Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio 1951. Negli anni 63-64, ancora tredicenne, inizia a frequentare lo studio del Maestro Pio Semeghini; frequenta poi le scuole tecniche ed è sempre più presente, intorno agli anni 67-69, negli studi veneziani di Novati, Gamba, Seibezzi. Sempre in questo periodo, conosce a Brescia Ottorino Garosio e Angelo Fiessi.
Nel 1970 terminati gli studi, si dedica all’equitazione con grande entusiasmo e contemporaneamente alla pratica della pittura fraternamente aiutato da Nantas Salvalaggio. In quegli anni si trova di fronte al primo, doloroso impatto con la realtà sociale e i suoi problemi. Egli entra nel mondo delle carceri, degli emarginati e della malavita, partecipa al clima d’impegno civile e diviene paladino degli handicappati, dei poveri, degli assistiti. Le sue tele, in un indirizzo artisticamente rivolto all’enigma del sentimento umano, ai suoi drammi e alle sue contraddizioni, riassumono colori melanconici e sofferti nella rappresentazione di figure impegnate. Lo studio culmina con lo sviluppo di dipinti sulla “Follia delle attese”, e sulla Resistenza: le sue Personali ricevono la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Nel 1980, dopo un percorso ricco di avvenimenti artistici e letterari inizia un periodo di rigenerazione interiore, di ricostruzione, col passaggio in breve tempo dalla figura al paesaggio. L’attenzione è rivolta inesorabilmente alla natura che Faccincani ama nella sua sacra totalità, diventando suo unico modello. Vi è un mutamento radicale del suo atteggiamento esistenziale e stilistico passando alla produzione di immagini di chiara derivazione impressionista, dai colori puri e accesi, tesi alle motivazioni culturali del 2000: la luce, il sole ed il racconto semplice.
E’ una pittura testimone di gioia e di serenità, nel contesto del recupero del figurativo e dei valori interiori.
Nel 2008 gli venne assegnato il premio “Personalità europea 2008” nel Campidoglio in occasione della XXXVIII^ edizione della “Giornata d’Europa”.
Ha collaborato, con molti pittori emergenti, incluso Stefano Ricciardi, anch’egli siciliano ed autore di opere ispirate all’impressionismo.
Lungo l’itinerario espositivo allestito negli ipogei di Piazza San Francesco l’artista proporrà alcuni dei suoi ultimi lavori dedicati a Matera. Una sorta di omaggio al cammino della città dei Sassi verso la candidatura a capitale europea della cultura per il 2019.
La mostra resterà aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 22 fino al 7 maggio.
Sapevo già, del maestro faccincani, ma le sue opere viste dal vivo, sono un’ occasione irripetibile, da non perdere, per chi come lui trasmette i veri colori della vita ad ampio raggio, sulla sfera di sfumature policrome e cristalline , dipinte con purezza d’animo e la saggia maestria proveniente dal suo cuore d’artista…
Tantissimi complimenti ancora e grazie per aver reso omaggio a questa nostra fantastica città dei Sassi, dove trasudano le memorie di un tempo scavate nel tufo e nella povertà di un’epoca, le cui origini, si persero nella notte di tutti i tempi…
(Vincenzo Fontanarosa-pittore impressionista)