Ottimi risultati e grande partecipazione in tutti i musei del Polo regionale della Basilicata per la Notte dei Musei, che si è svolta lo scorso sabato nell’ambito della Festa dei Musei del 21-21 maggio, in corrispondenza della Giornata Mondiale dell’ICOM.
Le due giornate hanno visto proficuamente impegnati con attività e aperture straordinarie tutti i musei della rete, distribuiti sull’intero territorio regionale. Il risultato più significativo della manifestazione, che si è inteso dedicare a tutti i pubblici a partire dai bambini, si è avuto nei musei che stanno rafforzando il rapporto con le comunità locali, da Matera a Venosa a Potenza a Policoro, dove il Polo museale ha avviato da alcuni mesi – in occasione delle domeniche gratuite – laboratori didattici, svolti in collaborazione con Associazioni culturali e professionisti esterni. Interventi accoglienti e accessibili che hanno rinsaldato il rapporto dei più piccoli e dei loro familiari con le strutture museali del nostro territorio.
Con questo nuovo appuntamento la Direzione del Polo Museale della Basilicata conferma e consolida la propria strategia culturale, incentrata sulla costruzione del sistema museale regionale a partire dal rafforzamento di un’attiva rete museale statale [da Matera a Potenza, da Melfi a Venosa, da Muro Lucano a Grumento Nova, da Metaponto a Policoro e Tricarico]. Un sistema che veda protagonisti tutti i musei e luoghi della cultura della nostra regione, che devono diventare “case della cultura per tutti”, concreti punti di riferimento culturali per le nostre comunità. Il nostro contributo per rendere vicino, condiviso e sempre più vissuto il percorso verso e oltre Matera – Basilicata 2019.
In queste due intense giornate, i Musei hanno riaperto le porte a una vera e propria full immersion, anche fuori dal normale orario di apertura, con attività che hanno spaziato dalla musica ai laboratori creativi, dalla narrazione delle collezioni alla fotografia.
Riassumiamo rapidamente le tappe più significative della Notte dei Musei che ha preso avvio dalla diffusione della cartolina-programma disegnata da Mauro Bubbico e distribuita al Mercato rionale di Piccianello a Matera, con il chiaro intento di portare di nuovo il Museo fuori dal Museo, come si è fatto – con specifiche e mirate iniziative che verranno presto ripetute anche in altre città – in alcuni quartieri popolari di Matera [Spine Bianche, Serra Rifusa e Serra Venerdì].
Ad accogliere i visitatori al Museo di Palazzo Lanfranchi ci ha pensato la direttrice Marta Ragozzino, che ha voluto presentare in maniera irrituale lo speciale allestimento temporaneo predisposto per la delegazione del G7 Finanze. «Nostra volontà – ha detto Ragozzino – è condividere con i cittadini, con gli abitanti culturali di Matera e del nostro territorio, un evento particolare che non deve rimanere patrimonio di pochi, bensì essere goduto dalla nostra comunità intera, principale protagonista della vita del museo».
La Direttrice ha illustrato al pubblico i due Bracci Reliquiari di Sant’Eustachio e San Biagio provenienti dal Museo Diocesano di Matera [riprodotti sulla cartolina della nostra Festa] e il loutrophoros della Collezione Rizzon – e ha introdotto lo psicoterapeuta Piero Caforio che ha dato vita a impegnato in un inedito e originale laboratorio emozionale sul grande telero di Carlo Levi Lucania ’61, che ha visto la partecipazione attiva del pubblico.
Contemporaneamente si svolgeva nella Sala delle Arcate – dove sono allestite ancora per pochi giorni le mostre Camera non vista [fotografie di Giuseppe Maino] e Luigi Guerricchio. Ricordi di Via del Liceo – il laboratorio didattico per bambini Il Mercante della Murgia condotto da Marica Montemurro e Marika Coronato. I bambini hanno inventato e disegnato delle storie liberamente ispirate ad alcuni soggetti della famose carte da gioco [che riproducono la flora, la fauna, i monumenti, i mestieri tradizionali dell’Alta Murgia] disegnate da Guerricchio e stampate da Dal Negro di Treviso.
Sempre al Museo di Palazzo Lanfranchi si è tenuta la performance Sign, ideata da Palma Domenichiello / Associazione La Fenice. Brevi interventi – nelle salette Guerricchio / Cresci – di giovanissime danzatrici che hanno creato un “cortocircuito” tra il movimento dei corpi e le opere esposte.
Al Museo Ridola una colorata e suggestiva illuminazione ha fatto da scenografia al concerto della musicista lucana Daniela Ippolito, originaria di San Mauro Forte, che ha suonato l’arpa portativa di Viggiano, spaziando attraversando generi musicali diversi, dal popolare alla canzone d’autore, dal jazz al folk.
Hanno risposto bene anche il Museo Archeologico di Potenza dove – in collaborazione della Soprintendenza ABAP della Basilicata – è stata allestita la mostra fotografica Impressioni in bianco e nero. Una passeggiata nella villa di Malvaccaro e si sono tenuti il concerto di musica classica del violoncellista Paolo Miccolis e lo spettacolo di Dino Giordano Dopo 50 anni – Dino Giordano – metà vita in un altro posto. Storia di vita, canzoni, America… e il Museo Archeologico di Melfi dove si è esibita la musicista e musicologa Giuliana De Donno che nel corso del concerto ha tenuto una lezione informale sull’arpa classica.
A Venosa, all’illuminazione [del tutto eccezionale] e apertura notturna del Parco Archeologico, hanno fatto seguito nel Castello Pirro del Balzo la manifestazione Una storia mai raccontata: un mito da favola e la mostra Uguaglianza nella Diversità, accompagnati dalla Banda senza problemi del Centro di Riabilitazione Padri Trinitari che da tempo utilizza la musica come strumento di comunicazione per intervenire a livello educativo, riabilitativo e terapeutico.
Un risultato veramente soddisfacente che ripaga dell’impegno profuso da tutto il personale in servizio nelle strutture museali, a cui la Direzione del Polo esprime il proprio ringraziamento.