Si è conclusa il 23 settembre la residenza-studio “Del tempo fossile”, nel Parco Nazionale del Pollino, primo appuntamento di “Ka art.Per una cartografia corale della Basilicata”, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019co-prodottodall’associazione ArtePollino e la Fondazione Matera-Basilicata 2019, a cura di Katia Anguelova, sul tema del dossier di Matera 2019Riflessioni e Connessioni.
I cinque artisti coinvolti, Silva Agostini, Bora Baboçi, Camilla Salvatore, Cosimo Veneziano, PleuradXhafasono statiselezionati da Claudia Losi, artista piacentina da sempre attenta al rapporto tra essere umano e natura,e Adrian Paci, artista albanese tra i più noti nel panorama internazionale,con il supporto di Francesco Pedrini, artista e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bergamo.Attraverso una serie di cammini, il gruppo ha potuto conoscere la natura, la storia, la cultura dell’area protetta più grande d’Italia. La residenza aveva, infatti, lo scopo di rendere densa e ricca di significato la scoperta della Basilicata e del Pollino per osservare da vicino un territorio per molti versi ancora sconosciuto.
Gli artisti, italiani e albanesi, attraverso il cammino hanno scoperto luoghi e incontrato persone, hanno intrecciato storie di comunità con storie di natura. ArtePollino ha voluto fornire informazioni e stimoli, a volte anche complessi, affinché i giovani artisti potessero avere il maggior numero di elementi sui quali riflettere successivamente nella fase di elaborazione delle opere.
Claudia Losi e Francesco Pedrini, insieme ai membri dell’associazione,hanno reso ancora più intensa l’immersione dei cinque giovani artisti nel territorio del Pollino, mettendo in evidenza le caratteristiche uniche di un’area naturale protetta composta di rocce dolomitiche, bastioni calcarei, grotte carsiche, inghiottitoi, accumuli morenici, ma anche l’avvicendarsi nel territorio di popoli e di culture provenienti da luoghi diversi.
Durante la residenza snon poteva mancare la visita a Matera, Capitale europea della Cultura 2019, che attraverso progetti comeKa art entra in connessione con l’intero territorio della Basilicata.
La residenza ha visto il coinvolgimento di Rosangela Palmieri, guida del Museo di San Paolo Albanese esperta di cultura e tradizioni locali, che ha accompagnato il gruppo nella visita alla piccolissima comunità, minoranza etnico-linguistica di origine albanese, nel versante nord-orientale del Pollino;
Egidio Calabrese responsabile del Pollino Unesco Global Geopark dell’Ente Parco Nazionale del Pollino che, con le sue parole, ha reso possibile un viaggio nel tempo attraverso la geologia;
Quirino Valvano esperto di tradizioni musicali e costruttore di strumenti come la zampogna e la surdulina. Tutte queste persone, con i loro racconti, le loro competenze e soprattutto le emozioni trasmesse, hanno arricchito ancor di più l’esperienza vissuta dal gruppo.