Per celebrare i 150 anni dalla nascita del maestro austriaco Gustav Klimt sono in corso in Italia mostre a Milano, Venezia e Roma.
Anche l’artista materano Franco Di Pede lo scorso anno ha deciso di omaggiare il maestro Gustav Klimt presentando a Roma presso il prestigioso salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica un evento culturale organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e nel quale è stato presentato un dipinto su tela di 4,5 x 2,5 metri e un catalogo dal titolo”Requie post-necrosi di una città”.
Il direttore che all’epoca guidava il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, lo storico dell’arte Claudio Strinati, apprezzando l’iniziativa di Franco Di Pede ha dichiarato che l’artista materano è riuscito a creare, attraverso un rapporto analogico di una sua opera con il famoso “Bacio” di Klimt, una provocazione culturale di grande interesse.
Stesso risultato è stato ottenuto dal poliedrico artista materano grazie all’analogia figurativa con i “Papaveri” di Klimt e le “Corolle rosse” dipinte dal pittore dei fiori a Matera nella cripta rupestre del Peccato originale, su cui galleggiano le immagini vetero e neo testamentarie che riscuotono forte attenzione da parte di studiosi e visitatori provenienti da tutto il mondo.
Questo evento culturale è stato riproposto nella città natale del maestro austriaco e rappresenta un’occasione per sostenere la candidatura di Matera a Capitale europea per il 2019 e per esaltare l’opera di Franco Di Pede, già apprezzato e conosciuto per la sua attività culturale in molti paesi europei.
Michele Capolupo