Il materano Francesco Cascino, consulente di arte contemporanea e di progetti culturali nonchè presidente di Arteprima no profit presenta in una nota la nuova iniziativa programmata a Milano denominata Cooltural Trip Milano in programma al MiArt sabato 11 aprile 2015.
Di seguito la nota integrale.
Milano rinasce, è vero, ma non con l’EXPO
Certi automatismi collettivi di analisi sono davvero dannosi. Provengono dai telegiornali confezionati, da dichiarazioni lunghe e dettagliate fatte di numeri, dati e risultati presunti. Ma una volta la politica vera, quella fatta di filosofia e cultura, usava e insegnava ad usare senso e sensi per prendere decisioni e progettare futuro. Una volta l’AD di una multinazionale leader nel mondo, mentre stavamo preparando un progetto culturale per i suoi prodotti ad alta tecnologia, mi disse che le decisioni si prendono con la pancia e si giustificano con i numeri. Lo sapevo già, vengo esattamente da quell’angolo di mondo emotivo, ma sentirmelo dire da un personaggio di quel calibro, uccise per sempre, e per fortuna, i miei dubbi nati nelle aule del positivismo sciocco.
Dove voglio arrivare? Il turismo e gli eventi progettati per attrarre turisti, non salveranno questo Paese, lo abbiamo detto e scritto mille volte. Sia come #COOLTURALPROJECT, sia come #ARTEPRIMA lo abbiamo sempre sostenuto, e abbiamo le prove. Certo non sono tutte documentate, d’altronde Roma non è stata costruita in un giorno e sulla base di un calcolo, e neanche Las Vegas o New York, per parlare di territori di grande successo per secoli.
Erano tutte visioni, proiezioni profetiche, però informate e innervate da profonda cultura e conoscenza, vicinanza strettissima agli artisti, supporto quotidiano di immagini di senso, simboli e opere d’arte vere e proprie. Erano, come la Milano sotto traccia di adesso, idee seminate nelle identità profonde dei gruppi sociali che le animavano, per poi diventare identità di nuova generazione, rinnovate e rinnovabili, dei territori stessi.
Gli Stati Uniti hanno “usato” la pittura per far sapere all’Europa di aver vinto la sfida culturale…
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Una vittoria etica, prima che finanziaria. L’uso che gli uomini fanno di questi passaggi epocali, è problema diverso. Ma la teoria che generano certi modelli, deve essere presa seriamente in esame, se vogliamo restare lucidi, autonomi e, soprattutto, fedeli a noi stessi, alla storia italiana che ha generato valore.
Milano rinasce dal Design, cioè dai processi del Design, perché il Problem solving, l’elemento filosofico più profondo del Design (come ci insegna il nostro Stefano Anfossi) è anche l’elemento identitario milanese per eccellenza. Non per eccellenze, sia chiaro; questi politici, milanesi e non, sono talmente impreparati a leggere presente e futuro che ne hanno arrestati più di quanti ne abbiano messi al potere. Per questo sono costretti a triple candidature: scegliere professionisti e artisti da mettere al potere, come facevano Papi e Re illuminati, gli costerebbe il posto, per cui meglio famiglie e personaggi manovrabili.
Quindi noi di ARTEPRIMA abbiamo deciso di riproporvi un COOLTURAL TRIP nella Milano che rinasce
La Milano che pensa prima di lavorare, la Milano della solidarietà perché la solidarietà presuppone restare uomini prima che macchine, uomini prima che manager, prima che dirigenti o professionisti. La Milano che progetta prodotti di nuova generazione perché artisti e designer hanno prima indagato i nuovi bisogni dell’uomo, li hanno associati alle idee e poi realizzato i prodotti. Parliamo di reali bisogni di nuovi uomini, perché entrambi evolvono tutti i giorni, e gli artisti lo sanno e lo sanno rappresentare.
Insomma come al solito ci divertiremo e impareremo nuove cose,.
A proposito di formazione della politica, visione di lungo periodo, crescita culturale dei cittadini (e non dei turisti) e sostituzione dei calzini bianchi con i viaggiatori colti e realmente produttivi… qui di seguito c’è il link al mio ultimo articolo, ospitato dagli amici di Tafter, sempre presenti sull’attualità culturale, che parla della vicenda dei tifosi che scambiano le nostre fontane per degli orinatoi, anche quando non è colpa di Duchamp.
Il Sindaco di Firenze ha ospitato i tifosi della Roma nei musei fiorentini, offrendo ingressi gratuiti agli Uffizi. Niente da dire, se non che siamo alle solite operazioni sterili, se non accompagnate da riprogettazione e formalizzazione delle intelligenze italiane.
http://www.tafter.it/2015/03/13/siamo-allultimo-stadio-di-francesco-cascino/