza che restituisce una chiave di lettura della identità lucana proprio perché da ogni scatto in mostra si percepisce la veridicità dei propri valori.
Le realizzazioni fotografiche prossimamente troveranno ospitalità anche nell’abbazia di Montescaglioso.