“Archeologia del materano. La grotta e la capanna”. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera si arricchisce di due nuovi spazi espositivi che diverranno parte dell’allestimento permanente del Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”. Prima di concedere la visita gratuita a materani e turisti presenti in sala la direttrice del Museo Ridola Anna Maria Patrone ha fatto gli onori di casa durante l’incontro al quale hanno partecipato anche il Soprintendente per i beni archeologici della Basilicata Antonio De Siena, l’assessore comunale all’urbanistica Ina Macaione e il presidente della Provincia di Matera Franco Stella.
Nel primo ambiente è riprodotta una cavità carsica a grandezza naturale all’interno della quale è simulata una frequentazione umana riconducibile al periodo compreso fra Paleolitico Superiore e Neolitico. Le pareti della grotta mostrano graffiti e pitture parietali che rinviano a evidenze delle contigue aree calabre e pugliesi; in un anfratto della caverna è riprodotta anche una sepoltura del Paleolitico Superiore.
L’altro ambiente presenta la ricostruzione di una capanna del periodo neolitico in scala reale, caratterizzata dalla presenza di un recinto per gli armenti, un focolare esterno e un forno per la cottura della ceramica. La capanna è arredata al suo interno con giacigli, pellami e stoviglie. Il suo alzato è visibile in sezione per evidenziarne l’interno fatto di pali portanti, di graticcio ligneo e intonaco di argilla cruda.
I due nuovi spazi espositivi sono organizzati seguendo le tecniche dell’archeologia sperimentale e rientrano in un percorso didattico che comprende la mostra realizzata per il centenario del museo, con le principali ricerche effettuate nel territorio materano dal suo fondatore (Domenico Ridola. Un Conservatore Rivoluzionario), la grotta, una selezione di materie prime utilizzate nella Preistoria, la capanna e la mostra relativa allo scavo del villaggio neolitico di Trasanello ubicato alla periferia nord di Matera. (Trasanello.. quattro passi nella Murgia preistorica).
Gli orari di apertura della mostra sono i seguent: lunedì 14-20; martedì-domenica 9-20. Il costo del biglietto è di 2,50 ma nella giornata di sabato 28 settembre è previsto l’ingresso gratuito dalle ore 9 alle ore 20 in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
La fotogallery relativa all’inaugurazione della mostra “Archeologia del materano. La grotta e la capanna” (foto www.sassilive.it)
Come è deludente vedere che viviamo in una città con un senso culturale inesistente. i Materani si interessano soltanto al calcio. In una terra come questa ci troviamo di fronte a gente che la mattina si alza per commentare le notizie di calcio prima ancora che vengano pubblicate, mentre quelle culturali possono fare anche la muffa, tanto non sono importanti. L’importante è sapere quanti punti ha il Matera, chi è l’arbitro della prossima partita o quale paio di scarpe ha indossato Columella per vedere l’ultima amichevole. E poi mi vengono a parlare di candidatura a Capitale della Cultura 2019… ma quale cultura… quella che forse faceva meglio a rimanere sotterrata sotto cumuli di terra per posteri magari più coscienziosi dei “Materani” attuali.