Questa mattina nella sala “Mandela” del Comune di Matera è stata svelata ai giornalisti l’opera “Prato rosso” del 1986, donata al Comune dall’artista bernaldese ottantacinquenne Salvatore Sebaste. L’artista è stato accolto dal sindaco Domenico Bennardi e dall’assessore alla cultura Tiziana D’Oppido.
Residente a Metaponto da 65 anni, ma operativo anche tra Bologna e Milano, Sebaste vuole proseguire così la linea di condivisione istituzionale e comunitaria delle sue creazioni. La tela farà bella mostra di sé nella sala “Mandela” del municipio, storica sede istituzionale di incontri pubblici, conferenze stampa e matrimoni civili. Tutti potranno ammirare l’opera realizzata da Sebaste nel lontano 1986, ispirandosi al rosso porpora di un grande campo di papaveri alla periferia di Metaponto. L’artista ha raccontato che l’ispirazione gli è venuta stendendosi sul campo di papaveri e guardando il cielo, quindi fondendo il rosso intenso della terra metapontina con l’azzurro e il bianco delle nuvole in viaggio. L’artista non crea, ma interpreta e decodifica la realtà, ha detto Sebaste, offrendo al fruitore dell’opera tante possibili interpretazioni di essa a seconda della propria sensibilità. La condizione per poter ricevere il Prato rosso, era di doverla esporre perché nell’atto di donazione c’è questa unica prescrizione. Così il sindaco, Domenico Bennardi, con l’assessore alla Cultura Tiziana D’Oppido, si è subito attivato per trovare quella location vicina alle opere di Ortega, grande amico di Sebaste, che circondano il prato rosso. «Pittore, scultore e incisore, Sebaste in Basilicata è stato folgorato nel 1959 dalla bellezza del territorio. -ha commentato il sindaco- Ringrazio il Maestro per questo atto di grande generosità; del resto lui è stato anche presidente del prestigioso circolo “La Scaletta” a Matera. Mi fa piacere per la presenza dell’avvocato De Ruggieri, con il quale collaborò negli anni ’70 incontrando intellettuali, scrittori e artisti, come appunto Josè Ortega. Per questo ho voluto affiancare la sua opera a quelle del Maestro Ortega, per riprodurre lo spirito creativo di quegli anni, quando ha conosciuto Levi, Guerricchio e Treccani. Ringrazio la responsabile dell’ufficio di Piano, Caterina Rotondaro, per aver favorito questo incontro con Sebaste. L’opera sarà inventariata e rientrerà a pieno nel patrimonio del Municipio di Matera. Grazie a Sebaste, ricercatore e artista creativo e sperimentatore. Lui non si è mai fermato, ispirandosi al territorio suggestivo della Magna Grecia». Sebaste ha raccontato la genesi della sua creatività e dell’opera donata al Comune, definendo l’arte come scienza e ricerca continua.
Sebaste è un artista molto noto nel panorama nazionale, con studi a Metaponto, Bologna e Milano. Pittore, scultore e incisore, ha conseguito la maturità artistica all’Istituto d’Arte di Lecce e al Magistero di Belle Arti di Firenze. Si è perfezionato, poi, nelle tecniche incisorie presso lo studio calcografico di Mario Leoni a Bologna. A Bernalda dal 1966, il suo laboratorio calcografico è punto d’incontro e di animazione culturale di artisti contemporanei. In questo studio ha stampato, nel 1980, otto acqueforti di Joseph Beuys, le uniche realizzate dall’artista tedesco. Dal 1975 al 1977 è stato presidente del circolo culturale “La Scaletta” di Matera, dove ha fondato, con altri amici artisti, la “Scuola libera di grafica”. Nel 1992 ha esposto i suoi libri d’arte a “The Museum of Modern Art” di New York ed è inserito nel catalogo “The artist and the book in twentieth – century Italy”, a cura di Ralph Jentsch (Ed. Allemandi, Torino). Nel 1994 ha partecipato alla mostra del libro d’arte al Museo Guggenheim di Venezia ed è presente nel catalogo de “I libri d’artista italiani del Novecento” (Ed. Allemandi, Torino). Dal 1956 ad oggi ha realizzato numerose e importanti rassegne Personali e Collettive in Italia e all’estero.
La fotogallery della cerimonia (foto www.SassiLive.it)