Il giorno più lungo e più atteso dai materani, la festa della Bruna, si è concluso con lo “strazzo” del carro trionfale 20 minuti prima della mezzanotte e i fuochi pirotecnici quando è già cominciata da mezz’ora la giornata di lunedì 3 luglio.
Alle 23.40 il Carro Trionfale guidato dall’auriga Dino Chiefa deve affrontare una folla che è riuscita già a “sfondare” le transenne ed è pronta per l’assalto. Serve esperienza per portare il carro in piazza e Dino Chiefa riesce nell’impresa di far affacciare il Carro quasi completamente nel luogo deputato per lo strazzo. Uno sfascio tra le scale di Santa Lucia e i primi metri di piazza Vittorio Veneto ma ci può stare visto che la folla aveva già “abbattuto” la barriera formata dalle forze dell’ordine e ha già invaso la piazza quando il carro doveva ancora percorrere gli ultimi 50 metri di via del Corso.
La tradizione, nonostante le difficoltà, possiamo dire che è stata quasi completamente rispettata anche per la 634^ edizione della festa patronale in onore di Maria Santissima della Bruna.
Alcuni numeri: 10 mila persone nella centralissima piazza Vittorio Veneto, 4 mila in piazza San Francesco e mille persone in piazza Duomo.
Nel tardo pomeriggio dopo la Santa Messa nella chiesa di Piccianello la Madonna della Bruna è stata trasferita nella fabbrica del carro e posizionata sul trono del carro trionfale in cartapaesta realizzato da Luigina Bonamassa, Elena Mirimao, Annalisa Di Gioia e Laura D’Ercole con il falegname Giuseppe Di Cuia e l’aiutante per la cartapesta Giovanni Bruno.
Il tema del Carro trionfale per l’edizione 2023 della festa della Bruna è “Donna, ecco tuo figlio (Gv, 19, 26), Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv, 2, 5) – Dal mistero dell’Eucaristia ai ministeri della Chiesa”.
Il Carro è stato posizionato intorno alle 19 in piazza Marconi e dopo aver attaccato otto mule, quattro francesi e quattro spagnole, l’auriga Dino Chiesa ha guidato il manufatto in cartapesta lungo il percorso processionale, da via Marconi a piazza Duomo, attraversando via Annunziatella, via XX Settembre, piazza Vittorio Veneto con la sosta per l’Ave Maria di Schubert, via del Corso, via San Francesco, piazza del Sedile e via Duomo. Grandi emozioni in piazza Duomo per i tradizionali tre giri e dopo aver riportato la Madonna della Bruna nella chiesa di San Giuseppe il carro è partito verso il cuore del centro cittadino, dove è stato distrutto.
Nel gruppo delle autorità si sono ritrovati in via Marconi il deputato Aldo Mattia, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il sindaco di Matera, il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, l’assessore regionale Michele Casino, i consiglieri regionali Luca Braia e Piergiorgio Quarto, il vice sindaco Antonio Materdomini, il presidente del Consiglio Comunale di Matera, Francesco Salvatore, l’assessore comunale Tiziana D’Oppido, il consigliere comunale e provinciale di Antonio Pilato, i consigliere comunali Gianfranco Losignore e Angelo Lapolla, il direttore dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, il sindaco di Grassano, Filippo Luberto, il sindaco di Irsina, Nicola Morea, il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, il sindaco di Pisticci, Domenico Albano, il vice sindaco di Montescaglioso, Rocco Oliva, l’assessore comunale di Policoro; Giuseppe Montano, il vice sindaco di Ferrandina, Angelo Zizzamia, il Comandante dei Comando provinciale dei Carabinieri di Matera, Nicola Lerario, il Comandante del Corpo della Polizia Penitenziaria di Matera, Belisario Semeraro e e i componenti del Comitato dell’Associazione Maria Santissima della Bruna.
Numerosa la presenza del clero della diocesi di Matera-Irsina, guidata da Monsignor Pino Caiazzo, che ha recitato un a preghiera per la comunità materana prima della partenza del Carro trionfale da via Marconi. Ad animare il santo Rosario lungo il percorso professionale è stato Don Francesco di Marzio, delegato arcivescovile della Diocesi di Matera-Irsina. Un’animazione empatica che ha sicuramente fatto breccia nel cuore dei devoti di Maria Santissima della Bruna, sopratutto di quelli più “caldi” posizionati sulle scale di Santa Lucia. Un prete molto social, che ha catturato l’attenzione anche per i selfie con le artiste che hanno costruito il carro e quella con Monsignor Pino Caiazzo.
Dalle 20 alle 24 sulla cassa armonica in piazza Vittorio Veneto è stato eseguito il servizio d’orchestra “Gran Concerto Bandistico Città di Grottole”, conn la direzione affidata al Maestro Filippo Carretta.
La processione serale si è svolta senza intoppi e anche lo sfascio del Carro trionfale, “maturato” alle 23,40 ha regalato emozioni, nonostante l’arrivo “stentato” in piazza Vittorio Veneto.
Il primo carro “rosa” della festa della Bruna è stato distrutto in circa 3 minuti.
A mezzanotte e mezza la chiamata per i fuochi pirotecnici a Murgia Timone eseguiti dalla Pirotecnica Colangelo Fireworks di Avigliano. Se dobbiamo esprimere un giudizio potremmo ispirarci al titolo della canzone vincente di Sanremo 1987 del trio Morandi-Ruggieri-Tozzi: Si poteva dare di più.
Un giorno speciale, il 2 luglio, che si conclude pronunciando il detto popolare coniato per la festa della Bruna: a moggh’ a moggh’ a l’onn c’ van.
Michele Capolupo
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La fotogallery delle fasi finali della festa della Bruna 2022 (foto www.SassiLive.it)
il carro niente di che, se si vanno a guardare le immagini di qualche anno quando il carro fu costruito da Sansone, il confronto è impietoso; pochi anni fa fu allestita nella fabbrica del carro una mostra fotografica dei carri trionfali degli ultimi 50 anni e anche oltre, ne ho visti molti dal vivo in quell’arco di tempo, erano decisamente un’altra cosa, per il resto secondo me complessivamente la festa rimane al di sotto di quei livelli di grande eccellenza raggiunti tra meta’ anni 70 e inizio anni 90.