E’ andato in scena questa sera nella corte dell’Ex Ospedale di San Rocco a Matera lo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio” di Fondazione Matera 2019 e Associazione Maria Santissima della Bruna. Di seguito i particolari.
Comporre e scomporre un’opera d’arte frutto del lavoro corale e appassionato di un gruppo di persone è l’elemento che accomuna la tecnica settecentesca dei Tableaux Vivants e la lunga tradizione del carro trionfale della Madonna della Bruna. Nell’ambito delle celebrazioni della 634° edizione della Festa della Bruna, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’Associazione Maria SS della Bruna, in collaborazione con il Museo nazionale di Matera, hanno presentato lo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio”, per la regia di Dora De Maio, in collaborazione con Mauro Milanese.
Lo spettacolo rappresenta l’esito del laboratorio teatrale “L’ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi” realizzato nel mese di giugno dalla Compagnia Ludovica Rambelli, cui hanno preso parte 14 cittadini che hanno risposto alla chiamata pubblica lanciata dalla Fondazione e dall’Associazione. Un gruppo eterogeneo, composto da persone giovani e meno giovani fra lavoratori, studenti, pensionati, provenienti da Matera e della provincia di Bari, alcuni già protagonisti, altri alla prima esperienza nelle progettualità di partecipazione attiva durante Matera 2019, si è messo in gioco a livello fisico e mentale, per entrare in relazione profonda con l’altro e lavorare insieme alla ricostruzione umana delle tele del Caravaggio.
Durante lo spettacolo, il pubblico ha assistito alla composizione dal vivo di 26 fra i più celebri quadri dell’artista, fra cui la Deposizione, la Morte della Vergine, la Madonna dei Pellegrini, il martirio di Santa Lucia, realizzati sia dai cittadini coinvolti nel laboratorio, sia dagli attori professionisti della Compagnia Ludovica Rambelli, famosa per la tecnica dei Tableaux Vivants. Sulle note dei più celebri compositori di musica classica come Mozart e Bach, arte pittorica e arte teatrale si sono sovrapposti gradatamente fino a coincidere in maniera perfetta.
«La forza di questo lavoro – spiega la regista Dora De Maio che ha coordinato il laboratorio con i cittadini a Matera – è data dal fatto che è al contempo lavoro su se stessi e lavoro corale: imparare una nuova forma di relazione, in cui l’altro viene prima di me e in cui non posso fare senza di lui e viceversa; saper camminare insieme, seguendo lo stesso ritmo, la stessa direzione ed essere capaci per un istante di fermare il tempo e restituire agli occhi dello spettatore la meraviglia, un breve stato di grazia in cui il quadro si manifesta, ma non per mia volontà, solo grazie all’incontro di corpi, che senza darsi alcun segnale, decidono di fermarsi, passando dall’ombra alla luce, rinunciano insieme alla propria individualità e danno vita a Madonne, Santi e poveri Cristi. Proprio seguendo le orme di Caravaggio, diventiamo modelli da dipingere, dopo aver preso il divertimento di creare un costume con pochi drappi e una scena con semplici oggetti. La nostra ricerca non mira a una bellezza estetizzante e vuota, bensì a una bellezza sublime, data dall’unicità di ogni essere umano».
VIDEO TABLEAUX VIVANTS DA CARAVAGGIO – PARTE 1
VIDEO TABLEAUX VIVANTS DA CARAVAGGIO – PARTE 2
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)