Sabato 5 marzo 2016, alle ore 18, nella Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano di Longiano, sede della Fondazione Tito Balestra che accoglie la ricca collezione del poeta romagnolo, riprendono gli appuntamenti con gli autori de Le ali della libellula, a cura di Flaminio e Massimo Balestra.
Il primo appuntamento vedrà la presenza dello storico dell’arte Giuseppe Appella che, in occasione dell’uscita del suo recente volume: “Arte del Novecento in Basilicata. Da Joseph Stella a Giacinto Cerone, 1896-2004” (pubblicato dall’APT nella collana “Basilicata in tasca”), terrà una conversazione su Tito Balestra e la Lucania.
Il libro ricostruisce, con l’agilità necessaria a una guida che per la prima volta ritesse la singolare storia del Novecento lucano, quanti e quali artisti hanno partecipato alle fasi più creative delle ricerche espressive del secolo appena trascorso. Il racconto è chiuso tra due date: la partenza per New York di Joseph Stella e la morte a Roma di Giacinto Cerone. Tra Stella e Cerone si muovono artisti autoctoni e lucani d’adozione, operanti a partire dalla fine Ottocento, fino a raggiungere lungo tutto il Novecento quella modernità priva di isolamento, esclusivamente proiettata a mettere in luce i vivi tesori ambientali e culturali della Basilicata. Vi è dunque, al centro, un racconto storico, lo stesso che il MIG. Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant’Andrea (PZ) ha iniziato nel 2011 raccontando la Storia della Grafica Europea, mostrando in che modo ha preso vita il simbiotico legame del Mezzogiorno d’Italia all’Europa.
In questo racconto, un posto preciso tocca a Tito Balestra (Longiano 1923-1976), poeta satirico amico di Raimondi e Parronchi, di Vittorini e Palazzeschi, di Alvaro e Consagra, di Delfini e De Pisis, di Flaiano e Guttuso, ovvero di tutti i personaggi più importanti della cultura letteraria e artistica del dopoguerra, Mafai, Ungaretti e Sinisgalli compresi. Collaboratore storico di giornali e riviste quali Avanti!!, La Fiera LetterariaIl Progresso d’Italia, L’Italia Socialista, L’Europa Socialista, Il Nuovo Corriere, Botteghe Oscure, Il Contemporaneo, Tempo Presente, Il Mondo, Il Caffè, Letteratura Balestraha pubblicato con Garzanti due libri fondamentali: Se hai una montagna di neve tienila all’ombra e Quiproquo, con una nota di Attilio Bertolucci. Anche Balestra, sulla scia degli amici Giuseppe Appella, Mario Trufelli, Franco Palumbo, Mario Cresci, Aldo Musacchio, Ginetto Guerricchio, Leonardo Sinisgalli, Michele Parrella, Vito Riviello, scende, insieme a Maccari, a Potenza e a Matera, presenta il suo libro di poesie e la mostra di disegni di Mario Mafai, stupisce Papa Rocco e Francolino al Casino del Diavolo, si avventura alla scoperta dei cibi e dei vini lucani, da Tricarico a Senise, da Castronuovo Sant’Andrea a Sarconi, da Aliano a Tursi. Forse, per la prima volta, in Lucania, attraverso un poeta di Romagna, si avverte quanta cultura ci sia dietro ai cibi di ciò che ancora viene chiamata civiltà contadina.
Il giorno seguente, domenica 6 marzo 2016, alle ore 17, si inaugura, alla presenza dell’artista, la mostra “Kengiro Azuma in Lucania. Terrecotte e opere grafiche”, a cura di Giuseppe Appella.
L’opera dell’artista giapponese, trasferitosi in Italia, a Milano, nella seconda metà degli anni Cinquanta, prima allievo e poi assistente di Marino Marini fino al 1980, si caratterizza per una sintesi dell’arte Zen e della lezione di Marino Marini e di Lucio Fontana. Il rapporto di Azuma con la Lucania inizia nel 2009, in occasione del decennale della morte di Vanni Scheiwiller, prosegue nel 2010 con la grande antologica materana nelle chiese rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, si cementa negli anni successivi, quando comincia il giro del Vulture e della Lucania interna, tra Val d’Agri e Sinni, con punto di riferimento Castronuovo Sant’Andrea e il MIG. Museo Internazionale della Grafica dove tiene, dal 26 settembre al 6 dicembre 2015, una sua mostra dell’opera grafica messa a confronto con quella del suo maestro Marino Marini. Nella stessa occasione, affiancandosi all’Atelier “Guido Strazza”, dona al MIG il suo Atelier litografico, completo di torchio e di pietre.
La mostra, quasi un’ideale coronamento all’impegno che gli artisti (a partire da Pietro Consagra, 1978) hanno dispiegato nella Regione, contribuendo non poco al successo di Matera 2019, è stata realizzata in collaborazione con il MIG. Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo di Sant’Andrea (PZ), che ha messo insieme tutte le opere (sculture, ceramiche, disegni, opere grafiche) realizzate da Azuma in Lucania tra il 2009 e il 2015. Resterà aperta fino al 10 luglio 2016.