Riportiamo di seguito le riflessioni dell’artista materano Franco Di Pede sulla biennale lucana “L’arte non è cosa nostra”.
In passato due donne critici d’arte, Anna D’ Elia e Mariadelaide Cuozzo, ambedue insegnanti all’Università di Basilicata hanno già fatto tentativi di scrivere una storia dell’arte contemporanea della Basilicata.Ben venga oggi, il tentativo di Vittorio Sgarbi al quale va riconosciuto il merito di aver inserito nella selezione operata per la 54ª Biennale di Venezia, le opere di alcuni artisti lucani (esposte dal 10 ottobre scorso e fino al 27 novembre presso la Galleria Civica di Palazzo Goffredo a Potenza).Decisione di includere o meno alcuni artisti nati e operanti in Basilicata pittosto che tanti emigrati è argomento di discussione in questi giorni. Quella di Potenza, a mio avviso, è risultata una buona collettiva di opere apparentemente selezionate e comunque dal tema non rispettato di quello del 150° dell’Unità d’Italia.Mettere insieme artisti e opere, oggi in Basilicata è una questione non semplice. Non facile quindi è stata la scelta operata da Sgarbi a cui va il mio plauso, anche se avrei voluto che per un senso di correttezza si fosse occupato personalemente della scelta, anziché delegarla a persone non sempre ben informate. Quanto alla mostra avrei voluto vedere in tempo utile un catalogo, oltre a eventuali scambi con altre regioni italiane. Un suggerimento in fine, voglio dare a Sgarbi ed è quello di tenere conto, in avvenire, dei due cataloghi che ritengo indispensabili per una conoscenza della storia dell’arte in Basilicata: “Pittori lucani dell’800 e dei primi del ’900” a cura di Salvatore Abita e “Artisti materani tra ’800 e ’900” a cura di Franco Di Pede. Quanto alle istituzioni locali spero che non facciano cadere nel dimenticatoio questa “Biennale lucana”. È giunto il tempo di costituire un “archivio” regionale di artisti, poeti, scrittori e fotografi lucani.
Seminario su arte Contemporanea, interviene Mastrosimone
“La mostra dal titolo L’Arte non è cosa nostra, curata da Vittorio Sgarbi, ed allestita presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo a Potenza, rappresenta un immenso lavoro di ricerca sugli artisti contemporanei. E’ un avvenimento senza precedenti, teso a documentare, in occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, lo stato dell’arte italiana contemporanea attraverso un’interessante ricognizione degli artisti italiani viventi e operanti negli ultimi dieci anni”.
E’ quanto dichiara l’assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport -Rosa Mastrosimone- in occasione del seminario “Arte Contemporanea in Basilicata” in corso presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo di Potenza.
“La discussione di oggi -afferma l’assessore Mastrosimone- sta molto a cuore alla Regione Basilicata ed in particolar modo al presidente De Filippo, assente questa sera solo perché trattenuto da impegni istituzionali. La Regione ha promosso questo progetto -dichiara l’assessore alla Cultura- con l’obiettivo di mettere a disposizione dei tanti artisti lucani talentuosi una giusta ribalta. La mostra è stata organizzata con un profondo senso di democrazia e nel rispetto degli ideali del 150° dell’Unità di Italia. L’esposizione di 43 opere tra dipinti, sculture, fotografie e installazioni, -evidenzia infine Mastrosimone- consente anche ai nostri artisti di poter esprimere la sensibilità e la specificità della Basilicata, col fine di tracciare una mappatura, mai realizzata prima della storia dell’arte contemporanea, in tutte le sue declinazioni”.