Dall’archivio fotografico dello Studio Arti Visive di Matera ecco un’opera litografica del grande artista Marc Chagall. Quest’opera è stata eposta a Matera presso lo studio di Franco Di Pede nella mostra “Omaggio a Marc Chagall”. L’inaugurazione è datata 8 giugno 1974.
Con questa opera, che arrivò direttamente da Parigi, lo Studio Arti Visive e SassiLive augurano Buon San Valentino a tutti gli innamorati fedeli alla Trottola.
Biografia di Marc Chagall
Marc Chagall nato a Vitebsk il 7 luglio 1887 e morto a Saint-Paul-de-Vence il 28 marzo 1985, è stato un pittore bielorusso naturalizzato francese, d’origine ebraica chassidica.
Il suo vero nome era Moishe Sega
Il suo vMarc Chagall nasce in una famiglia di cultura e religione ebraica, a Vitebsk (dove si parlava yiddish), allora facente parte dell’Impero Russo, oggi in Bielorussia. Il giorno stesso della sua nascita, il villaggio fu attaccato dai cosacchi durante un pogrom, e la sinagoga venne data alle fiamme; da allora, l’artista – rievocando le proprie origini – usava dire: “Io sono nato morto”. Chagall fu il maggiore di nove fratelli. Il padre, Khatskl (Zakhar) Chagall, era mercante di aringhe, sposato con Feige-Ite.[1] Nelle opere dell’artista ritorna spesso il periodo dell’infanzia, felice nonostante le tristi condizioni in cui vivevano gli ebrei russi sotto il dominio degli zar.
Iniziò a studiare pittura nel 1906 con il maestro Yehuda (Yudl) Pen, il solo pittore di Vitebsk, ma l’anno successivo si trasferì a San Pietroburgo. Qui frequentò l’Accademia Russa di Belle Arti, con il maestro Nikolaj Konstantinovič Roerich e conobbe artisti di ogni scuola e stile. Tra il 1908 e il 1910 studiò, invece, alla scuola Zvantseva con Léon Bakst. Questo fu un periodo difficile per lui: gli ebrei potevano infatti vivere a San Pietroburgo solo con un permesso apposito e, per un breve tempo, venne persino imprigionato. Rimase nella città fino al 1910, anche se di tanto in tanto tornava nel paese natale dove, nel 1909, incontrò la sua futura moglie, Bella Rosenfeld, figlia di ricchi orefici.
Una volta divenuto noto come artista, lasciò San Pietroburgo per stabilirsi a Parigi, per essere più vicino alla comunità artistica di Montparnasse, dove entrò in amicizia con Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay e Fernand Léger. Nel 1914 ritornò a Vitebsk e l’anno successivo si unì in matrimonio con Bella Rosenfeld. La loro prima figlia, Ida, nacque nel 1916.
Il Museo di arte moderna di Vitebsk fondato da Chagall nel 1918 fu chiuso nel 1939
La passeggiata (1917), in un francobollo della Bielorussia (1993)
Nel 1917 prese parte attiva alla rivoluzione russa: il ministro sovietico della cultura lo nominò Commissario dell’arte per la regione di Vitebsk, dove fondò una scuola d’arte e il Museo di arte moderna di Vitebsk. Nella politica del governo dei soviet non ebbe tuttavia successo e per di più entrò in contrasto con la sua stessa scuola (in cui militava El Lissitzky) che per motivi politici era conforme al suprematismo, assolutamente agli antipodi dello stile fresco ed “infantile” di Chagall. Nel 1920 si trasferì con la moglie a Mosca, dove disegnò una serie di illustrazioni per il ciclo di poesie in yiddish “Grief” scritto dal poeta David Hofstein, anch’esso insegnante presso il rifugio Malakhovka. Si trasferì in seguito a Parigi nel 1923. In questo periodo pubblicò le sue memorie in yiddish, scritte inizialmente in lingua russa e poi tradotte in lingua francese dalla moglie Bella; scrisse anche articoli e poesie pubblicati in diverse riviste e, postumi, altri scritti raccolti in forma di libro. Divenne cittadino francese nel 1937. Durante l’occupazione nazista in Francia, nella Seconda guerra mondiale, con la deportazione degli Ebrei e l’Olocausto, gli Chagall fuggirono da Parigi. Si nascosero presso Villa Air-Bel a Marsiglia e il giornalista americano Varian Fry li aiutò nella fuga verso la Spagna ed il Portogallo. Nel 1941 la famiglia Chagall si stabilì negli Stati Uniti, dove sbarcò il 22 giugno, giorno dell’invasione nazista della Russia.
Il 2 settembre 1944, Bella, compagna amatissima, soggetto frequente nei suoi dipinti e compagna di vita, morì per una infezione virale. Due anni dopo, Chagall fece ritorno in Europa e nel 1949 si stabilì in Provenza.
Uscì dalla depressione causata dalla morte della moglie, quando conobbe Virginia Haggard, dalla quale ebbe un figlio. Fu anche aiutato dalle commissioni che ricevette per lavori per il teatro.
In questi anni intensi, riscoprì colori liberi e brillanti: le sue opere sono dedicate all’amore e alla gioia di vivere, con figure morbide e sinuose. Si cimentò anche con la scultura, la ceramica e il vetro.
La tomba di Chagall nel cimitero di Saint-Paul de Vence
Chagall si risposò nel 1952 con Valentina (detta “Vave”) Brodsky, anch’ella di origine russa ed ebrea, con la quale scoprì la Grecia. Nel 1957 si recò in Israele, dove nel 1960 creò una vetrata per la sinagoga dell’ospedale Hadassah Ein Kerem e nel 1966 progettò un affresco per il nuovo parlamento. Viaggerà anche in Russia dove sarà accolto trionfalmente, ma si rifiuterà di tornare nella nativa Vitebsk.
Durante la guerra dei sei giorni l’ospedale venne bombardato e le vetrate di Chagall rischiarono di essere distrutte: solo una venne danneggiata, mentre le altre vennero messe in salvo. In seguito a questo episodio, Chagall scrisse una lettera in cui affermava di essere preoccupato non per i suoi lavori bensì per la salvezza di Israele, vista la sua origine ebraica.
Chagall morì a 97 anni, a Saint-Paul de Vence, il 28 marzo 1985.