Venerdì 5 maggio 2023 alle ore 18 nella Galleria Domus MAD.ART di Daniela Madeddu in Vico Fornaci Vecchie, 41 nel Sasso Barisano di Matera è in programma l’inaugurazione della mostra “Colonie – operazione artistica speciale” di Ugo Venturini.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 6 al 30 maggio, dal lunedì al sabato, ore 10.30-13.00 / 16.00-19.00. Ingresso gratuito.
Di seguito i particolari.
La Galleria Domus MAD.ART presenta “Colonie – operazione artistica speciale”, la personale dello scultore Ugo Venturini, toscano di nascita e torinese d’adozione, che per la prima volta espone in Basilicata. La sua arte è processo culturale che matura con la vita stessa, intuizione in forma di estro e pensiero, in cui i simboli divengono chiavi d’accesso.
Quello che Ugo Venturini propone è un racconto lungo una vita, una storia che lui stesso ha riassunto in un messaggio importante: «camminavo tanto, le mie gambe erano il mio strumento principale. Poi mi sono reso conto che cervello e gambe sono lontani fisicamente tra loro e ho iniziato a fare viaggi cerebrali più grandi con spostamenti fisici più piccoli».
È dunque un’esposizione introspettiva?
Solo in parte, in realtà l’intento dell’artista è un viaggio della contemporaneità nei suoi aspetti meno massificati. L’incipit di un racconto per tappe, mai concluso, che prova a scandirne i momenti salienti. Finora. Un racconto di materiali eterogenei, sintetici e naturali, in cui l’uomo rimane simbolo di ognuno attraverso l’intera gamma delle variabili che traducono l’ambiente in cui le opere vivono, fondendosi con la luce.
Un grande riassunto metaforico di ciò che poco si sa, di impensabile, di maledettamente vero.
È così che Il Testa di Legno, L’Uomo nero e il nucleo delle opere esposte aprono oltre certi limiti colonialismi antichi e moderni, espliciti e celati, visionati e re-visionati.
La storia riassuntiva trova sbocchi altri, spunti per riflettere e dibattere.
L’arte va oltre l’arte e diventa arte di vivere.
Con tutte le deformazioni del caso e la grande qualità di sorprendere.