Vittorio Sgarbi è alle prese con il suo prossimo imponente progetto espositivo che coinvolgerà circa 10.000 visitatori e appassionati d’arte al giorno, provenienti da tutto il mondo. Si tratta de “Il Tesoro d’Italia”, la mostra curata dal noto critico che aprirà i battenti in occasione dell’inaugurazione dell’Expo 2015 a Milano. Sgarbi ha selezionato personalmente circa 300 capolavori dell’arte italiana da Giotto fino ad oggi, tra i quali figureranno anche due opere dell’artista Mimmo Centonze.
Nell’ambito dell’Esposizione Universale nella mostra da lui curata, tra i maestri antichi Sgarbi ha ritenuto opportuno indicare la presenza dell’artista, rendendo noto da pochi giorni quali saranno le due opere sul tema dei capannoni che il critico ha scelto personalmente e che saranno allestite nello spazio espositivo museale all’interno del padiglione “Eataly” nella mostra da lui curata, che includerà capolavori dell’arte italiana dal Trecento fino ai nostri giorni provenienti da chiese, musei, istituzioni e importanti collezioni private.
“Ho elaborato una serie di iniziative volte a indicare i valori universali dell’arte italiana – sottolinea Vittorio Sgarbi – attraverso le più significative testimonianze milanesi, animando, come padiglioni espositivi, alcune sedi museali, fra le quali il Castello Sforzesco e il Cenacolo di Leonardo. Nell’area Expo ho concepito un’esposizione di capolavori scelti e articolati per regioni intitolata “Il Tesoro d’Italia”. Nel più importante padiglione, tecnologicamente attrezzato, “Eataly”, con un potenziale di visitatori stimato intorno a 10.000 persone al giorno, in un’area garantita e protetta, sarà dunque presentata una ricca selezione di opere, tra pittura e scultura, dal Trecento ai giorni nostri”. Tra queste si inseriscono anche le opere di Centonze.
“L’obbiettivo della mostra “Il Tesoro d’Italia” è quello di segmentare una materia così vasta e articolata – continua Sgarbi – come la complessità geografica artistica italiana in episodi coerenti tali da far emergere, con grande chiarezza, lo spirito dei luoghi e il gusto espresso nelle forme. Anche ad occhi inesperti apparirà evidente la diversità di un piemontese da un lombardo, di un veneto da un toscano, di un marchigiano da un pugliese, e mai, come in questa occasione, il confronto apparirà tanto evidente da far riconosce ogni differenza in un coro che restituisce l’immagine dell’Italia: un mosaico da cui emerge una unità costruita sulla varietà, perché l’Italia è una e divisibile, e così si mostra in un’esposizione senza precedenti, verificando costanti nel mutare dei secoli”.
“Ferro vecchio, capannone”, un dipinto ad olio e alchidico su tavola del 2009 (70×100 cm) e “Capannone”, dipinto ad olio e alchidico su tela applicata su tavola del 2008 (18×24 cm). Sono queste le due opere di Centonze che si potranno ammirare dal vivo a Milano accanto a quelle dei maestri antichi italiani, che saranno esposte in questa mostra senza precedenti che offrirà la possibilità di un confronto diretto tra maestri antichi e contemporanei.
Alcune dichiarazioni rilasciate da Vittorio Sgarbi sull’opera dell’artista:
“Centonze nel suo percorso ha fatto qualcosa di molto simile a Dante: un percorso attraverso l’Inferno per arrivare al Paradiso”.
“Monet aveva fatto il ciclo sulle ninfee e, passati i tempi, Centonze fa i capannoni di rifiuti. Cambiano i soggetti ma rimane la stessa energia vitale della pittura”.
“Pochi pittori del nostro tempo hanno, più di Mimmo Centonze, il senso della vastità dello spazio”.
La mostra “Il Tesoro d’Italia” sarà inaugurata il 1 maggio e continuerà ad essere visitabile per tutta la durata dell’Expo, fino al 31 ottobre 2015.