Dal 18 al 23 giugno 2018 nell’ambito del progetto “Living room” promosso da Spazio Y, a cura di Paolo Assenza, Ilaria Goglia, Silvia Marsano, Germano Serani, nella suggestiva cornice di Palazzo Savona in Via Roma 2016 a Palermo l’artista Sergio Racanati presenterà la sua sessione di ricerca site-specific scaturita da un periodo di residenza e dialogo con l’ambito sociale in cui si è svolta: Palermo, città paradigma delle complessità del contemporaneo e capitale italiana della cultura 2018.
Il progetto, come parte di una serie di articolate residenze (Palermo, Marsiglia, Matera, Serignan, …), scelte dall’artista come formato e dispositivo per lo sviluppo della ricerca artistica, pone al centro il concetto stesso di residenza artistica come luogo di apprendimento (learning environments) e di sviluppo personale e collettivo, attraverso incontri, dibattiti o possibili mostre, aventi come fine quello di questionare una visione del/dei SUD.
L’idea di base è che l’interruzione della routine quotidiana, la variazione della percezione e dell’uso del tempo, i momenti condivisi tra l’artista e professionisti in un luogo specifico e l’incontro con una nuova cultura, funzionino come catalizzatori per processi di acquisizione, scambio e circolazione di conoscenze. In questo modo il progetto attiva una conoscenza che è ‘unframed’, informale e non certificata, ma comunque valida e preziosa per l’acquisizione di nuovi modi di fare e pensare sia da parte dell’artista, che di coloro che entrano in contatto diretto con lui durante i periodi residenziali (artisti locali, collaboratori e altri professionisti, pubblico specializzato e non che incontra o partecipa alle attività promosse dall’artista).
Proprio in questo ambito di sviluppo e costruzione di una rete relazionale, l’artista nella giornata del 17 giugno presso il comune di Corleone in un edificio confiscato alla mafia pronto alla ridestinazione d’uso e alla restituzione alla comunità, parteciperà anche all’implementazione della performance di Alfredo Jaar promossa da FatStudio (Alessandro Brighetti / Giulio Cassanelli) attraverso il programma R A I D, che si prefigge di concorrere all’abbattimento della mitologia oscura di cui il paese di Corleone è impregnato, attraverso l’apporto artistico corale.
L’ampia collaborazione di enti al progetto, nasce da una condivisione progettuale tra realtà pubbliche e private, che hanno scelto di assecondare il percorso post-idea dell’artista senza porre limiti creativi e temporali, ma è anche il segno della proficua cooperazione tra organizzazioni che hanno tra gli obiettivi quello di favorire e divulgare le più nuove forme di sperimentazione artistica. Per questo si è scelto dunque di sostenere la realizzazione di un nuovo progetto dell’artista Sergio Racanati, la cui ricerca coinvolge i temi della sfera pubblica, i comportamenti politici delle comunità, i rapporti tra memoria individuale e memoria collettiva, affrontati con gli strumenti di alcuni linguaggi artistici: performance, situazioni, installazioni, video e film, la cui metodologia e strategia operativa si inserisce all’interno del dibattito delle cosiddette “istituzioni discorsive” rivolte ad un vero e proprio ripensamento della sfera istituzionale e artistica che ha il compito della diffusione e accesso alla cultura, in cui la pratica discorsiva dei cittadini stessi diviene protagonista di un agire e di un pensare delle istituzioni e dell’arte stessa.
Il progetto, in questa sessione, ha usufruito del particolare supporto di Puglia Circuito del Contemporaneo, progetto cofinanziato dalla Regione Puglia ideato e diretto da Giusy Caroppo, promosso in collaborazione con Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia, Associazione eclettica cultura dell’arte di Barletta e Polo Museale della Puglia, che ha come obiettivo oltre che la costituzione sul territorio pugliese di un marchio di riferimento per l’organizzazione di mostre d’arte contemporanea, anche il sostegno e la promozione di artisti pugliesi in contesti nazionali e internazionali.