Mercoledì 1 maggio 2013 il Fai garantisce una nuova apertura del Castello Tramontano a Matera nella fascia oraria che va dalle 9,30 alle 18,30. L’ accesso avverrà ogni 15 minuti per ciascun gruppo da 25 unità. Non si richiede la prenotazione. E’ garantita la corsia preferenziale ai soci e agli amici FAI e a quanti desiderino iscriversi in loco, al momento. Il desiderio di conoscere o meglio di appropriarsi del loro passato, come la lotta dei materani contro le vessazioni del regime feudale rappresentato dal conte di Matera Gian Carlo Tramontano, a difesa dell’autonomia della Universitas, ha portato, nelle due Giornate di Primavera del FAI il 23 e 24 marzo, alcune migliaia di cittadini a visitare il castello fatto erigere dal tiranno nei primi anni del Cinquecento, nel periodo della dominazione spagnola nell’Italia
meridionale.
Il maniero è stato vissuto nei secoli come il simbolo della sopraffazione, ma anche della insofferenza e della conseguente voglia di riscatto da parte del ceto dirigente e della popolazione materana.
La Delegazione FAI di Matera allo scopo di soddisfare la crescente richiesta di visita ha riaperto i cancelli della fortezza il primo Aprile, con crescente numero di curiosi.
Mercoledì 1 maggio 2013 il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Massimo Bray, subito dopo il suo insediammento, ha immediatamente disposto l’apertura gratuita dei Musei statali, precedentemente concordata tra la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale e le Organizzazioni Sindacali.
In una sua breve dichiarazione il Ministro ha ringraziato il personale del Mibac per l’apertura straordinaria dei musei, dei siti archeologici e dei luoghi della cultura, sottolineando che il provvedimento è stato adottato «per favorire un’ampia partecipazione dei cittadini, i quali potranno scegliere di celebrare questa festa dedicando il loro tempo alla scoperta o alla riscoperta dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese».
La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata ha aderito con entusiamo a tale iniziativa, assicurando l’apertura del proprio Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata per l’intera giornata, dalle ore 9 alle ore 20. In questa occasione i visitatori potranno ammirare le pregevoli sculture lignee esposte alla mostra Basilicata.Tradizioni, Arte e Fede allestita nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano, a Natale dello scorso anno.
La Soprintendenza, inoltre, è impegnata in questi giorni a mettere a punto un ricco programma di attività per la Notte dei Musei, che si terrà il 18 maggio 2013.
Nella giornata del 1° maggio saranno aperti con ingresso gratuito i Musei statali della Basilicata dalle ore 9 alle ore 20 e le Aree archeologiche dalle ore 9 a un’ora prima del tramonto.
Anche il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola di Matera apre al pubblico dalle ore 9 alle ore 20 le collezioni permanenti e le Mostre in corso: “Domenico Ridola, un conservatore rivoluzionario” e ” Trasanello….quattro passi nella Murgia preistorica “.
Di seguito la lista dei Musei lucani aperti il 1° maggio 2013.
Potenza – Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”
Matera – Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata
Matera – Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”
Melfi – Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino”
Venosa – Museo Archeologico Nazionale di Venosa e Area Archeologica della città romana
Muro Lucano – Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano [orario 14-20]
Grumento Nova – Museo Archeologico Nazionale dell’alta Val d’Agri e Area archeologica di Grumentum
Maratea – Sede espositiva di Palazzo De Lieto [orario 8-14]
Tricarico – Sede espositiva di Palazzo Ducale [orario 14-20]
Bernalda / Metaponto – Museo Archeologico Nazionale di Metaponto e Area archeologica
Policoro – Museo Archeologico Nazionale della Siritide e Area archeologica di Siris-Herakleia
Sono stato al Museo Ridola stamattina, tutto molto bello, dal paleolitico alla Magna Grecia, però il nostro è l’unico museo nazionale ad avere ancora le descrizioni dei vari oggetti solo in italiano.
Oggi c’erano turisti stranieri (inglesi, tedeschi ecc.) che avrebbero voluto avere delle spiegazioni su quello che stavano vedendo ma non c’era un rigo in inglese né nell’area paleolitica-neolitica né in quella greca.
Questo è solo un piccolo suggerimento per la capitale EUROPEA della cultura….
bravo francesco. ma con che faccia ci presentiamo??? non vorrei che fosse solo un modo per racimolare un po di soldini grazie ad i finanziamenti… per qualche pranzo magari. come diceva andreotti: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca
Quante città possono vantarsi di aver ritrovato nel PROPRIO territorio reperti come quelli conservati al Ridola? Non tante, quindi stiamo parlando di un patrimonio spendibile benissimo per diventare capitale europea… però poi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua per delle cazzate come quelle delle traduzioni. E chissà quante altre piccole e grandi cose limitano le potenzialità di Matera……