Dopo il grande successo della prima tappa a Venosa e Melfi, Altofest Matera Basilicata 2019 si sposta in Val d’Agri, nei comuni di Sarconi e Moliterno, dove le comunità continueranno ad accogliere nelle proprie abitazioni artisti nazionali e internazionali, prima attraverso una residenza di due settimane, poi mediante appuntamenti aperti al pubblico. Dal 22 al 24 novembre 4 case, un centro culturale ed uno scuolabus ospiteranno 6 performance di teatro, danza e musica, con repliche nelle tre giornate.
A Moliterno Enzo Mirone, artista di Benevento, porta il suo “Ho stretto i pugni e sono nato”, un lavoro sulla persistenza, una riflessione su quel che resta di quello che non c’è più affidata alla compresenza e all’interazione di linguaggi diversi scarnificati nell’uso e intenzionalmente ridotti alla loro forma più elementare. Il croato Boris Kadin, con la sua “Orestea. Post-Truth” si focalizza sul post-spettatore come attore attivo e come collettivo/comunità. “The Free Besieged” della compagnia londinese fondata da due artiste greche Monamas Theatre Co, è una performance basata su un’opera incompiuta composta da Dionysios Solomos scritta in greco e italiano.
Sarconi ospita “The Last Zuppa” della compagnia tedesca O-Team, uno spettacolo interattivo che parla di regole, sicurezza, casa, paura, comunità e fine del mondo. Antonino Talamo, artista napoletano, in “Cosaltro Esperimenti” crea un concerto, in movimento, su uno scuolabus. La città intorno. La musica dentro. Il primo passo è costruire quel silenzio necessario ad azzittire le scansioni ritmiche della quotidianità urbana che ci sovrasta. Solo allora la visione si fa chiara, e la musica che batte dentro si affaccia allo stupore del silenzio. Allora appare il paesaggio. Tra arte performativa e figurativa, “Uniforme” dell’artista belga Sabina Scarlat, si compone di una installazione abitata e trasformata dal performer. Il lavoro crea e rivela un dialogo, costruttivo e distruttivo allo stesso tempo, tra differenti forze appartenenti alla natura e alla società umana. La costruzione dello scenario è un’operazione che si estende allo spettacolo stesso, così come la sua gioiosa distruzione.
La programmazione nelle abitazioni sarà preceduta, nella giornata di giovedì 21 novembre dalle 19:00 alle 21:00 nella BiblioMediateca Comunale “G. Riacioppi” di Moliterno, da un’Agorà, assemblea a porte aperte in cui i cittadini della comunità accogliente si confrontano con quelli che ospiteranno la tappa successiva del progetto. Il Centro Panta Rei di Sarconi, già luogo di performance, ospiterà inoltre, nella giornata di domenica 24 dicembre dalle 11:30 alle 13:30, Voice Over, la conversazione con gli artisti trasmessa in diretta sulla webradio del festival all’indirizzo bit.ly/WRAltofestMatera
Gli orari e gli indirizzi delle abitazioni che ospiteranno la programmazione sono disponibili su www.materaevents.it e su www.altofest.net nella sezione “Altofest Matera Basilicata 2019”. Per accedere agli spettacoli è necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione. Un’ora prima dell’inizio degli spettacoli verrà aperta una lista d’attesa per consentire gli accessi in caso di no-show. L’Agorà e il Voice Over sono invece ad accesso libero fino a esaurimento posti. Nella giornata di sabato i comuni di Moliterno e Sarconi potranno essere raggiunti tramite il servizio navetta con partenza da Matera, Piazza Matteotti. Per informazioni sugli orari di partenza e per le prenotazioni: tel. 0835 314233 – escursioni@ridolaviaggi.it – www.ridolaviaggi.it
Biografie
Enzo Mirone (1973). Attore, regista, video – maker e, all’occorrenza, musicista. Incontra e mette in bilico a mezzo dei suoi principali progetti/laboratorio chiunque sia disposto a condividere la sua poetica e le sue visioni. Si dà briga, quindi, di spremersi idee e di realizzarle coinvolgendo, eterni passeggeri, pochi vicini di culla/banco. Operina, di queste, è l’ultima arrivata.
Boris Kadin (1980) è un artista croato attivo a livello internazionale che spesso, nei suoi progetti, radicalizza e interroga il proprio ruolo di performer. Kadin realizza spettacoli, media art e film. Attraverso lo studio dei processi linguistici e di comunicazione, crea opere che generano significati diversi: lo spazio diventa tempo e la lingua diviene immagine. Boris Kadin si è esibito in molti Festival e contesti internazionali, a Marsiglia, New York, Atene, Barcellona, Lubiana, Belgrado, Praga, Parma, Dusseldorf. E’ membro di HDLU (associazione croata per le arti visive), Via Negativa (Ljubljana, Slovenia), Vasistas (Athens/Marseille-based company) e Happy Gorilla Dance Company di Bergen, Norway. Boris è un filosofo, un essere libero, un attivista, un artista. Un padre.
Monamas Theatre Company, fondata dalle artiste greche Chrysanthi Avloniti & Anna Kritikou, è una compagnia teatrale internazionale con sede a Londra. Il lavoro di Monamas si fonda sull’alterazione delle convenzioni tradizionali di spazio, movimento, linguaggio e regole teatrali. Ogni esibizione è il frutto di lunghi periodi di ricerca, sperimentazione e sviluppo.
O-Team è una compagnia teatrale indipendente. È stata fondata nel 2005 e ha sede a Stoccarda, in Germania. Attualmente è composta da Nina Malotta, Samuel Hof, Antonia Beermann, Folkert Dücker e Pedro Pinto. Il gruppo collabora anche con altri artisti, musicisti e specialisti legati ai singoli progetti. Sviluppano un lavoro costante di ricerca teatrale con l’obiettivo principale di sviluppare stati scenici eccezionali che sfidano il pubblico a mettere in discussione la propria posizione. La forma dei progetti si evolve tematicamente, riferendosi alla performance, a la teatro di narrazione, alla manipolazione di oggetti, all’azione urbana e a formati immersivi. Ad oggi, sono stati creati più di 25 progetti teatrali, che sono stati presentati in numerosi festival in Germania e all’estero.
Antonino Talamo, Musicista, Percussionista, Strumentista Live & Studio Recording. Capace di un virtuosismo ludico con cui dosa sonorità e ritmi, creando estemporaneamente partiture travolgenti in cui si incrociano le fonti disparate, dall’elettronico al tribale, con una spiccata capacità di coinvolgere il pubblico in un qui ed ora inatteso, continuamente sorprendente. In lui si incrociano i linguaggi musicali del sud del mondo.
Con un background eclettico, Sabina Scarlat è una performer, coreografa, curatrice e psicologa che vive a Bruxelles. Ha studiato danza al Conservatorio Nazionale di Bucarest e psicologia all’Università di Bruxelles. Nel 2010 crea Garage 29: uno luogo aperto alla ricerca e alla creazione per le arti dello spettacolo, in cui sviluppa un programma di residenze e presentazioni pubbliche, offrendo a coreografi emergenti l’occasione di sperimentarsi. I suoi lavori sono stati presentati in Belgio, Francia, Olanda, Romania, Lituania.